Abuso infantile
Salve, cerco un consulto inerente una situazione che cerco di sbloccare da tempo ma ancora non lo faccio. All'età di circa 6 anni ho avuto una persona vicina della vecchia casa di famiglia che per in anno ha fatto in modo che io eseguirsi delle pratiche sessualità con lui. Gli accadimenti ebbi dopo tanto tempo il coraggio di segnalarli ai miei genitori che denunciarono il fatto solo personalmente alla sua famiglia ma non alle autorità. Seguirono consulti psicologici alla mia persona e nulla più perché mia.madre adottando il.cosiddetto perdono cristiano volle domenticarsene. I miei divorziarono per un padre con poca personalità che secondo mia madre era incapace di difendermi e la casa di famiglia passò a mio zio paterno. A distanza di 32 anni vivo in Nord Italia e non sono riuscito ancora a denunciare. Ho due figli e sono convivente ma la mia vita sensuale non mi appaga e ho sofferto da anni di alcune patologie psichiche. Cerco un consiglio o aiuto che sia per denunciare anche perché imputa il divorzio e la morte dei miei genitori ai suddetti avvenimenti, inoltre imputo la perdita della casa e i problemi scolastici agli stessi. Ringrazio anticipatamente e saluto.
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Una psicoterapia, anche a distanza di tanti anni, può essere utile per rielaborare la rabbia e la sensazione di impotenza e di abbandono che l'accompagnano da decenni.
Non so se sia ancora possibile una denuncia penale, dopo vent'anni dal compimento del diciottesimo anno della vittima scatta la prescrizione. Comunque dubito che un processo penale dopo tutto questo tempo possa aiutarla a ritrovare la serenità.
Non so se sia ancora possibile una denuncia penale, dopo vent'anni dal compimento del diciottesimo anno della vittima scatta la prescrizione. Comunque dubito che un processo penale dopo tutto questo tempo possa aiutarla a ritrovare la serenità.
Franca Scapellato
[#2]
Utente
La ringrazio dottoressa. Precisamente il mio non è senso di impotenza nel reagire a quello che è accaduto ma proprio rabbia di non aver trovato un modo legale di aver giustizia. Le modalità di reazione potevano essere molte anche la vendetta.ma io cerco un modus operandi giuridico che ad oggi dia giustizia che da quello che capisco forse non c'è
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E' stato tradito da tutti, compresi i suoi genitori, che non sono stati in grado di difenderla. Ora loro sono morti, ma la rabbia resta e fa danni alla sua vita. Per questo le consiglio una terapia psicologica che le permetta di superare il gravissimo trauma che appartiene al passato.
Un processo al momento giusto, tanti anni fa, sarebbe stato doloroso, ma forse utile, per lei e per la sua famiglia.
I tribunali sono pieni di gente che chiede giustizia "vera". Quando va bene, dopo anni di contenzioso quello che si ottiene, a un prezzo psicologico altissimo, perizie, controperizie ecc, che costringono a rivivere il dolore, è un risarcimento economico e/o una condanna del colpevole, che non sarà mai sufficiente.
Un processo al momento giusto, tanti anni fa, sarebbe stato doloroso, ma forse utile, per lei e per la sua famiglia.
I tribunali sono pieni di gente che chiede giustizia "vera". Quando va bene, dopo anni di contenzioso quello che si ottiene, a un prezzo psicologico altissimo, perizie, controperizie ecc, che costringono a rivivere il dolore, è un risarcimento economico e/o una condanna del colpevole, che non sarà mai sufficiente.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 08/05/2016.
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