ADHD nell'adulto
Salve, scrivo per avere informazioni sull'attuale situazione in Italia della diagnosi di ADHD e per la prescrizione del farmaco Ritalin (e delle sue forme a lento rilascio, Equasym e Medikinet) NELL'ADULTO.
Ho sempre sofferto di iperattività e inattenzione, soprattutto da bambino: ero molto impulsivo e violento, non studiavo mai. Con gli anni l'iperattività si è ridotta (anche se in realtà è più corretto a dire che ho imparato a controllarmi) ma l'inattenzione è in larga misura rimasta. Manco completamente di organizzazione, ho bisogno di lasciare post-it in giro per ricordare le cose più banali (a volte dimentico anche di mangiare), sempre in ritardo per tutto, scuola amici o appuntamenti vari, avrò in casa un migliaio di libri iniziati di cui a malapena una decina conclusi... faccio fatica anche a stare a sentire i discorsi più semplici, dopo qualche decina di secondi comincio a perdere il filo. Anche questo messaggio,probabilmente lo scriverò in più mandate. Ovviamente per me eventuali studi o un lavoro, attualmente, sono sogni a occhi aperti.
Al momento sono in cura dal mio psichiatra per problemi collaterali di depressione (chi non lo sarebbe, nella mia situazione...) trattata con antidepressivi.
Per l'inattenzione, però, ad oggi non ho trovato soluzione a parte dosi immani di caffeina e un esperienza leggermente positiva con il Wellbutrin, che però mi causava una estrema insonnia, e che ho dovuto quindi abbandonare. Lo psichiatra mi ha parlato della possibilità di usare il Ritalin, ma affermando che lui non poteva prescrivermelo visto che è di competenza dei neuropsichiatri infantili e può essere prescritto solo nei minorenni con ricetta speciale. Su suo consiglio ho provato a contattare un neuropsichiatra infantile che però mi ha risposto che essendo maggiorenne non posso essere visitato da lui.
Quindi, che devo fare? Esiste un modo legale per avere questo farmaco in Italia? Leggo migliaia di esperienze positive di adulti americani o di altri stati europei che usano ritalin o adderall, e sapere che qui è una sorta di "zona grigia" è molto sconfortante. Io pensavo che uno psichiatra potesse in teoria prescrivermelo, pur sempre con ricetta ministeriale a ricalco, come off-label, o sbaglio?
In attesa di una risposta o di un consiglio,
Cordiali saluti.
Ho sempre sofferto di iperattività e inattenzione, soprattutto da bambino: ero molto impulsivo e violento, non studiavo mai. Con gli anni l'iperattività si è ridotta (anche se in realtà è più corretto a dire che ho imparato a controllarmi) ma l'inattenzione è in larga misura rimasta. Manco completamente di organizzazione, ho bisogno di lasciare post-it in giro per ricordare le cose più banali (a volte dimentico anche di mangiare), sempre in ritardo per tutto, scuola amici o appuntamenti vari, avrò in casa un migliaio di libri iniziati di cui a malapena una decina conclusi... faccio fatica anche a stare a sentire i discorsi più semplici, dopo qualche decina di secondi comincio a perdere il filo. Anche questo messaggio,probabilmente lo scriverò in più mandate. Ovviamente per me eventuali studi o un lavoro, attualmente, sono sogni a occhi aperti.
Al momento sono in cura dal mio psichiatra per problemi collaterali di depressione (chi non lo sarebbe, nella mia situazione...) trattata con antidepressivi.
Per l'inattenzione, però, ad oggi non ho trovato soluzione a parte dosi immani di caffeina e un esperienza leggermente positiva con il Wellbutrin, che però mi causava una estrema insonnia, e che ho dovuto quindi abbandonare. Lo psichiatra mi ha parlato della possibilità di usare il Ritalin, ma affermando che lui non poteva prescrivermelo visto che è di competenza dei neuropsichiatri infantili e può essere prescritto solo nei minorenni con ricetta speciale. Su suo consiglio ho provato a contattare un neuropsichiatra infantile che però mi ha risposto che essendo maggiorenne non posso essere visitato da lui.
