Consulto su terapia per dap, dag, fobie, ciclotimia.
Buonasera, cari dottori.
La mia diagnosi è di dap, dag, fobie, ciclotimia.
Prendo i seguenti farmaci:
Mattina:
- cipralex 20 mg
- efexor rp 150 mg
- gabapentin 600 mg
Pomeriggio:
- gabapentin 600 mg
Sera:
- cipralex 10 mg
- efexor rp 150 mg
- gabapentin 600 mg
- tegretol rm 450 mg
Al sonno:
- olanzapina 20 mg
Non trovo beneficio dalla cura, che tra aggiustamenti/piccoli cambiamenti e sostituzione di alcuni farmaci non dà i miglioramenti sperati.
Secondo me prendo troppi farmaci e prendo classi di farmaci che poco c'entrano con la diagnosi.
Cosa ne pensate voi?
Debbo sentire un secondo parere? Penso che il mio curante sia un ottimo professionista, ma sono in cura da lui da 4 mesi e non vedo miglioramenti.
Un parere su questa cura?
Grazie.
La mia diagnosi è di dap, dag, fobie, ciclotimia.
Prendo i seguenti farmaci:
Mattina:
- cipralex 20 mg
- efexor rp 150 mg
- gabapentin 600 mg
Pomeriggio:
- gabapentin 600 mg
Sera:
- cipralex 10 mg
- efexor rp 150 mg
- gabapentin 600 mg
- tegretol rm 450 mg
Al sonno:
- olanzapina 20 mg
Non trovo beneficio dalla cura, che tra aggiustamenti/piccoli cambiamenti e sostituzione di alcuni farmaci non dà i miglioramenti sperati.
Secondo me prendo troppi farmaci e prendo classi di farmaci che poco c'entrano con la diagnosi.
Cosa ne pensate voi?
Debbo sentire un secondo parere? Penso che il mio curante sia un ottimo professionista, ma sono in cura da lui da 4 mesi e non vedo miglioramenti.
Un parere su questa cura?
Grazie.
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I trattamenti farmacologici seguono protocolli precisi una volta che venga posta diagnosi dallo specialista; possono avere tempi di efficacia più o meno lunghi a seconda del tipo di disturbo, dell'entità e inizio dei sintomi, dalla durata, da fattori personali e situazioni esterne, che li possono mantenere o possono favorire un miglioramento. Confluiscono molte variabili che vanno tenute tutte nel giusto conto e delle quali è importante parlare, attraverso un rapporto costante e continuativo con il proprio terapeuta.
Qualunque dubbio, perplessità, preoccupazione o paura rispetto disturbi o al trattamento farmacologico, è indispensabile che il paziente ne parli con il proprio psichiatra "a cuore aperto", in modo da valutare consapevolmente insieme le migliori indicazioni e possibilità terapeutiche. Questo può essere d'aiuto nel permettere sopportare con maggior pazienza i tempi necessari per una risoluzione sintomatologica e il miglioramento clinico.
Qualunque dubbio, perplessità, preoccupazione o paura rispetto disturbi o al trattamento farmacologico, è indispensabile che il paziente ne parli con il proprio psichiatra "a cuore aperto", in modo da valutare consapevolmente insieme le migliori indicazioni e possibilità terapeutiche. Questo può essere d'aiuto nel permettere sopportare con maggior pazienza i tempi necessari per una risoluzione sintomatologica e il miglioramento clinico.
Dr. Adelia Lucattini.
Psichiatra Psicoterapeuta.
Psicoanalista Ordinario SPI-IPA.Esperta in bambini e adolescenti.Depressione-Disturbi dell'umo
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Queste associazioni non sono francamente possibili normalmente.
Secondo me il suo dubbio è legittimo e fa bene a sentir un secondo parere.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Secondo me il suo dubbio è legittimo e fa bene a sentir un secondo parere.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 01/04/2016.
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