Respirazione affannosa-fame d'aria e dormire male e poco

Buongiorno
Sono un nuovo utente di questo servizio online e non avendo trovato risposta o cura rivolgendomi ad un medico, sono qui per chiedere un consulto su un problema molto semplice che mi porto dietro da tanti anni.
Ho 30 anni, e sono in ottima salute , viste le ultime analisi del sangue e tutti gli accertamenti medici che ho fatto negli anni, Da molto tempo mi porto avanti un problema che si presenta in maniera periodica.
Spesso o in alcuni periodi dell'anno, mi capita di avere fame'd'aria e respirazione difficile e affannata.Inoltre mi sento teso e il sonno disturbato o poco ristoratore che risento poi durante il giorno con malessere generale e cattiva forma fisica e viso sciupato-stanco,
Mi sebra che si tratti di un isturbo d'ansia o semplicemente il fattodi avere dell'ansia fisica. Psicologicamente sono del tutto normale e non ho nessuna limitazione alla mia vita, tipo fobie, paure, osessioni ecc ecc. e non mi sento di avere nessun problema psicologico.
Il mio medico di famiglia mi ha prescritto lo xanax 5 gg all'occorenza. Qyìuando lo prendo, dormo meglio pero non so se devo continuare a prenderlo o se devo fare un altro tipo di terapia.
Cosa posso fare per cercare di risolvere questo problema?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Se è un disturbo che si presenta solo per pochi giorni la terapia è corretta. Dovesse però assumere un decorso più continuo, o avere maggiore intensità è opportuno diagnosticarlo in maniera più corretta.

La diagnosi del medico qual'è stata ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Utente
Utente
il disturbo si presenta anche in periodi di assoluto relax ( ad esempio in spiaggia con mente rilassata e spaparazzato sullasdraio) . essendo una persona dinamica e spesso frenetica, posso capire questa fame d'aria ma non capisco quando sono in assoluto relax. Credo che sia un'ansia ( come se fosse genetica) anche perchè non ho mai dormito bene da circa 15 anni, mi sveglio spesso con viso sciupato, stanco e in cattiva forma proprio a causa di questa carenza di sonno o di un sonno disturbato.
Grazie in attesa di una risposta
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Chiedevo della diagnosi, non di una descrizione. Evidentemente non c'è stata una diagnosi precisa.

"Genetica" che significa ? Forse intendeva un'altra cosa
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Utente
Utente
non genetica, ma di una predisposizione genetica riguardo all'ansia.
I medici fanno diagnosi diverse , non è facile fare una diagnosi anche quando si tratta di disturbi apparentemente semplici come questi. A vole si buttano solo soldi in visite ed accertamenti e anche le terapie spesso non sono adatte al problema o facilmente prescrivono farmaci senza senso.
Un neurologo tempo fa mia aveva prescritto cipralex, un altro citalopram, un altro zoloft, un altro mi ha detto di non prendere niente, un altro solo xanax, un altro di andare dallo psicologo, ma la psicologa che mi ha seguita si limitava ad ascolatre quello che diceva.
Purtroppo sarebbe meglio essere onesti davanti al paziente e dire " mi scusi sig X non sono in grado di capire e risolvere il suo problem".

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

In base alle prescrizioni e al tipo di sintomi presumo che il neurologo si sia orientato verso o una depressione, o un disturbo d'ansia.

Quando si parla di ansia si intende anche una serie di sintomi corporei che si caratterizzano per la componente di allarme, e di solito questa componente è evidente nella visita o nel racconto dei fatti, così come nel condizionamento dei comportamenti o dei pensieri successivi.

Sicuramente non ha senso rimanere con un ansiolitico al bisogno, anche perché spesso si finisce per prenderlo sempre, e dopo non funziona ma è difficile toglierlo.

Io mi rivolgerei ad uno psichiatra, visto che già in due comunque si sono orientati per quell'ambito diagnostico.
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Utente
Utente
mi sono rivolto 4 volte ad uno psichiatra. Una volta mi hanno detto diagnosi " DOC", un altra volta " DAG". Uno un tipo di farmaco e un altro un altro tipo di farmaco.
Sinceramente io non mi sento depresso, anzi ho tanta energia e voglia di vivere e svolgo tante attività e faccio tante cose che una persona "normale" non farebbe.
Ho assunto quei farmaci e con il citalopram sono stato bene per molto tempo ma avevo un problema" Mi svegliavo prima delle ore necessarie per essere riposato" con l'effetto di stare tanco e male durante il giorno. Cipralex peggio ancora.
Il mio carattere è certamente un carattere nervoso e non sono mai stato un gran dormiglione, ma il problema è capire quando siamo all'interno del patologico o del confine del carattere.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Infatti nessuno le ha fatto diagnosi di depressione. Le hanno prescritto dei farmaci anti-doc e anti-dag.

Dovrebbe ricontattare uno psichiatra per farsi indicare quale cura riprendere, non necessariamente le stesse.
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Utente
Utente
tutte le persone che soffrono di insonnia o hanno problemi a dormire bene, dovrebbero andare dallo psichiatra e avere una cura farmacologica?? Conosco tanta gente che è molto ansiosa, non ha un sonno buono e non ricorre allo spichiatra con una cura farmacologica. Sappiamo bene che i farmaci bisogna usarli con moderazione e assumerli solo se realmente necessari.
Nel mio Caso il citalopram mi ha fatto molto bene però mi ha dato anche altri problemi, 1 fra tutti lo svegliarmi in anticpo e non dormire ugualmente bene. Sicuramente mi faceva stare più tranquillo e avevo meno ansia in generale, quello sicuramente, però l'assunzione del farmaco non mi ha risolto il problema.
POi volevo chiederle se l'assunzione di un antidepressivo, come citalopram, possa portare ad una perdita dei capelli.
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

"Sappiamo bene che i farmaci bisogna usarli con moderazione e assumerli solo se realmente necessari. "

E' un'affermazione priva di senso. E' ovvio, ma non significa niente di particolare. Significa solo che uno sta confondendo il concetto di farmaco con quello di droga ricreativa o autogestita.

Si pone domande a circuito chiuso. Prima se la cosa si può curare, poi se è veramente necessario curarla. Siamo fuori strada. E' Lei che pone un problema e le viene indicata una possibile soluzione.

Idem per l'effetto collaterale. Ha già preso il citalopram, quindi che senso ha porsi a posteriori una domanda su un "possibile" effetto collaterale, che evidentemente ha già letto tra gli effetti collaterali possibili.

Semplifichiamo le cose. Lei ha un problema, il medico le propone una soluzione, lei è libero di scegliere se seguire questa indicazione.