Ansia, depressione, somatizzazione, suicidio
Buongiorno, chi vi scrive è un uomo di 34 anni di Cagliari all'ultimo treno.
Vorrei un vostro parere sul mio caso.
Nell'ottobre 2013 ebbi il mio primo attacco di panico a lavoro..lo ricordo come la cosa più vicina a un infarto e alla morte, se dovessi immaginare la morte, sarebbe così.
Sono passati 29 mesi da quel giorno e la situazione è andata peggiorando. Dopo migliaia di euro in visite atte ad escludere ogni tipo di causa fisica, mi convinsi di essere un soggetto ansioso e che tutto quello che sentivo fisicamente fosse la somatizzazione della mia ansia.
Oggi, 5 marzo 2016 sono stanco, ormai finito, completamente svuotato. 29 mesi di dolori, attacchi di panico, situazioni spiacevoli, pianti.
Vi riporto la mia simantologia:
- perenne reflusso gastrofageo ed eruttazioni;
- mancanza di fiato;
- tachicardia e sensazione che il cuore debba fermarsi da un momento all'altro;
- dolori alla spina dorsale, alla spalla sinistra, al petto (come se dentro i polmoni avessi un "mostro"...un cancro...):
- cefalea e problemi di equilibrio;
- debolezza perenne.
Dopo un anno di Sereupin (1 compressa) e un quarto di solian + xanax sono passato a Zarelis da 10 giorni e tavor oro in caso di bisogno (mai preso) + xanax.
Non è cambiato niente, anzi...peggioro, non riesco più a vivere con queste sensazioni. Inutile dirvi che a lavoro comincia essere difficile presentarsi, vorrei prendere una lunga pausa per potermi dare del tempo per curarmi. Per favore ditemi che se ne può uscire..
Vi scrivo in lacrime, perchè non sono più in grado di vivere questa vita...voglio vivere quanto è vero Dio, ma in queste condizioni preferisco la morte.
Vi chiedo una parola di conforto, un consiglio, se a vostro avviso un lungo ciclo di terapia psico.comportamentale possa aiutarmi. Qualunque cosa...chiedo una mano.
Sogno di avere una pistola tra le mani per potermela puntare alla tempia e farla finita.
Vorrei un vostro parere sul mio caso.
Nell'ottobre 2013 ebbi il mio primo attacco di panico a lavoro..lo ricordo come la cosa più vicina a un infarto e alla morte, se dovessi immaginare la morte, sarebbe così.
Sono passati 29 mesi da quel giorno e la situazione è andata peggiorando. Dopo migliaia di euro in visite atte ad escludere ogni tipo di causa fisica, mi convinsi di essere un soggetto ansioso e che tutto quello che sentivo fisicamente fosse la somatizzazione della mia ansia.
Oggi, 5 marzo 2016 sono stanco, ormai finito, completamente svuotato. 29 mesi di dolori, attacchi di panico, situazioni spiacevoli, pianti.
Vi riporto la mia simantologia:
- perenne reflusso gastrofageo ed eruttazioni;
- mancanza di fiato;
- tachicardia e sensazione che il cuore debba fermarsi da un momento all'altro;
- dolori alla spina dorsale, alla spalla sinistra, al petto (come se dentro i polmoni avessi un "mostro"...un cancro...):
- cefalea e problemi di equilibrio;
- debolezza perenne.
Dopo un anno di Sereupin (1 compressa) e un quarto di solian + xanax sono passato a Zarelis da 10 giorni e tavor oro in caso di bisogno (mai preso) + xanax.
Non è cambiato niente, anzi...peggioro, non riesco più a vivere con queste sensazioni. Inutile dirvi che a lavoro comincia essere difficile presentarsi, vorrei prendere una lunga pausa per potermi dare del tempo per curarmi. Per favore ditemi che se ne può uscire..
Vi scrivo in lacrime, perchè non sono più in grado di vivere questa vita...voglio vivere quanto è vero Dio, ma in queste condizioni preferisco la morte.
Vi chiedo una parola di conforto, un consiglio, se a vostro avviso un lungo ciclo di terapia psico.comportamentale possa aiutarmi. Qualunque cosa...chiedo una mano.
Sogno di avere una pistola tra le mani per potermela puntare alla tempia e farla finita.
[#1]
Se assume Zarelis da 10 giorni (a che dosaggio? Di solito si inizia con una dose bassa e si aumenta gradualmente) è presto per valutare se funziona o no.
Gli attacchi di panico sono curabili, ci mancherebbe!
Una terapia cognitivo-comportamentale non è necessariamente lunga, e può aiutare perché, oltre a soffrire molto, da quanto scrive si sta facendo una specie di training autogeno alla rovescia, che la porta alla disperazione più totale.
Gli attacchi di panico sono curabili, ci mancherebbe!
Una terapia cognitivo-comportamentale non è necessariamente lunga, e può aiutare perché, oltre a soffrire molto, da quanto scrive si sta facendo una specie di training autogeno alla rovescia, che la porta alla disperazione più totale.
