Difficoltà di comprensione
Gentili medici,sono una ragazza di quasi 21 anni e da anni(dalla prima media) ho difficoltà a comunicare con le persone e difficoltà di comprensione di ciò che una persona mi dice.Di quand'ero bambina non ricordo molto,mia mamma dice che parlavo a "macchinetta"e giocavo in modo ossessivo,ma non so di più.Comunque provo a descrivere queste difficoltà: -quando parlo con una persona,la maggior parte delle volte,se la guardo negli occhi non capisco nulla di quello che sta dicendo.Se è solo una frase o un dialogo a domanda e risposta capisco,ma se è un discorso no.-Mi capita di capire un discorso ma poco dopo non ricordare nulla,e ho bisogno che le frasi mi vengano ripetute più volte.Quando non ricordo o non capisco non sto pensando ad altro,mi sento la testa "vuota"-fatico molto a capire frasi ironiche o metaforiche,capisco tutto alla lettera (per esempio per la frase"mi è caduto l'occhio"mi sono spaventata sul serio),risposte come "penso/credo di sì/no"mi mandano in confusione.-Per tutto questo a volte non voglio riprendere discorsi di giorni precedenti,non ricordo nulla.Anche se la questione mi interessava.-mi capita di fare una domanda a una persona e rispondermi da sola ad alta voce.O di avere già dentro la risposta e correggere la risposta di quella persona.-non so se è importante ma ricordo che da bambina non guardavo mai negli occhi e intorno ai 5 anni ho smesso del tutto di essere affettuosa. Queste mie difficoltà non mi impediscono di avere una vita normale,nel senso che studio ed esco con qualche amico.Ho avuto un ragazzo.Ma non mi sento mai davvero dentro la situazione,è come se fossi sempre in una bolla di vetro,separata dagli altri.E per me ogni giorno è una lotta contro me stessa.Grazie a chi mi risponderà.
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Gentile utente,
la situazione descritta potrebbe rappresentare dei fenomeni di tipo depressivo.
Tale condizione deve essere esplorata con uno specialista che eventualmente le proporra' di intraprendere dei percorsi differenziati secondo quanto da Lei lamentato.
la situazione descritta potrebbe rappresentare dei fenomeni di tipo depressivo.
Tale condizione deve essere esplorata con uno specialista che eventualmente le proporra' di intraprendere dei percorsi differenziati secondo quanto da Lei lamentato.
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[#2]
Gentile utente,
Potrebbe essere un disturbo di tipo ossessivo, forse anche associato ad una effettiva riduzione delle sue capacità attentive e un aumento dell'ansia per effetto di un umore "depresso". Il fatto che una risposta tipo "credo di sì/no" le dia angoscia è abbastanza suggestivo di ossessività (cioè necessità di avere la certezza di aver capito bene o di una risposta chiara, cosa che porta a spezzettare un discorso in una serie di parole perdendo il senso, il tono e cose che in automatico ci fanno capire senza essere certi). Il fatto che lei fissi l'interlocutore negli occhi mentre parla è di per sé strano, penso che chiunque lo faccia perda il filo del discorso. Probabilmente l'intento è il contrario, mantenere il contatto oculare per capire meglio, il che anch'esso è suggestivo di ossessività.
Mi sembra opportuno farsi dare un parere da uno specialista psichiatra.
Saluti
Potrebbe essere un disturbo di tipo ossessivo, forse anche associato ad una effettiva riduzione delle sue capacità attentive e un aumento dell'ansia per effetto di un umore "depresso". Il fatto che una risposta tipo "credo di sì/no" le dia angoscia è abbastanza suggestivo di ossessività (cioè necessità di avere la certezza di aver capito bene o di una risposta chiara, cosa che porta a spezzettare un discorso in una serie di parole perdendo il senso, il tono e cose che in automatico ci fanno capire senza essere certi). Il fatto che lei fissi l'interlocutore negli occhi mentre parla è di per sé strano, penso che chiunque lo faccia perda il filo del discorso. Probabilmente l'intento è il contrario, mantenere il contatto oculare per capire meglio, il che anch'esso è suggestivo di ossessività.
Mi sembra opportuno farsi dare un parere da uno specialista psichiatra.
Saluti
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Ex utente
Grazie per le risposte.Sì in effetti sono molto ossessiva,soprattutto alla sera.Passo ore a rimuginare sugli stessi pensieri e ripeto le stesse domande parecchie volte.Da lucida mi rendo conto che le risposte non mi servono,anzi alimentano l'ossessione,perchè o non credo alla risposta o la risposta genera una nuova domanda.Ma quando sono ossessiva mi sembra di impazzire se non ricevo una risposta,non riesco a controllarmi.E questo mette in pericolo le relazioni con le persone.Le ossessioni sono concentrate sulle malattie (ho paura che una persona a cui tengo sta male e continuo a chiederglielo)e sul mio corpo,se sono magra/grassa/ingrassata/dimagrita...Vorrei chiedere al Dr.Pacini: il rispondermi da sola ad alta voce a una domanda che ho fatto ad un altra persona indica ossessione? non aspetto che la persona mi risponda.Grazie...
[#4]
Sì, l'impressione è quella, ma è un aspetto che potrebbe associarsi ad altre cose (quindi è bene farsi fare una diagnosi per avere un quadro sensto). Sul manuale di psichiatria ci sono per esempio casi di disturbo ossessivo descritti come esempi che ricordano quello che riferisce. Una ragazza che per "paura" di non vederci bene passava dal controllarsi la vista a chiedere agli altri altri "ci vedo ?" o a rispondersi da sola ad alta voce. Oppure un altro caso di una persona chsi guardava allo specchio e ripeteva il suo nome "io sono X" per essere sicura di chi fosse, e poi lo chiedeva agli altri. Quindi potrebbe essere ma è necessario fare una diagnosi precisa.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.7k visite dal 22/10/2008.
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