Sertralina e Remeron

Buongiorno, ho cercato una risposta nei quesiti già presenti ma non sono stata in grado di trovare risposta ai miei dubbi. Quattro anni fa circa a seguito di una diagnosi di depressione post partum mi è stata prescritta cura di sertralina, en o rivotril al bisogno e psicoterapia. Il tutto cominciò con improvvisi e frequenti attacchi di panico e persistenti pensieri ipocondriaci. La cura ebbe il suo successo e, salvo qualche momento di alti e bassi sul piano umorale, mi sono liberata di questi spiacevoli eventi. A settembre dello scorso anno causa una separazione sofferta e molto tribolata ho iniziato ad avere una ricaduta dal punto di vista psicologico. Non ho avuto mai attacchi di panico ma ho sofferto molto di attacchi di ansia e nuovamente pensieri ipocondriaci. Ho provato a gestirla con le "mie forze" ma non sono riuscita a gestire autonomamente il problema ed a Gennaio di quest'anno ho rincominciato l'assunzione di sertralina nella dose di 0.50 mg al mattino. Inizialmente la dose mi è bastata per rimettermi in piedi e sostenere il peso delle vicende negative, ma poi peggiorate queste ultime ho iniziato a non dormire più e subire nuovamente molti attacchi di ansia. La dose è stata aumentata quindi ad 1 mg. Rispetto alla volta precedente ho avuto qualche effetto collaterale quale tremori, mal di testa e mancanza dell'appetito, che ha causato una perdita di peso di circa 8 kg. Oltre a questi ultimi sintomi ho maturato una mancanza di interesse a dormire nonostante la grave stanchezza e spossatezza fisica causa un messaggio "del mio cervello" che mi avvisa che adesso che sto meglio dormire è una perdita di tempo. Ieri sono stata al consueto incontro con la mia psichiatra ed ho spiegato che dal punto di vista morale mi sento molto meglio, ho qualche pensiero ipocondriaco ma molto gestibile. Le noie che mi accompagnano in questo percorso che ancora non mi permettono di concentrarmi sulla "rinascita", sono appunto la mia eccessiva magrezza e l'inversione dei miei problemi, se prima ero in forze fisicamente e labile psicologicamente, ora mi sento forte psicologicamente ma ai ferri corti fisicamente, carica di iniziative ma sopraffatta dalla pigrizia. Per questo la psichiatra mi ha con molte raccomandazioni prescritto Remeron 7,5 mg (1/4 di pastiglia) da assumere un'ora di dormire e la solita pastiglia di sertralina 1 mg al mattino. Il mio dubbio è nato quando il mio farmacista mi ha sconsigliato di assumere questi due farmaci nel contempo. Io ho seguito nonostante ciò le disposizioni della mia psichiatra e ieri sera ho assunto un quarto di mirtazapina. Questa mattina mi sono svegliata in uno stato confusionale che perdura tutt'ora e mi sento fortemente stanca e senza forze fisicamente. Mentalmente mi sento presente ma fisicamente mi sembra di essere "drogata". Mi manca davvero poco a mio parere per poter dire di stare bene, non vorrei che questa aggiunta del nuovo farmaco mi faccia fare passi indietro anzichè avanti. Quando non assumevo nulla nonostante il disagio psicologico mi occupavo di me stessa, del lavoro, della casa e dei bambini molto più di adesso che ho risolto finalmente trovato pace. Presumo che il fatto di aver finalmente trovato pace interiore il mio corpo ed i miei nervi richiedano il loro turno. Quindi Vi chiedo se la mia ricerca di energia fisica e di spirito di iniziativa non saranno ancor più soffocati dall'assunzione del Remeron, e per quanto tempo questo farmaco puo' dare questi sintomi confusionali prima di agire "indisturbato".

Ringrazio anticipatamente per chi potrà rispondermi
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Il remeron è un antidepressivo, sarà stato introdotto per migliorare il sonno magari.

Per una persona che sta quasi bene però sembra molto intenta a controllare le sue funzioni e allarmata sul fatto che un dettaglio possa turbare questo equilibrio.

Questo in genere appartiene alla stessa matrice dell'ipocondria, cioè il pensiero di controllo, sia come timore che come idea positiva.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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