Cambio farmaco

Salve!

Ho 32 anni e da circa 4/5 anni soffro di ansia e attacchi di panico. A fine marzo dopo 15 giorni di ansia ingestibile inizio ad avere attacchi di panico con senso di serializzazione. Tre in una settimana. Faccio analisi del sangue e resto in attesa del test HIV. L' ansia sfocia in una crisi di disperazione e pianto e chiedo a mio padre di accompagnarmi al csm di zona. Mi accolgono, scrivono la mia cartella clinica e un' infermiera mi prescrive zyprexa 2,5 mg la mattina, depakin 1/2 da 300 mg la mattina e una la sera, e trittico 500 la sera 1 capsula. Dopo aver provato senso di ottundimento emotivo, apatia e angoscia per un mese e mezzo l' ansia e il panico non passano. Chiamo la psichiatra del csm che per sei settimane mi ha spinto ad insistere sulla terapia e mi dice che se gli effetti non si sono fatti vedere è il caso di ricoverarmi in clinica. Cerco un nuovo psichiatra, prendo un appuntamento con lui e dopo una visita mi dice di essere depresso bipolare, che soffro di DAP, disturbi ossessivo compulsivo e fobia sociale. Mi consiglia di sospendere immediatamente la vecchia terapia non gradualmente e di iniziare a prendere paroxetina. Seguo il suo consiglio ma dal totale stordimento della vecchia terapia a oggi, sono passati 5 giorni, emotivamente sono agli antipodi: agitazione, irritabilità e insonnia. Contatto il mio nuovo psichiatra e mi dice che è normale e ripete che la vecchia terapia poteva essere sospesa nell' immediato e mi dice di prendere tavor all' occorrenza. Oggi è sabato e mi sento completamente una molla. Come devo comportarmi? Cosa mi consigliate di fare?