Perdita progressiva efficacia antidepressivo
Buongiorno Dottori,
all'età di 24 a seguito di una diagnosi di DAP e DOC, mi è stato prescritto il Cipralex alla dose di 10mg. Per i primi 12 anni ha funzionato perfettamente, ma poi di colpo ha smesso di funzionare, il mio psichiatra ha alzato la dose a 15mg, ha funzionato bene per altri 2 anni, ma dopo due tentativi di sospensione del farmaco, falliti, entro un mese dalla sospensione stavo molto male (nel frattempo avevo fatto un anno di psicoterapia cognitivo comportamentale) ha smesso di funzionare anche a questo dosaggio. Ora siamo saliti 20mg.
Visto la "perdita di efficacia" del farmaco su di me, credo che si prospetti un cambio, se non nell'immediato, ma sicuramente nel prossimo futuro, ora vorrei sapere se in base alla vostra esperienza "reale" con pazienti "veri" che hanno preso un ssri per parecchio tempo e poi devono cambiarlo, si ha successo o meno.Temo di stare male nel passaggio, perdere il lavoro ecc.
Avete assistito a questi cambi di farmaco? E i pazienti ne hanno avuto beneficio?
So che è una cosa soggettiva, ma su internet ho letto di tutto, ma in generale ne parlano come di un' esperienza a dire poco debilitante.
Grazie
all'età di 24 a seguito di una diagnosi di DAP e DOC, mi è stato prescritto il Cipralex alla dose di 10mg. Per i primi 12 anni ha funzionato perfettamente, ma poi di colpo ha smesso di funzionare, il mio psichiatra ha alzato la dose a 15mg, ha funzionato bene per altri 2 anni, ma dopo due tentativi di sospensione del farmaco, falliti, entro un mese dalla sospensione stavo molto male (nel frattempo avevo fatto un anno di psicoterapia cognitivo comportamentale) ha smesso di funzionare anche a questo dosaggio. Ora siamo saliti 20mg.
Visto la "perdita di efficacia" del farmaco su di me, credo che si prospetti un cambio, se non nell'immediato, ma sicuramente nel prossimo futuro, ora vorrei sapere se in base alla vostra esperienza "reale" con pazienti "veri" che hanno preso un ssri per parecchio tempo e poi devono cambiarlo, si ha successo o meno.Temo di stare male nel passaggio, perdere il lavoro ecc.
Avete assistito a questi cambi di farmaco? E i pazienti ne hanno avuto beneficio?
So che è una cosa soggettiva, ma su internet ho letto di tutto, ma in generale ne parlano come di un' esperienza a dire poco debilitante.
Grazie
[#1]
Non ho capito perché lei provi a sospendere il farmaco.
E' sbagliato ed è forse la causa della progressiva indifferenza al farmaco.
Esistono anche altri farmaci con altre caratteristiche che saranno probabilmente efficaci ma deve dargliegli il suo psichiatra dal vivo.
Se lei si troverà bene con il nuovo farmaco non deve però sospenderlo altrimenti diventerà indifferente anche a quello e non abbiamo possibilità infiinite ma due massimo tre.
E' sbagliato ed è forse la causa della progressiva indifferenza al farmaco.
Esistono anche altri farmaci con altre caratteristiche che saranno probabilmente efficaci ma deve dargliegli il suo psichiatra dal vivo.
Se lei si troverà bene con il nuovo farmaco non deve però sospenderlo altrimenti diventerà indifferente anche a quello e non abbiamo possibilità infiinite ma due massimo tre.
Dr. Manlio Converti
[#2]
Ex utente
Buongiorno, grazie della cortese risposta.
La prima volta il farmaco ha perso efficacia da solo dopo diversi anni di utilizzo, ed è stato aumentato, ritornando ad essere efficace.
Le sospensioni me le ha "imposte" lo psichiatra dopo un anno di psicoterapia la prima volta e altri sei mesi di psicoterapia la seconda.
Ora stiamo tentando un nuovo aumento del dosaggio, ma con un altro psichiatra.
Non cerco indicazioni su farmaci cerco solo di capire che cosa mi aspetta nel caso questo farmaco non sia più efficace. Sono solo preoccupato per il mio futuro.
Perché dice ci sono solo due o tre possibilità?
Ha avuto esperienze di cambio farmaco dopo anni? per il paziente com'e' andata?
il passaggio al nuovo farmaco è stato possibile/efficace/sopportabile?
Naturalmente ho già chiesto al mio psichiatra, ma è stato molto "fumoso".
Grazie
La prima volta il farmaco ha perso efficacia da solo dopo diversi anni di utilizzo, ed è stato aumentato, ritornando ad essere efficace.
Le sospensioni me le ha "imposte" lo psichiatra dopo un anno di psicoterapia la prima volta e altri sei mesi di psicoterapia la seconda.
Ora stiamo tentando un nuovo aumento del dosaggio, ma con un altro psichiatra.
Non cerco indicazioni su farmaci cerco solo di capire che cosa mi aspetta nel caso questo farmaco non sia più efficace. Sono solo preoccupato per il mio futuro.
Perché dice ci sono solo due o tre possibilità?
Ha avuto esperienze di cambio farmaco dopo anni? per il paziente com'e' andata?
il passaggio al nuovo farmaco è stato possibile/efficace/sopportabile?
Naturalmente ho già chiesto al mio psichiatra, ma è stato molto "fumoso".
Grazie
[#6]
cambiare farmaci e terapia è sbagliato, l'ho già scritto.
sospendere o prendere in modo variabile la terapia è sbagliato.
non abbiamo sempre la possibilità di rispondere.
internet non è un oracolo e lei deve affidarsi al suo psichiatra, sempre lo stesso.
sospendere o prendere in modo variabile la terapia è sbagliato.
non abbiamo sempre la possibilità di rispondere.
internet non è un oracolo e lei deve affidarsi al suo psichiatra, sempre lo stesso.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.5k visite dal 08/04/2016.
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