Exstasy
salve,circa tre anni fa ho assunto un quarto di pasticca (colore giallo)promiscuamente ad alcool e canne,e da lì la miA vita è cambiata:l'effetto l'ho avuto due giorni dopo(la sera stessa non mi ha fatto nulla)ed ho avuto attacchi di panico,ansia,se chiudevo gli occhi vedevo immagini e facce di persone,avevo tremori interni nelle gambe,sensazione di testa piena di immagini,nausea e mi sembrava di impazzire.poi una volta confessato tutto a mio padre mi è passato tutto per un pò di giorni, fino al punto degli esami di maturità(5 giorni dopo il fatto)dove mi è risalito tutto e per mesi ho avuto giramenti di testa,picchi nella parte centrale del cranio,tremori,spossatezza assurda che mi ha fatto pensare spesso al suicidio,sono dimagrito in un mese e mezzo quattordici kg con flash back e tanta depersonalizzazione(diagnosticata poi dallo psichiatra dal quale mi sono recato).ho sentito diversi psichiatri dottori e psicologi, e mi hanno detto che era tanta paura più il sintomo della depersonalizzazione come difesa dal trauma ,che a mio avviso è risultato strano in quanto ho notato che si trova nella sintomatologia dell'intossicazione da xst.adesso ,a distanza di tre anni ho ancora la paura di impazzire o di perdere il controllo(ma senza ansia)ho la psoriasi nel viso,tremori di tanto in tanto,sono depresso,e ,cosa ancora più pesante ,forse più di tutte,è che da quel giorno mi sento cambiato dentro e voglio a tutti i costi riacquistare quello che ero....sono sfinito a stare in questo modo,prima di questo fatto ero sicuro di me tranquillo e solare,adesso sono insicuro,malinconico e triste e mi fa male tutto praticamente(mi allarmo per ogni dolore).vorrei sapere se possibile le seguenti domande:ci posso essere parzialmente "rimasto sotto"?la depersonalizzazione we l'ansia sono dovute a danni irreversibili nel mio cervello(ricettori serotonina ,GABA,ecc ecc?come posso mettere una pietra sopra a tutto cio,con prove tangibili e ritornare a vivere?come mai da quel giorno ho sempre la vista appannata specialmente di notte mentre guardo le luci(molto importante!!!!)?perchè sono sempre stanco?le premetto che prima di questa esperienza non ho mai fatto uso di droghe pesanti,salvo canne e alcool e che un mese dopo da questa spiacevole esperienza ho fatto analisi sangue ed urine ed erano perfette.mi scuso per la lunga lettera e la ringrazio complimentandomi con lei eD i suoi colleghi per il ruolo INDISPENSABILE E DI GRANDE UMANITà CHE RICOPRITE IN QUESTA SOCIETA'.mi auguro tanto che le vostre risposte siano dettagliate(ne vale la mia anima!!)
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Gentile utente,
ma attualmente assume un trattamento farmacologico oppure le e' stata data solo una indicazione diagnostica?
ma attualmente assume un trattamento farmacologico oppure le e' stata data solo una indicazione diagnostica?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
Lei ha avuto un fenomeno di intossicazione (mista ma diciamo che l'elemento nuovo a quanto ho capito era questa sostanza presumibilmente amfetaminica).
Ha sviluppato come spesso capita un disturbo che si protrae ben oltre l'episodio di uso e che ovviamente non è previsto, altrimenti dette sostanze non avrebbero "storia" e "mercato". E' anche vero che talvolta si prende una cosa per un'altra perché la produzione di queste sostanze non è controllata, talvolta le dosi possono essere tossiche perché per errore ce n'è di più etc. In ogni modo il disturbo sviluppato in seguito non è una reazione al trauma, è la manifestazione del trauma, intendendo per trauma l'impatto della sostanza sul cervello. La conseguenza non è necessariamente irreversibile (ovvero non abbia il terrore di avere "bruciato" qualcosa). Però c'è da dire che a volte l'impronta che queste sostanze lasciano, intesa come modificazione plastica di alcuni circuiti o assetti funzionali, perdura. Il cervello anziché neutralizzarla come ci aspetteremmo si limita a mantenerla, perché non è in grado di sapere se è "buona" o "cattiva" questa modificazione, sa solo che è stata impartita in maniera decisa (chimicamente parlando), quindi la mantiene come un'istruzione nuova da inserire nel programma. Si crea un'interferenza che non va via. Lo stesso accade però spontaneamente, cioè c'è chi si ammala in maniera analoga senza aver assunto sostanze.
