Troppa rabbia e reazioni esagerate
Buon giorno a tutti. Scrivo per avere un opinione e un consiglio in merito al nervosismo e alla rabbia di mio marito.
Ha 38 anni, soffre da poco di pressione alta e gli è stata prescritta la pastiglia. Aveva sempre avuto la pressione perfetta.
Ha sempre avuto un carattere molto nervoso e irascibile, ma ora inizio a domandarmi se sia carattere o qualcos'altro.
Sa essere una persona molto dolce, affettuosa e gli piace ridere ma quando per un motivo o per un'altro...anche per cose davvero futili, si inizia a discutere..lui perde il controllo, urla...offende, mi incita ad andarmene (a cambiare stanza) ...pare non gli importi niente di vedermi soffrire. Dopo si rende conto e dice di non riuscire a fermarsi, che quando si arrabbia fa cosi con tutti...e che non lo farà più...ma sappiamo bene come va a finire. Anche dalla nostra bambina pretende troppo, lei ha tre anni, fa i capricci...ma lui non riesce a gestirli...urla, va in escandescenza e poi si pente. Vuole che smetta di piangere subito...
Ho pensato non mi amasse più, (visto che quando litighiamo lo ha detto) che non mi sopporti più...ma lui dice di fare cosi con tutti...
Ha iniziato a prendersi la valeriana, ma credo che non sia efficace per niente. Oggi mi ha detto che forse ha bisogno di aiuto che lui mi ama e che non potrebbe essere felice senza di me, ma forse ha paura della fine della nostra lunga storia, forse non vogliamo arrenderci al fatto che non siamo più compatibili?
Ora mi chiedo e vi chiedo, cosa può esserci dietro questa rabbia ingiustificata, la fine di un matrimonio o qualcos'altro?
Vi ringrazio anticipatamente
Ha 38 anni, soffre da poco di pressione alta e gli è stata prescritta la pastiglia. Aveva sempre avuto la pressione perfetta.
Ha sempre avuto un carattere molto nervoso e irascibile, ma ora inizio a domandarmi se sia carattere o qualcos'altro.
Sa essere una persona molto dolce, affettuosa e gli piace ridere ma quando per un motivo o per un'altro...anche per cose davvero futili, si inizia a discutere..lui perde il controllo, urla...offende, mi incita ad andarmene (a cambiare stanza) ...pare non gli importi niente di vedermi soffrire. Dopo si rende conto e dice di non riuscire a fermarsi, che quando si arrabbia fa cosi con tutti...e che non lo farà più...ma sappiamo bene come va a finire. Anche dalla nostra bambina pretende troppo, lei ha tre anni, fa i capricci...ma lui non riesce a gestirli...urla, va in escandescenza e poi si pente. Vuole che smetta di piangere subito...
Ho pensato non mi amasse più, (visto che quando litighiamo lo ha detto) che non mi sopporti più...ma lui dice di fare cosi con tutti...
Ha iniziato a prendersi la valeriana, ma credo che non sia efficace per niente. Oggi mi ha detto che forse ha bisogno di aiuto che lui mi ama e che non potrebbe essere felice senza di me, ma forse ha paura della fine della nostra lunga storia, forse non vogliamo arrenderci al fatto che non siamo più compatibili?
Ora mi chiedo e vi chiedo, cosa può esserci dietro questa rabbia ingiustificata, la fine di un matrimonio o qualcos'altro?
Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Gentile utente,
Visto che è lui stesso a lamentarsi di quanto accade, e che se prende la valeriana evidentemente cerca un modo per calmarsi, val la pena di farsi visitare da uno psichiatra, così al di là di farsi spiegare il meccanismo della perdita di controllo vi suggerisce una soluzione.
Visto che è lui stesso a lamentarsi di quanto accade, e che se prende la valeriana evidentemente cerca un modo per calmarsi, val la pena di farsi visitare da uno psichiatra, così al di là di farsi spiegare il meccanismo della perdita di controllo vi suggerisce una soluzione.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.2k visite dal 22/04/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.