Depressione, attacchi di panico e ansia

Buongiorno a tutti.
Non so se faccio bene a consultare continuamente internet perchè le mie fobie sembrano peggiorare e penso di auto-condizionarmi con ciò che leggo.
Detto ciò: ieri mi sono recata dal medico perchè mi sento proprio uno schifo. Tutto è cominciato tanti anni fa, non sto a raccontare tutta la storia perchè tra una settimana sarei ancora qui a scrivere, mi limito a dire che ho assunto farmaci contro la depressione da agosto/settembre 2010 fino a marzo 2013. ho dovuto smettere perchè sono rimasta incinta. Ho smesso bruscamente perchè per una settimana mi sono dimenticata di assumere una delle due compresse giornaliere (quella della sera) e da lì ho deciso di non assumere più nemmeno quella del mattino. Durante la gravidanza ed i primi mesi dopo il parto ho vissuto una situazione difficile in famiglia, ma senza sentirmi particolarmente demotivata. Anzi... Ho lottato con tutte le mie forze. Non ho più assunto nessun farmaco fino ad oggi (ad eccezione di qualche goccia di EN in casi sporadici). In questi 3 anni ho avuto due attacchi di panico significativi, per il resto era ansia gestibile. A gennaio il mio ginecologo mi ha prescritto un anticoncezionale (Lestronette) che ho iniziato ad assumere a Marzo, ma con effetti colltaerali devastanti. Ho sospeso il farmaco ed ho avuto le mestruazioni 3 volte in un mese. Da due settimane mi sentivo malissimo e ieri mi sono recata dal medico che mi ha prescritto xanax e citalopram. Inoltre domenica ho contattato una psicoterapeuta. Sto prendendo la strada giusta?
Giuliana
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Inizialmente dovrebbe attendere che la terapia farmacologica possa fare il suo effetto.

Al di là del suo racconto è importante una diagnosi corretta per ottenere una efficacia specifica per i suoi disturbi.

La psicoterapia ha indicazione in condizioni di eleggibilità che vanno valutate preventivamente.

Dr. F. S. Ruggiero
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Utente
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Salve doc!
Ho chiamato poco fa il "centro psico sociale" della città in cui vivo.
Sono al secondo giorno di cura e mi sento come in un tunnel.
Non so più dove sbattere la testa, ho paura di non riuscire ad uscirne. Mi sta passando la voglia di fare tutto, mi sento tanto stanca e non riesco a sorridere nemmeno guardando mia figlia. Ho paura di farmi o di poter fare del male.
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