schizofrenia paranoide
Ho avuto nel 2013 una psicosi acuta con allucinazioni uditive e deliri-pensieri deliranti, per cui sono stato ricoverato 40-45 giorni in Spdc con diagnosi psicosi breve reattiva.
Poi però sono migliorato , grazie anche alle cure, e non ho più avuto per il momento pensieri deliranti nè allucinazioni uditive , ma invece ansia e una sorta di progressivo ritiro sociale, anche se va detto che dal 2014 frequento l'Università e mi sto per laureare perchè mi manca mezzo esame e ne ho fatti 9-10 dopo il ricovero, completando gli studi intrapresi . Invece a livello relazionale le cose sono peggiorate e sono molto ritirato a causa dell'ansia.
Nel 2014 il mio medico curante per rinnovarmi l'esenzione segna come nuova diagnosi Schizofrenia paranoide, e mercoledì nella visita die che POTREI essere oggetto a schizofrenia paranoide. Per i sintomi avuti nel 2013 e per le difficoltà relazionali che sono seguite alla psicosi.
Sinceramente non mi trovo molto d'accordo e non mi rivedo nelle caratteristiche comune deliri o allucinazioni croniche o atteggiamenti e pensieri violenti ( non le ho ma solo nel 2013 con quell'episodio citato sopra ) la cosa però mi preoccupa lo stesso.
Posso veramente essere schizofrenico a soffrire di schizofrenia ?
Non vorrei che fosse una esagerazione per giustificare la farmacologia che doveva essere sospesa dopo 2 anni di cura farmacologica nel 2015 e che invece continuo a oggi a prendere dopo 3 anni. Sono al limite della fiducia del mio medico per questo.
Le psicosi, se migliorano con le terapie, non sono "brevi reattive". Breve reattiva è una psicosi che va via da sola, altrimenti fino a prova contraria la psicosi va via sotto cura. Se la cura viene messa subito (mettiamo il primo giorno) non è più possibile definire "breve" l'episodio, a meno che per qualche motivo si sappia che la cura è stata sospesa dopo pochi giorni e i sintomi erano già scomparsi.
Passiamo invece agli episodi psicotici: la forma più frequente è quella bipolare, poi c'è la schizofrenia e altre forme.
Non ho capito se la diagnosi è stata fatta o se "potrebbe" essere, perché "Potrebbe" non significa niente.
La terapia è ancora in corso ? Quale terapia fu fatta ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
La terapia è ancora in corso con Zyprexa( oggi a 3,75 mg ) e prima con Risperdal.
Non capisco perchè debba prendere dopo 3 anni ancora antipsicotici insieme ad antidepressivi quando i sintomi e la psicosi è rientrata da 3 anni ormai, a maggior ragione senza una chiara diagnosi .
La psicosi è rientrata sotto terapia. Chi stabilisce che sia "passata" ? Inoltre la psicosi bipolare va a intermittenza, quindi la terapia è continuativa perché è preventiva. Nel caso della schizofrenia perché alla sospensione della cura i sintomi rivengono subito alla luce.
Al momento andrebbe chiarito quale sia la sua diagnosi, i farmaci sono indicati per entrambi i tipi
Altre diagnosi non sono state fatte , ma adesso il Dottore Psichiatra che mi segue dice che POTREBBE essere schizofrenia..
Quindi non è stata fatta nessuna chiarezza ne in Ospedale al ricovero nè in entrata nè in uscita; nè tanto meno dal medico loro collega che mi segue ( che non sappiano qualificare il disturbo allora ? ).
Nel prossimo incontro a fine mese lo farò presente al medico curante.
Rilegga quel che ho risposto prima, era all'inizio della prima risposta il ragionamento sul concetto di psicosi breve reattiva.
In sintesi: se ha preso la cura come si fa a dire che era breve ? E' durata finché ha preso la cura, e poi è andata via sotto cura, per cui per quel che se ne sa, tolta la cura, potrebbe tornare subito o dopo un po', fino a prova contraria.
Gentile utente,
Scusi, ma dove avrei scritto questo ? Le rifaccio il ragionamento.
Ha avuto una psicosi, per questa è stato messo giustamente un trattamento. Non si è ritenuto di sospendere il trattamento dopo poco tempo, e infatti di solito non si fa.
La psicosi così può restare indefinita, certamente non si può dire che sia "breve", perché essendo in corso un trattamento niente consente di affermare che la psicosi sia finita dopo pochi giorni. Anzi, direi che se la pensassero così i medici, le avrebbero tolto il trattamento subito. Questo è un errore che si fa nel dar senso al termine "psicosi breve".
Torniamo al punto (la rimando anche a questo articolo https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/458-psicosi-e-poi.html ):
Adesso va chiarito che diagnosi abbia, che tipo di psicosi sia cioè, e se sia o meno sensato provare, ad esempio, a ridurre le dosi, o cambiare la terapia con altro.
Per il dosaggio mi dirà che è già basso ( 3,75 mg di Olanzapina a sera ) , difficilmente lo cambierà o abbasserà ancora , ma si può tentare visto anche che ci sono effetti collaterali come l'aumento del sonno e del peso.
Mi è stato detto che ci vogliono molti anni ed eventualmente più episodi acuti per inquadrare un disturbo piuttosto che un altro.
La terapia è bassa di mantenimento ( Zyprexa 3,75 mg e Efexor 75 mg )
Io ho un dosaggio basso di terapia ( Zyprexa da 3,75 mg e Efexor 75 mg ) ma sono preoccupato comunque . Leggo anche che se si ha psicosi o schizofrenia a 20 anni si ha solo altri 12-15 anni di vita dopo , è vero ?
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