Emotivamente bloccato, ansia nel rapporto
Salve,
sono un ragazzo di 30 anni, laureato con un lavoro fisso e una casa. Apparentemente senza problemi ma emotivamente a terra.
Non ho passato una adolescenza normale, mio padre voleva che studiassi e basta, a 14 anni non ho avuto il coraggio di chiedere il motorino ai miei genitori, sentivo di non meritare nulla ero gia rassegnato a rimanere in casa tutto il giorno, non ho mai avuto una comitiva ne ragazze.
A 19 anni mi trasferisco a ROma per l'università, cambio totale di contesto, ma non sono in grado di stringere amicizie, solo conoscenze.
Passo tutto il periodo dell'universita ed i primi anni di lavoro con il continuo sentore di dover "aggiustare" questa mia vita ma non ci riesco, solo conoscenze superficiali e zero esperienze con le ragazze.
L'anno scorso in un periodo di insolito buon umore e fiducia, riesco a conoscere una ragazza e nasce una storia "aperta".
Per me avere un rapporto intimo con una ragazza era sempre stato come fantascienza, questo per farvi capire la bassezza sociale in cui mi trovo.
Ebbene, non essendo stato mai fidanzato seriamente, questa storia "aperta" (lei non vuole storie serie) la sto vivendo con una ansia enorme.
Temo di perderla, che tutto il bello che mi da finisca e mi ritrovi nella condizione precedente da sfigato totale.
La mia autostima è crollata, non riesco a dare fiducia a questa ragazza anzi, probabilmente è vero che si vede con altri perche non riesco a spiegarmi come faccia a stare bene con me. Nonostante cio non riesco a lasciarla ma il rapporto sento che si sta rovinando parecchio, sotto il punto di vista sessuale cilecche ed eiaculazione precoce vanno a braccetto e tutto diventa un circolo vizioso.
In lei vedo la persona che vorrei essere io: indipendente, con una comitiva di amici, esperienze relazionali alle spalle, alternative dal punto di vista dei rapporti di coppia.
Invece mi sembra che la donna nella coppia sono io: impacciato, nessuna comitiva, dipendenza emotiva, insoddisfazione generale anche dal punto di vista del lavoro.
La mattina mi sveglio con l'angoscia, diventa difficile alzarsi o fermare il pensiero durante la giornata.
Mi sento come intrappolato in una gabbia, non riesco piu ad essere sereno. In realta non sono mai stato sereno, come dicevo ho sempre avuto la sensazione che la mia vita dovesse essere aggiustata, ma adesso sto peggio.
Mi rendo conto che questi problemi sono i problemi di tutti, ma io li vivo con una sofferenza esagerata non potrebbe essere altrimenti.
Secondo voi come posso uscire da tutto cio? Lasciare questa ragazza che non mi da sicurezze? E poi? Sono cosciente che nessuna ragazza me le possa dare, sono veramente troppo bisognoso di conferme.
Come uscirne? Non voglio piu soffrire cosi.
Grazie
sono un ragazzo di 30 anni, laureato con un lavoro fisso e una casa. Apparentemente senza problemi ma emotivamente a terra.
Non ho passato una adolescenza normale, mio padre voleva che studiassi e basta, a 14 anni non ho avuto il coraggio di chiedere il motorino ai miei genitori, sentivo di non meritare nulla ero gia rassegnato a rimanere in casa tutto il giorno, non ho mai avuto una comitiva ne ragazze.
A 19 anni mi trasferisco a ROma per l'università, cambio totale di contesto, ma non sono in grado di stringere amicizie, solo conoscenze.
Passo tutto il periodo dell'universita ed i primi anni di lavoro con il continuo sentore di dover "aggiustare" questa mia vita ma non ci riesco, solo conoscenze superficiali e zero esperienze con le ragazze.
L'anno scorso in un periodo di insolito buon umore e fiducia, riesco a conoscere una ragazza e nasce una storia "aperta".
Per me avere un rapporto intimo con una ragazza era sempre stato come fantascienza, questo per farvi capire la bassezza sociale in cui mi trovo.
Ebbene, non essendo stato mai fidanzato seriamente, questa storia "aperta" (lei non vuole storie serie) la sto vivendo con una ansia enorme.
Temo di perderla, che tutto il bello che mi da finisca e mi ritrovi nella condizione precedente da sfigato totale.
La mia autostima è crollata, non riesco a dare fiducia a questa ragazza anzi, probabilmente è vero che si vede con altri perche non riesco a spiegarmi come faccia a stare bene con me. Nonostante cio non riesco a lasciarla ma il rapporto sento che si sta rovinando parecchio, sotto il punto di vista sessuale cilecche ed eiaculazione precoce vanno a braccetto e tutto diventa un circolo vizioso.
In lei vedo la persona che vorrei essere io: indipendente, con una comitiva di amici, esperienze relazionali alle spalle, alternative dal punto di vista dei rapporti di coppia.
Invece mi sembra che la donna nella coppia sono io: impacciato, nessuna comitiva, dipendenza emotiva, insoddisfazione generale anche dal punto di vista del lavoro.
La mattina mi sveglio con l'angoscia, diventa difficile alzarsi o fermare il pensiero durante la giornata.
Mi sento come intrappolato in una gabbia, non riesco piu ad essere sereno. In realta non sono mai stato sereno, come dicevo ho sempre avuto la sensazione che la mia vita dovesse essere aggiustata, ma adesso sto peggio.
Mi rendo conto che questi problemi sono i problemi di tutti, ma io li vivo con una sofferenza esagerata non potrebbe essere altrimenti.
Secondo voi come posso uscire da tutto cio? Lasciare questa ragazza che non mi da sicurezze? E poi? Sono cosciente che nessuna ragazza me le possa dare, sono veramente troppo bisognoso di conferme.
Come uscirne? Non voglio piu soffrire cosi.
Grazie
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A parte il fatto che descrive la donna con un certo maschilismo, comunque è utile per lei far valutare la situazione da uno psichiatra in modo da poter capire quali elementi possono essere considerati patologici e quali invece potrebbero non esserlo.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 09/05/2016.
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