Non è detto che il cervello non si possa riprogrammare chimicamente, anche se di solito i tempi sono abbastanza lunghi con miglioramenti graduali. Quindi direi certamente di farsi visitare e insistere con tentativi terapeutici.
Capire se il suo cervello era predisposto o meno è interessante per chi le deve dare una cura ma non cambia le cose per quanto riguarda la sua situazione, e assolutamente non si senta in colpa per quel che è successo.
Lei ha avuto un fenomeno di intossicazione (mista ma diciamo che l'elemento nuovo a quanto ho capito era questa sostanza presumibilmente amfetaminica).
Ha sviluppato come spesso capita un disturbo che si protrae ben oltre l'episodio di uso e che ovviamente non è previsto, altrimenti dette sostanze non avrebbero "storia" e "mercato". E' anche vero che talvolta si prende una cosa per un'altra perché la produzione di queste sostanze non è controllata, talvolta le dosi possono essere tossiche perché per errore ce n'è di più etc. In ogni modo il disturbo sviluppato in seguito non è una reazione al trauma, è la manifestazione del trauma, intendendo per trauma l'impatto della sostanza sul cervello. La conseguenza non è necessariamente irreversibile (ovvero non abbia il terrore di avere "bruciato" qualcosa). Però c'è da dire che a volte l'impronta che queste sostanze lasciano, intesa come modificazione plastica di alcuni circuiti o assetti funzionali, perdura. Il cervello anziché neutralizzarla come ci aspetteremmo si limita a mantenerla, perché non è in grado di sapere se è "buona" o "cattiva" questa modificazione, sa solo che è stata impartita in maniera decisa (chimicamente parlando), quindi la mantiene come un'istruzione nuova da inserire nel programma. Si crea un'interferenza che non va via. Lo stesso accade però spontaneamente, cioè c'è chi si ammala in maniera analoga senza aver assunto sostanze.
Non è detto che il cervello non si possa riprogrammare chimicamente, anche se di solito i tempi sono abbastanza lunghi con miglioramenti graduali. Quindi direi certamente di farsi visitare e insistere con tentativi terapeutici.
Capire se il suo cervello era predisposto o meno è interessante per chi le deve dare una cura ma non cambia le cose per quanto riguarda la sua situazione, e assolutamente non si senta in colpa per quel che è successo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Ex utente
grazie per la vostra temperstiva risposta.
per il dott.Ruggiero
no,non ho mai preso medicinali anche se il primo psichiatra che ho sentito mi aveva proposto di prendere dei serotoninergici ed io ho rifiutato(non sa quanto mi è costato)perchè intendo,ancora oggi,risolverla da solo in quanto ritendo assurdo "combattere"un problema indotto dalla chimica con altrettanta chimica eppoi perchè mi conosco e mi sentirei affranto per non avercela fatta da solo.
per il dott.Pacini
è vero,sono daccordo con lei sul perdurare di questa situazione che ovviamente è migliorata enormemente rispetto a prima,ma stando così ho paura che il tutto sfoci in una psicosi o in una depressione e vorrei capire come si potrebbe rimettere nel "vecchio binario"le mie attività cerebrali e soprattutto,come già accennato,se c'è la possibilità dell'insorgere di psicosi quali schizzofrenie,disturbi border line ecc ecc..
grazie per la disponibilità
cordiali saluti
per il dott.Ruggiero
no,non ho mai preso medicinali anche se il primo psichiatra che ho sentito mi aveva proposto di prendere dei serotoninergici ed io ho rifiutato(non sa quanto mi è costato)perchè intendo,ancora oggi,risolverla da solo in quanto ritendo assurdo "combattere"un problema indotto dalla chimica con altrettanta chimica eppoi perchè mi conosco e mi sentirei affranto per non avercela fatta da solo.
