Recupero post-psicofarmaci

Salve, mi servirebbe un consiglio, in breve la mia situazione:

Inizia tutto con una brutta depressione, quando la terapia non è più bastata ho dovuto iniziare con i farmaci!
- A Marzo 2014 inizio lo zoloft, tra alti e bassi, arriva un basso che mi porta ad aumentare da 0.5 a 2 compresse, ad Agosto 2015 interrompo gradualmente perché non reggo più l esagerato ottundimento! In tutto il percorso per assurdo son stato meglio quando scalavo!
- A Marzo 2015 contemporaneamente allo zoloft inizio con il Minias, 5 gocce! Il periodo che ho scalato lo zoloft son diventato dipendente dal minias, arrivando a prendere anche 40 gocce per notte, fino ad Ottobre 2015 dove sospendo gradualmente il Minias!
Tolti i farmaci rimango sconvolto, non riuscivo a riappropriarmi della mia mente ne serena ne depressa! Ho aspettato che lo stordimento passasse, ma non passava!
Ad oggi, dopo otto mesi, mi ritrovo sempre più stordito, HO GROSSI PROBLEMI DI CONCENTRAZIONE, MEMORIA, COMPRENSIONE, LINGUAGGIO, RAGIONAMENTO, PENSIERO. Mi sento "sconciato da essere umano". Non so più a chi mi devo rivolgere, o come procedere. C'è un modo per recuperare ai danni dei farmaci?
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Ma quali danni da farmaci ? Lei ha preso un farmaco, di un altro ha fatto un uso non previsto (minias). Mettiamo che non abbia tollerato proprio la sertralina perché la ottundeva, l'ha sospesa.

Adesso le resta il suo disturbo da curare, se crede.

Ha un pregiudizio nei confronti dei farmaci che si intuisce già dal termine, inesistente, di "psicofarmaci".

Non si capisce perché ragioni senza mettere in conto la ragione per cui si era curata.
Per inciso, la grave depressione ha una cura farmacologica o con l'elettrostimolazione, quindi non si capisce bene che cura abbia fatto prima. Parla come se per prendere i medicinali uno dovesse lasciarli come ultima possibilità, possibilmente da evitare.

Un'assurdità tecnica, che rivela anche questo un atteggiamento particolare nei confronti del farmaco, qualsiasi cosa significhi per Lei.

Ha provat un antidepressivo: non andava bene, ce ne sono tanti altri.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Attivo dal 2016 al 2019
Ex utente
Dott Pacini se la domanda non le piaceva poteva non rispondere e lasciare spazio a chi interessato.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Di fatto lei ha utilizzato una sola terapia e parla in modo inappropriato di "danni" da psicofarmaci che non sono contemplabili.

Lei ha un disturbo che va curato in modo appropriato per il tramite di uno specialista in psichiatria.


Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#4]
Attivo dal 2016 al 2019
Ex utente
Dott. Francesco parlo di danni da farmaci, perché questo è! Mi riferisco precisamente all uso smodato del Minias! E c'è da dire che ero sotto controllo di un suo collega, sa cosa diceva quando lamentavo di prendere 40 gocce? Diceva che non era un problema, che alcune persone arrivano anche a 100 gocce! È o no una risposta assurda da parte di un professionista?!? Comunque non voglio spendere altro tempo in questioni poco rilevanti! Scrivo qua non per aprire dibattiti su ideologie divergenti, ma per venire a conoscenza di eventuali percorsi di risoluzione! Sia farmacologici che alternativi! Qualcuno sa darmi informazioni a riguardo?

Grazie
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

La domanda mi piace molto e infatti ho impiegato tempo a rispondere.

Lei viaggia su idee assolutamente incomprensibili e riferite a niente, ad una generica paura di chissà cosa dovuto agli psicofarmaci.

Dopo di che, se riceve una risposta che mette in dubbio questo atteggiamento, risponde che "così è". Allora se già ha deciso, inutile per Lei che chieda consulti.

Ha fatto una cura, se non andava bene ce ne sono altre. Non si capisce quale sia il problema nel chiedere informazioni ai medici su questo punto concreto.

Se deve fare una domanda specifica sul minias, la faccia sul minias, perché se è su un altro farmaco magari il ragionamento è totalmente diverso. Se invece deve far polemica a vuoto è inutile che scriva, per lei e per noi.
[#6]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
A me sembra che lei voglia solo polemizzare.
[#7]
Attivo dal 2016 al 2019
Ex utente
A me sembra il contrario!
In due non siete stati capaci di dare consigli alternativi ai farmaci. PROVATELI e poi potete anche prescriverli come fossero caramelle!
Buona vita
[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Appunto, ha scritto per fare polemica a vuoto su dei suoi pregiudizi. Purtroppo con questo punto di partenza non ci sono risposte da darLe, perché le ha già e le vuole imporre a noi in maniera anche sgarbata.

Sta sbagliando atteggiamento.
[#9]
Attivo dal 2016 al 2019
Ex utente
Ripeto: chiedo consigli alternativi ai farmaci, da poter eventualmente valutare
[#10]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

" chiedo consigli alternativi ai farmaci".

Lei parlava di grave depressione. Ha cure farmacologiche e fisiche (elettrostimolazione).
Non vi sono ragioni di escludere tentativi farmacologici una volta depennato il primo.

Come le ho detto, se uno parte con quest'ottica si taglia fuori dalle cure senza alcuna ragione (ovvero perché non tollerava bene una cura che chiaramente non sarà tra le nuove soluzioni). In altre parole siccome non tollera il farmco x allora li depenna tutti, e per quale motivo ?
[#11]
Attivo dal 2016 al 2019
Ex utente
Il mio ultimo post voleva essere una chiusura al discorso con lei e un apertura a eventuali altre risposte!
[#12]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Che non ci saranno perché agli altri medici non arriverà notizia di questo post se non hanno risposto, solo se spulciano tra i consulti già risposti.

Il problema è la sua chiusura in generale alle risposte, che rende inutile almeno in questo caso l'apertura di un consulto. Peccato.
[#13]
Attivo dal 2016 al 2019
Ex utente
Vedo che è attento! Non ha valutato che la chiusura è esclusivamente alle sue risposte! Le sembra il modo corretto di approcciarsi da essere umano a essere umano? (Parlo sopratutto del atteggiamento nella sua prima risposta) Abbiamo punti di vista differenti, PACE! Dev essere un utente a dirlo ad uno specialista? Le chiedo nuovamente e cortesemente di lasciare spazio a chi interessato! E le anticipo che non risponderò ancora alle sue provocazioni! Buona serata
[#14]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Purtroppo è Lei che non è attento a quel che scrivo, fin dall'inizio. Non arriva a nessun altro collega indicazione della sua richiesta di risposta, solo a chi ha già risposto.

E' Lei che non percepisce come umana una risposta solo perché non è in linea con il suo pregiudizio, e questo non ha senso.

Abbiamo punti di vista differenti, ma è Lei che scrive qui per chiedere un parere tecnico da esperti, mentre invece si pone nel senso opposto.

Se leggesse meglio le risposte ne trarrebbe forse qualche idea diversa da quelle che ha, che più che altro sono posizioni in cui chiede una cura escludendo le cure.

Bravo, non risponda alle mie provocazioni anche perché nessuno gliele ha fatte, sono inviti a cambiare atteggiamento che non ritiene di raccogliere.
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