Nevrosi abbandoniche

io e mmia sorella stiamo passando un bruttissimo periodo in quanto ci stiamo dedicando a tempo pieno ai nostri genitori ammalati di demenza, il motivo per cui mi rivolgo a medicitalia è che siamo molto preoccupati per nostra madre 87enne che ha sviluppato da circa un anno una dipendenza affettiva da nostro padre totale, in pratica lei lo vorrebbe sempre sotto il suo controllo, anche se va al bagno vuole alzarsi ed andare da lui, premetto che lei ha forte difficoltà a deambulare, quando la mattina o a pranzo o a cena se mio padre non è presente lei difficilmente mangia tende sempre ad alzarsi per andare da lui evitando di mangiare oppure quando è al bagno sarebbe capace di smettere di fare i suoi bisogni per poter tornare da lui, in pratica una vera ossesione.inutile dire che per portarla a visita è quasi impossibile perchè si rifiuta di venire lei vive solo per nostro padre questa cosa crea una forte ansia anche a noi che dobbiamo assisterli. vorrei far venire un neurologo a casa o uno psichiatra per farle segnare delle medicine che le possano alleviare questa forte ansia ma sono un po impaurito in quanto nostra madre a differenza di nostro padre che assume antipsicotici è molto fragile fisicamente e vorrebbe sempre dormire costringendo di fatto anche nostro padre a passare giornate a letto con lei per cui ho paura he asumento trnquillanti possa aumentare il suo bisogno di rimanere a letto.un anno fa lei ha subito un intervento di mastectomia e da allora la cosa è molto aumentata cosa ne pensate? sarebbe il caso di pensare a una terapia farmacologica o non è consigliata?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Nelle demenze compaiono comportamenti istintivi "sterotipati", come nei bambini, che non proporzionati o appropriati alla situazione.

Che tipo di demenze hanno, e che tipo di terapie assumono ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
innanzitutto grazie per la risposta, allora papà ha l'alzheimer diagnosticato da diverso tempo ed ha cam,biato gia diverse terapie per tenere a bada i sintomi che in lui sono una forte agitazione soprattutto notturna e una marcata confusione che gli crea forte ansia, ha preso prima la quetiapina insiemae al talofen solo al bisogno poi dopo pochi mesi non faceva piu effetto e siamo pasati al trozadone ma i suoi e4ffetti sono durati un paio di settimane,poi abbiamo usato il talofen come terapia fissa ma gli creava forte confusione al punto da scambiare nostra madre nel letto per un maschio sconosciuto quindi siamo passati al risperdal da un mese circa che sembra che lo mantenga piu tranquillo ne prende tra sera pomeriggio e mattina due mg in soluzione poi prende depakin da 200 sia a sera che a mattino questo per quanto riguarda l'alzheimer poi prende il congescor per un angioplastica subita alcuni anni fa a una coronaria, il plavix, prende le statine per il colesterolo un farmaco per l'acido urico ed essendo ipertiroideo piglia il tapazole a giorni alterni. nostra madre invece fino a 3 anni fa era molto lucida al punto di prendere da sola i farmaci per l'ipertensione e li dava anche a nostro padre poi a causa di una terapia a base di antivirali e antibiotici per curare l'herpes zoster ha perso anche lei la memoria e non è piu in grado di autogestirsi, lei è evidente che sia demente ma non le è stato diagnosticato di che natura sia la sua malattia come dicevo prima la cosa si è verificata in poco tempo e d avendo subito anche una mastectomia da un anno circa con la paura che non superasse l'intervento le abbiamo evitato uleriore stress rinunciando a portarla in giro per farla visitare. assume farmaci per l'ipertensione l'aspirina e gli ormoni per tenere a bada eventuali metastasi conseguenti al cancro al seno
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Il quadro di sua madre , cioè " causa di una terapia a base di antivirali e antibiotici per curare l'herpes zoster ha perso anche lei la memoria", non è assolutamente chiaro.
Sarà forse il caso di farsi spiegare o di capire perché le sue condizioni mentali sono scadute, e dati gli esami eseguiti per il tumore al seno dovrebbe forse essere evidente da quelli.

Se pensate a una terapia per migliorare le sue condizioni mentali è indispensabile capirci un po' di più.
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Utente
Utente
cercherò di farmi capire.
mia madre all'età di 84 anni era ancora una perona lucida anche se aveva dei sintomi di ansia in quanto molto apprensiva e piena di preoccupazioni. senonchè alla rottur di una costola al pronto socorso le scoprirono che aveva il fuoco di sant'antonio e le prescrissero dei farmaci per curarla antivirali e antibiotici piu una medicina che serviva a curare i nervi che non ricordo come si chiamasse, a una settimana da questa terapia mia madre non mangiava piu ed era completamente debilitata e molto stanca e per nutrirla fummo costretti a somministrarle i flaconcini della farmacia che sostituiscono il pasto. riuscimmoa a farla riprendere dal punto di vista fisico ma notammo subito che dal punto di vista della memoria aveva subito dei danni a seguito di cio volevmo portarla a visita neurologica ma lei era molto ostinata e addirittur piangeva se insistevamo a volerla portare dallo specialista ci rassegnmmo e per un anno circa con il nostro supporto lcontinuava a vivere comunque quasi normalmente ma scoprimmo dalla palpazione del seno mentre mia sorella la puliva che aveva un tumore gia molto avanzato e dovette operarsi con il taglio del seno destro ebbene dA ALLORA mia madre è diventata priva di memoria dimentica tutto incapace di farsi nulla da sola neanche di lavarsi le mani ma la cosa piu insopportabile è la sua dipendenza da nostro padre una forma morbosa difficile da gestire. questi sono i fatti, dalle analisi fatte prima di operarsi non viene nulla di anomalo se non i mracatori tumorali alterati, colesterolo nlla norma altrettanto i trigliceridi azotemia e creatinina leggermente alterate tiroide a posto emocromo perfetto insomma nulla di compromesso a livello fisico. la mia domanda è se una cosa cosi può essere gestita farmacologicamente senza fare ulteriori danni non sto chiedendo una terapia ma solo se cose cosi si possono gestire. non pretendo che le torni la memoria so che è quasi impossibile ma solo che si faccia aiutare tranquillamente senz farsi prendere dalla smania di avere nostro padre sotto controllo. i
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Ripeto, il fatto che una persona non esegua delle azioni, tipo lavarsi le mani, o che non abbia iniziativa, non significa che abbia un problema di memoria. Va chiarito.
L'incapacità di autogestirsi, anche quella, non la vedo automaticamente legata a problemi di memoria. Memoria è un termine vago, va specificato cosa la persona non sa fare, se si è appurato che non lo sa fare, altrimenti potrebbe semplicemente non farlo o chiedere assistenza o dire che non lo sa più fare, ma questo non significa che ne abbia perso la capacità.
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