Dipendeza grave da benzo
Salve.Sono un ragazzo di 29 anni.Sono stato tossicodip per quasi 10 anni.dopo un periodo di comunita sono riuscito a"debellare" questa malattia.O almeno in parte... éda quasi 1 anno che faccio uso di Minias per via endovenosa.Sò parecchie cose.soprattutto che fa malissimo e distrugge.ERo arrivato a usarne 1 bottiglino al giorno senza quasi piu sentirne gli effetti per il suo grande poteredi assuefazione .in questi giorni sto provando a levarmelo scalando la dose però sempre via endovena anche se so che è sbagliato che non può essere usato in questo modo extext ma mi sembra l unico modo che mi serva a qualcosa.Ho preso un bottiglino e l'ho diviso in 5 giorni. Di crisi di astinenza vere e proprie non ne ho avuto anche se i dosaggi erano molto alti.FOrse è un atteggiamento fai dai te veramente stupido e fuori da ogni logica e etica; forse come lo sono io.SO solo che stò attraversando un percoso di vita.Sono in analisi da quasi 1 anno e tuto sommato va un po meglio rispetto agli anni terribili che ho passato.quello ch volevo sapere è se le crisi astnenziali possono essre forti come quelle dell eroina e per quanto puo rimanere nel sangue un farmaco cosi.lo sò che forse dovrei rivolgermi ad uo specialista ,ma non penso che sia il momento o forse ho semplicemente paura.....vi prego aiutatemi.non ho più voglia di soffrire. PS Posso immaginare che che dalle mie parole non si avvinca una reale motivazione o voglia di guarire (il solito tossico che non sa nemmeno perchè è al mondo(RISPETTO ANCHE LORO)ma non è cosi'. IO voglio tirarmi fuori da qvesta situazione ma non ho piu voglia di studi medici di comunità e quant altro .credo inoltr che tutto il mio "vissuto tossico"sia dovuto a priori da una situazione mia interna molto triste che ovviam non sto a raccontare, Mi sono sempre sentito depresso e diverso e la droga l ho sempre usata a mo di terapia...ma ora mi accorgo che ovviamente le situazioneè peggioratae non poco.dimenticavo sto prendendo anche un antidepressivo da 15 gg .si chiama CITALOPRAN 10 gocce alla sera .Voglio rinascere e le sto provando tutte .vorrei vivere una vita"NORMALE"e non capisco se la partenza al cambiamento è già avvenuta o se sono sempre fermo e statico come alla partenza.spero di no . molte grazie per avermi ascoltato.
[#1]
Gentile utente,
la dipendenza da bdz è una tipica complicazione della dipendenza da eroina curata in maniera inadeguata o troppo brevemente, o dopo la sospensione prematura di terapie che erano efficaci. E' anche una tipica complicazione delle terapie metadoniche quando le dosi sono insufficienti (non per l'astinenza dico per la tossicodipendenza).
Tenga presente che la residenza in un ambiente protetto non è un modo per debellare la tossicodipendenza, è soltanto una diffusa forma di intervento più o meno sensata in alcune fasi della tossicodipendenza stessa. Per la tossicodipendenza esistono terapie standard di provata efficacia, se non le ha praticate c'è da aspettarsi che la malattia prosegua sotto forma di una dipendenza correlata come questa.
In genere c'è il viraggio verso alcol o bdz in queste forme.
La dipendenza da bdz è una malattia seria, che richiede un intervento quanto prima perché induce un'intossicazione cronica grave, paragonabile a quella alcolica a grandi linee.
Non attenderei a trattarla.
la dipendenza da bdz è una tipica complicazione della dipendenza da eroina curata in maniera inadeguata o troppo brevemente, o dopo la sospensione prematura di terapie che erano efficaci. E' anche una tipica complicazione delle terapie metadoniche quando le dosi sono insufficienti (non per l'astinenza dico per la tossicodipendenza).
Tenga presente che la residenza in un ambiente protetto non è un modo per debellare la tossicodipendenza, è soltanto una diffusa forma di intervento più o meno sensata in alcune fasi della tossicodipendenza stessa. Per la tossicodipendenza esistono terapie standard di provata efficacia, se non le ha praticate c'è da aspettarsi che la malattia prosegua sotto forma di una dipendenza correlata come questa.
In genere c'è il viraggio verso alcol o bdz in queste forme.
La dipendenza da bdz è una malattia seria, che richiede un intervento quanto prima perché induce un'intossicazione cronica grave, paragonabile a quella alcolica a grandi linee.
Non attenderei a trattarla.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
grazie pr la sua risposta .A volte penso che mi sia "bruciato"il cervello con quelle dosi e soprattuto con quella metodologia(minias)ho a volte buchi neri nel cervello. ma secondo lei puo essere che non ci si riprenda piu'?inoltre a cosa si riferisce quando parla diterapie standard di provata efficacia?
[#4]
Si "bruciano" le vene più che altro, il cervello subisce un condizionamento che si risolve lentamente. Attraverso una terapia, comunque.