per il dott.Pacini
è vero,sono daccordo con lei sul perdurare di questa situazione che ovviamente è migliorata enormemente rispetto a prima,ma stando così ho paura che il tutto sfoci in una psicosi o in una depressione e vorrei capire come si potrebbe rimettere nel "vecchio binario"le mie attività cerebrali e soprattutto,come già accennato,se c'è la possibilità dell'insorgere di psicosi quali schizzofrenie,disturbi border line ecc ecc..
grazie per la disponibilità
cordiali saluti
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A) si faccia fare una diagnosi precisa
B) si faccia fare una prognosi (cosa accadrà)
C) segua le indicazioni terapeutiche che le daranno.
Non c'è molto altro da aggiungere, in generale si curi come per ogni altra malattia.
B) si faccia fare una prognosi (cosa accadrà)
C) segua le indicazioni terapeutiche che le daranno.
Non c'è molto altro da aggiungere, in generale si curi come per ogni altra malattia.
[#5]
Ex utente
gentili dottori ,attualmente stò facendo psicoterapia (dove è stato diagnosticato disturbo post traumatico da stress)e in casi di emergenza stò assumendo xanax 0,25 compresse.Il mio unico problema è il seguente:non riesco a togliermi dala testa che io abbia avuto dei danni al cervello e questa paturnia è nata a causa del fatto che non mi sento più come ero prima(e ciò mi terrorizza)...la mia domanda è :ci sono esami dove si può vedere in maniera tangibile se ho subito dei danni al cervello???grazie mille!
[#6]
Allo stato attuale delle tecniche di neuroimaging non c'è possibilità di vedere lesioni sotto ad un certo ordine di grandezza, quindi nel suo caso attendibilmente il responso sarebbe negativo:
Ciò però vuol dire una cosa: che attendibilmente il Suo cervello non dovrebbe avere subito un danno permanente, tale quindi da prvaricare le sue capacità di recupero;
che il Suo stato attuale è una condizione di disequilibrio conseguente alle pratiche di abuso da Lei precedentemente messe in atto;
che attendibilmente se Lei segue i consigli terapeutici (tra cui anche quelli farmacologici) che Le vengono dati tutto potrebbe risolversi per il meglio.
Cordiali saluti
Gabriele Tonelli
Ciò però vuol dire una cosa: che attendibilmente il Suo cervello non dovrebbe avere subito un danno permanente, tale quindi da prvaricare le sue capacità di recupero;
che il Suo stato attuale è una condizione di disequilibrio conseguente alle pratiche di abuso da Lei precedentemente messe in atto;
che attendibilmente se Lei segue i consigli terapeutici (tra cui anche quelli farmacologici) che Le vengono dati tutto potrebbe risolversi per il meglio.
Cordiali saluti
Gabriele Tonelli
Dott. Gabriele Tonelli
Psicoterapeuta,Master in Psicopatologia e Scienze Forensi,Segr.Redazione PsychiatryOnline It,Medico di Categoria. C.T.U.
[#8]
Gentile utente,
Lei ha lo stesso tipo di preccupazione che aveva tempo fa. Quel che colpisce è la ripetitività e il peso di questa preoccupazione. Quindi è opportuno curarla questa sua condizione, se la cosa come mi sembra la ossessiona. Xanax al bisogno non mi sembra proprio una cura ragionevole. Si faccia fare una diagnosi da uno psichiatra.
Lei ha lo stesso tipo di preccupazione che aveva tempo fa. Quel che colpisce è la ripetitività e il peso di questa preoccupazione. Quindi è opportuno curarla questa sua condizione, se la cosa come mi sembra la ossessiona. Xanax al bisogno non mi sembra proprio una cura ragionevole. Si faccia fare una diagnosi da uno psichiatra.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.2k visite dal 21/10/2008.
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