Quindi, che devo fare? Esiste un modo legale per avere questo farmaco in Italia? Leggo migliaia di esperienze positive di adulti americani o di altri stati europei che usano ritalin o adderall, e sapere che qui è una sorta di "zona grigia" è molto sconfortante. Io pensavo che uno psichiatra potesse in teoria prescrivermelo, pur sempre con ricetta ministeriale a ricalco, come off-label, o sbaglio?
In attesa di una risposta o di un consiglio,
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
"ho bisogno di lasciare post-it in giro per ricordare le cose più banali (a volte dimentico anche di mangiare"
Questo non richiama affatto all'ADHD, ma a un'ossessione.
La diagnosi di ADHD è mai stata fatta da qualcuno ? Il suo psichiatra ritiene che lei abbia questa sindrome o è una sua auto-diagnosi ?
"ho bisogno di lasciare post-it in giro per ricordare le cose più banali (a volte dimentico anche di mangiare"
Questo non richiama affatto all'ADHD, ma a un'ossessione.
La diagnosi di ADHD è mai stata fatta da qualcuno ? Il suo psichiatra ritiene che lei abbia questa sindrome o è una sua auto-diagnosi ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Salve dottore,
no, fino a qualche mese fa neanche conoscevo la parola adhd, io mi recai dal mio psichiatra prevalentemente per una sindrome depressiva, sottosotto sperando di poter risolvere anche il problema dell'inattenzione ma senza successo.
E' stato lui a dirmi che esiste come problema "a sè stante" ma che non è di sua competenza trattarlo.
Per quanto riguarda la necessità di scrivermi le cose da fare intendo per esempio cose semplici come rifare camera la mattina, potrei iniziare a fare il letto ma dopo una decina di secondi lasciar perdere l'attività e mettermi a leggere, decidere di uscire, o ascoltare musica, ma non razionalmente. E' ovvio che devo rifare camera! Ma durante l'attività il pensiero si sposta da solo ad altro. Quindi per esempio ho un foglietto con scritto "finire camera entro le 10" sulla scrivania.
E' come se fossi mentalmente incapace di fare attività tipicamente "noiose" o "monotone". Come una fame di stimoli. Dopo poco mi sento estremamente inquieto e sento la necessità di muovermi, di fare qualcosa di piacevole, di interessante. E mi creda che semplicemente "sforzarmi" non basta! L'idea di lavorare in un cubicolo per 8 ore al giorno o di stare seduto per più di 5 minuti a studiare per me è inconcepibile! Spero di non risultare semplicemente capriccioso o viziato perchè mi creda, ho provato a fare entrambe le cose ma era una tortura.
Grazie dell'attenzione, spero in una risposta
no, fino a qualche mese fa neanche conoscevo la parola adhd, io mi recai dal mio psichiatra prevalentemente per una sindrome depressiva, sottosotto sperando di poter risolvere anche il problema dell'inattenzione ma senza successo.
E' stato lui a dirmi che esiste come problema "a sè stante" ma che non è di sua competenza trattarlo.
Per quanto riguarda la necessità di scrivermi le cose da fare intendo per esempio cose semplici come rifare camera la mattina, potrei iniziare a fare il letto ma dopo una decina di secondi lasciar perdere l'attività e mettermi a leggere, decidere di uscire, o ascoltare musica, ma non razionalmente. E' ovvio che devo rifare camera! Ma durante l'attività il pensiero si sposta da solo ad altro. Quindi per esempio ho un foglietto con scritto "finire camera entro le 10" sulla scrivania.
E' come se fossi mentalmente incapace di fare attività tipicamente "noiose" o "monotone". Come una fame di stimoli. Dopo poco mi sento estremamente inquieto e sento la necessità di muovermi, di fare qualcosa di piacevole, di interessante. E mi creda che semplicemente "sforzarmi" non basta! L'idea di lavorare in un cubicolo per 8 ore al giorno o di stare seduto per più di 5 minuti a studiare per me è inconcepibile! Spero di non risultare semplicemente capriccioso o viziato perchè mi creda, ho provato a fare entrambe le cose ma era una tortura.