Terapie standard di provata efficacia nella dipendenza da eroina sono le terapie a lungo termine con metadone, buprenorfina e naltrexone, da sole o meglio se associate a psicoterapia. Perché funzionino è necessario rispettare dosi e tempi. In Italia purtroppo è dimostrato che 2 tossicodipendenti su 10 praticano terapie con queste caratteristiche, il suo quindi non è un caso particolare, ma putroppo frequente. Il problema del MINIAS (o altre bdz) negli eroinomani è un problema noto su cui sono stati prodotti studi, anche sulle terapie per la dipendenza (non disintossicazione, ma l'impulso ad assumere MINIAS intendo)
Terapie standard di provata efficacia nella dipendenza da eroina sono le terapie a lungo termine con metadone, buprenorfina e naltrexone, da sole o meglio se associate a psicoterapia. Perché funzionino è necessario rispettare dosi e tempi. In Italia purtroppo è dimostrato che 2 tossicodipendenti su 10 praticano terapie con queste caratteristiche, il suo quindi non è un caso particolare, ma putroppo frequente. Il problema del MINIAS (o altre bdz) negli eroinomani è un problema noto su cui sono stati prodotti studi, anche sulle terapie per la dipendenza (non disintossicazione, ma l'impulso ad assumere MINIAS intendo)
[#5]
Ex utente
ho capito.per il problema eroina assumo 2o4 mgdi subutex(Buprenofina)che ero gia riuscito a scalare 2 volte nel corso della mia storia ma riiniziata per mie ricadute.anche per questo esiste un problema.ho l affido settimanale del mio SERT e affido queste pastiglie a un membro della mia famiglia ma quando riesco ad averle cerco di nasconderle per farmele anch esse in vena.Forse è agofilia o forse più semplicemene stupidità e voglia di distruggersi.il problema è che ne sono consapevole .Di tutto.ma questo non mi aiuta.a volte mi sembra di stare n attesa,di aspettare qualcuno o qualcosa che mi porti via. che mi faccia "dimenticare"ma anche questo sò che è puro sogno.Ci sono periodi in cui mi viene facile fare il"bravo",in cui ho un barlume di spinta vitale che mi fa vivere in maniera più o meno ragionevole.alcuni altri in cui cala il sipario nero e.... TANTI AUGURI.... Credetemi non la voglio più questa situzione,mi stà stretta .non mi ci rivedo e riconosco più e forse non mi ci sono mai riconosciuto ma non sò che fare.. la volonta non basta o almeno per ora,però ho paura che quando questa volontà diventerà più forte(e credo che alla fine la soluzione stia proprio li')potrà essere troppo tardi.
[#6]
Gentile utente
Lei ha una grave tossicodipendenza, non curata perché la cura di fondo non c'è. Già il fatto che lei dica
a) 2 o 4 mg di subutex (la dose non varia quando la terapia è stabilizzata, quindi se lei è libero di variarla non va bene)
b) "sono riuscito a scalarla due volte" significa che lei si è tolto la terapia, o così è stato spinto a fare da altri, non so, ma insomma è rimasto senza terapia per la sua malattia. La tossicodipendenza persiste, non è che sparisce e ricompare con le ricadute: E' la tendenza a ricadere nonostante l'intenzione di non farlo. Questo è.
Lasciamo perdere inutili interpretazioni (autodistruzione etc), che le faranno soltanto evitare di affrontare un semplice problema: ha una malattia e va curata per quello che è, non per quello che lei vorrebbe che fosse (una cosa che finisce in 6 mesi) o per quello che gli altri vorrebbero che fosse. Si protegga facendo una cura come si deve.
Le persone con grave tossicodipendenza con il subutex in libera gestione finiscono per fare quasi tutti come lei, cioè non prendono la terapia, se la iniettano e abusano di altre cose. Non è un caso strano. E' una tossicodipendenza non trattata come ne ho visto decine e decine (tra l'altro su MinForma c'è un articolo sulla dipendenza da benzo che ho inserito poco tempo fa).
La cura non è né complicata né particolarmente pesante, ed è lunga non più di quanto è lunga la malattia in sé, cioè il rischio di ricaduta.
Ne parli con il suo medico del SerT o se crede con altri specialisti. Ma non lasci perdere credendo che sia un problema insolubile, perché NON lo è.
Lei ha una grave tossicodipendenza, non curata perché la cura di fondo non c'è. Già il fatto che lei dica
a) 2 o 4 mg di subutex (la dose non varia quando la terapia è stabilizzata, quindi se lei è libero di variarla non va bene)
b) "sono riuscito a scalarla due volte" significa che lei si è tolto la terapia, o così è stato spinto a fare da altri, non so, ma insomma è rimasto senza terapia per la sua malattia. La tossicodipendenza persiste, non è che sparisce e ricompare con le ricadute: E' la tendenza a ricadere nonostante l'intenzione di non farlo. Questo è.
Lasciamo perdere inutili interpretazioni (autodistruzione etc), che le faranno soltanto evitare di affrontare un semplice problema: ha una malattia e va curata per quello che è, non per quello che lei vorrebbe che fosse (una cosa che finisce in 6 mesi) o per quello che gli altri vorrebbero che fosse. Si protegga facendo una cura come si deve.
Le persone con grave tossicodipendenza con il subutex in libera gestione finiscono per fare quasi tutti come lei, cioè non prendono la terapia, se la iniettano e abusano di altre cose. Non è un caso strano. E' una tossicodipendenza non trattata come ne ho visto decine e decine (tra l'altro su MinForma c'è un articolo sulla dipendenza da benzo che ho inserito poco tempo fa).
La cura non è né complicata né particolarmente pesante, ed è lunga non più di quanto è lunga la malattia in sé, cioè il rischio di ricaduta.
Ne parli con il suo medico del SerT o se crede con altri specialisti. Ma non lasci perdere credendo che sia un problema insolubile, perché NON lo è.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.3k visite dal 21/10/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.