Franca Scapellato
[#2]
Utente
Grazie Franca,
le spiego, io ho assunto sereupin prima..adesso da 10 giorni zarelis 75 mg (non ricordo se lo psichiatra mi debba aumentare il dosaggio pian piano)...quando sto male fisicamente penso di morire e di avere qualche malattia mortale, vorrei andare in ospedale e fare tutti i controlli del mondo...quando mi "dopo" di xanax e i dolori fisici si affievolano comincio a piangere...non è proprio un piangere...mi scendono le lacrime..mi sento vuoto. Il lavoro ormai è ingestibile, non mi concentro più. Non posso dormire perchè il reflusso di notte mi preme contro il cuore causandomi delle eruttazioni continue..non posso andare nei posti affollati o dispersivi perchè mi sembra di svenire..la mia vita non merita di essere vissuta.
Una mia amica prendere Zarelis da 37,5 più cipralex..ora sta un pò meglio. Vorrei chiedere, per la somatizzazione dei dolori, quale è il miglior farmaco. Soffro tantissimo, è limitante in tutto e per tutto nella mia vita.
Aggiungo che fumo parecchio (circa 20 sigarette al giorno) e prende circa 4 o 5 caffè dek al giorno (quelli con la caffeina li ho dovuto abbandonare perchè mi causavano tachicardia e di conseguenza attacchi di panico).
Spesso ho problemi a guidare..ho notato che soffro di panico in orari stabiliti, come se già sapessi quando e come...
Sono stanco. Voglio ricominciare a vivere..datemi dei consigli per favore.
E' giusto che mi faccia anche delle analisi fisiche che possano eliminare ogni dubbio di simantologia fisica e non psicologica?
Sto impazzendo..dolore e tristezza pervadono la mia vita..
le spiego, io ho assunto sereupin prima..adesso da 10 giorni zarelis 75 mg (non ricordo se lo psichiatra mi debba aumentare il dosaggio pian piano)...quando sto male fisicamente penso di morire e di avere qualche malattia mortale, vorrei andare in ospedale e fare tutti i controlli del mondo...quando mi "dopo" di xanax e i dolori fisici si affievolano comincio a piangere...non è proprio un piangere...mi scendono le lacrime..mi sento vuoto. Il lavoro ormai è ingestibile, non mi concentro più. Non posso dormire perchè il reflusso di notte mi preme contro il cuore causandomi delle eruttazioni continue..non posso andare nei posti affollati o dispersivi perchè mi sembra di svenire..la mia vita non merita di essere vissuta.
Una mia amica prendere Zarelis da 37,5 più cipralex..ora sta un pò meglio. Vorrei chiedere, per la somatizzazione dei dolori, quale è il miglior farmaco. Soffro tantissimo, è limitante in tutto e per tutto nella mia vita.
Aggiungo che fumo parecchio (circa 20 sigarette al giorno) e prende circa 4 o 5 caffè dek al giorno (quelli con la caffeina li ho dovuto abbandonare perchè mi causavano tachicardia e di conseguenza attacchi di panico).
Spesso ho problemi a guidare..ho notato che soffro di panico in orari stabiliti, come se già sapessi quando e come...
Sono stanco. Voglio ricominciare a vivere..datemi dei consigli per favore.
E' giusto che mi faccia anche delle analisi fisiche che possano eliminare ogni dubbio di simantologia fisica e non psicologica?
Sto impazzendo..dolore e tristezza pervadono la mia vita..
[#3]
La risposta agli antidepressivi è individuale, 75 mg è una dose iniziale che può essere sufficiente, ma non è detto.
Lei dice:"soffro di panico in orari stabiliti, come se già sapessi quando e come...": è quello che dicevo prima, se una parte della sua mente inizia a pensare "ora mi viene l'attacco", ecco che le succede.
Invece di pensare ad analisi ed esami, pensi a cercare uno psicoterapeuta che la possa aiutare insegnandole come uscire da queste trappole mentali.
Lei dice:"soffro di panico in orari stabiliti, come se già sapessi quando e come...": è quello che dicevo prima, se una parte della sua mente inizia a pensare "ora mi viene l'attacco", ecco che le succede.
Invece di pensare ad analisi ed esami, pensi a cercare uno psicoterapeuta che la possa aiutare insegnandole come uscire da queste trappole mentali.
[#4]
Utente
Gentile dottoressa, con il medico abbiamo deciso di aumentare la dose di zarelis da 75 a 150 al dì. Ormai sono 15 giorni che lo assumo, miglioramenti pochi. Volevo chiedere info sullo xanax, io assumo le compresse ma perché facciano effetto nei momenti di attacco di panico impiegano non meno di 40 minuti. Posto che ne parlerò martedì con il mio medico, è vero che le gocce sono più efficaci e veloci nella loro azione?
Inoltre il medico mi ha chiesto un elettrocardiogramma con evidenza del QTC per un farmaco.
Mi potete rispondere?
Aggiungo che devo prendere anche 1/8 di solian per le somatizzazione.
Inoltre il medico mi ha chiesto un elettrocardiogramma con evidenza del QTC per un farmaco.
Mi potete rispondere?
Aggiungo che devo prendere anche 1/8 di solian per le somatizzazione.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.5k visite dal 05/03/2016.
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