Grazie dell'attenzione, spero in una risposta
[#3]
Gentile utente,
Potrebbe trattarsi di questo, avevo inteso diversamente il fatto di appuntarsi cosa fare.
In caso di maggiorenni credo che il problema non sia la prescrivibilità ma la mutuabilità. La questione però è che gli psichiatri non abituati a prescriverli li conoscono ben poco, e che il clima di ostilità nei confronti della psichiatria non aiuta.
Potrebbe trattarsi di questo, avevo inteso diversamente il fatto di appuntarsi cosa fare.
In caso di maggiorenni credo che il problema non sia la prescrivibilità ma la mutuabilità. La questione però è che gli psichiatri non abituati a prescriverli li conoscono ben poco, e che il clima di ostilità nei confronti della psichiatria non aiuta.
[#4]
Utente
Grazie dell'attenzione dottore,
sì, che questi farmaci fossero al di fuori della mutuabilità mi era stato detto, ma sono disposto a pagarli di tasca mia se questo bastasse a farmi stare fermo e "funzionare" decentemente.
Prossimamente avevo intenzione di farmi visitare da uno psichiatra che mi è stato detto è specializzato in questi disturbi negli adulti, anche solo per sentire la sua opinione, ma non vorrei farmi visitare per sentirmi dire di nuovo che devo andare da un neuropsichiatra infantile per la ricetta...
Da un punto di vista puramente normativo, appurato che sarebbe una terapia off-label, a chi dovrei rivolgermi quindi? Il mio psichiatra ha anche cercato di informarsi in farmacia ma gli hanno detto che era necessario un piano terapeutico asl-medico di base (non ricordo esattamente il termine), quindi forse dovrei farmi visitare attraverso la asl da un neuropsichiatra infantile?
Spero che possiate darmi qualche chiarimento!
Grazie infinite in ogni caso per l'attenzione
sì, che questi farmaci fossero al di fuori della mutuabilità mi era stato detto, ma sono disposto a pagarli di tasca mia se questo bastasse a farmi stare fermo e "funzionare" decentemente.
Prossimamente avevo intenzione di farmi visitare da uno psichiatra che mi è stato detto è specializzato in questi disturbi negli adulti, anche solo per sentire la sua opinione, ma non vorrei farmi visitare per sentirmi dire di nuovo che devo andare da un neuropsichiatra infantile per la ricetta...
Da un punto di vista puramente normativo, appurato che sarebbe una terapia off-label, a chi dovrei rivolgermi quindi? Il mio psichiatra ha anche cercato di informarsi in farmacia ma gli hanno detto che era necessario un piano terapeutico asl-medico di base (non ricordo esattamente il termine), quindi forse dovrei farmi visitare attraverso la asl da un neuropsichiatra infantile?
Spero che possiate darmi qualche chiarimento!
Grazie infinite in ogni caso per l'attenzione
[#5]
Gentile utente,
E' un problema sostanzialmente legislativo, anzi neanche. Non è off-label, è indicata per l'ADHD.
Ma è come se uno dovesse gestire una terapia per una materia che ufficialmente non è proprio sua, ed è controversa agli occhi dell'opinione pubblica (ingiustamente).
Quindi il concetto è che uno psichiatra conosce per sommi capi l'adhd, esperienza invece diretta nell'uso di questi farmaci l'hanno molto alcuni neuropsichiatri, e alcuni psichiatri un po'.
Quindi dipende da cosa lo psichiatria si sente di fare.
E' un problema sostanzialmente legislativo, anzi neanche. Non è off-label, è indicata per l'ADHD.
Ma è come se uno dovesse gestire una terapia per una materia che ufficialmente non è proprio sua, ed è controversa agli occhi dell'opinione pubblica (ingiustamente).
Quindi il concetto è che uno psichiatra conosce per sommi capi l'adhd, esperienza invece diretta nell'uso di questi farmaci l'hanno molto alcuni neuropsichiatri, e alcuni psichiatri un po'.
Quindi dipende da cosa lo psichiatria si sente di fare.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 17k visite dal 17/05/2016.
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