Sintomi molteplici e duraturi dopo l'assunzione di una piccola dose di cannabis

Buonasera.
Premetto col descrivervi dettagliatamente gli avvenimenti che mi hanno portato a questi sintomi.
Venerdì sera scorso (15/04/16) ho partecipato ad una festa di laurea. C'era molto cibo, ho mangiato abbastanza fino a sentirmi sazio e durante il pasto ho bevuto circa 3 bicchieri di vino rosso. Finita la cena, verso le 21:00, alcuni miei amici hanno acceso uno spinello con all'interno una moderata dose di cannabis mista a tabacco, e me ne hanno offerta. Io ho accettato e ho fatto precisamente 3 tiri di cannabis. Poi, verso le 22:00, dopo aver camminato un po', mi hanno offerto una birra bionda ed io ho accettato pure quella. I sintomi cominciavano già a manifestarsi, ma prima di quel momento non erano ancora così forti.
Verso mezzanotte si sono acuiti: ciò che percepivo era forte tachicardia, agitazione, barcollamento, ansia, tristezza, percezione spazio/tempo completamente distorta, vertigini, respirazione veloce, sclere molto arrossate, mi trovavo in una specie di stato sognante in cui avvertivo un senso di estraneità rispetto alla realtà, come se vivessi un sogno dal di fuori, o non riuscivo a percepire in maniera unitaria i significati e le emozioni associate. Nonostante tutto ciò, chi mi vedeva e parlava con me non vedeva nessuna stranezza, nemmeno mia madre, quando son rincasato, eppure faticavo a rispondere alle domande e alle cose che gli altri mi dicevano. Mi son coricato immediatamente a letto e ho fatto una certa fatica ad addormentarmi. Il mattino dopo mi son svegliato con sintomi simili ma attenuati.
Allo stato attuale delle cose, cioè una settimana dopo, quasi tutti i sintomi che quella sera ho provato son scomparsi. Studio, lavoro, rispondo agli stimoli come se non fosse successo niente, ma quel "intontimento" che avevo continua a perdurare da una settimana, cioè fino ad oggi (23/04/16). Oltre a questo sintomo continuo a provare ansia, alcuni episodi in cui il cuore batte più velocemente, mi sento ancora in quello stato sognante in cui avverto un'estraneità rispetto alla realtà e continuo a provare apatia rispetto alle cose che prima mi emozionavano tanto, come guardare un tramonto, una vecchia foto ricordo o suonare/ascoltare una musica (io che sono pianista ne risento molto di questo stato). Oggi ho anche dei ripetuti episodi di mioclono al sopracciglio sinistro, molto fastidiosi e forti giramenti di testa. Comunque, chi mi vede al di fuori dice che sembro il solito. Non capisco perché gli altri, che sicuramente avranno fumato più di me, non si sentono al mio stesso modo.
Il punto è: dovrei chiedere consultazione con uno psichiatra? Con un neurologo? Non vorrei aver combinato qualcosa di grave: Il mio medico di base dice che mi passerà, mi ha detto di assumere delle gocce di valeriana per calmare l'ansia, ma dopo una settimana non vedo risultati e son parecchio spaventato, soprattutto per l'apatia, cosa che un musicista non dovrebbe avere. vorrei ritornare quello di prima, non rimanere così.
Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Deve decidere se arrendere che i sintomi passino da soli o farsi visitare da uno psichiatra.

Dr. F. S. Ruggiero
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