Potenziamento antidepressivo
Sono in cura con Paroxetina da quando avevo 25 anni per Depressione Cronica, periodicamente abbiamo aumentato (in accordo con il medico) la dose mano mano che si verificava il fenomeno della resistenza al farmaco.
Ormai siamo arrivati a 60mg al giorno e mi sto accorgendo che comincia a non essere più efficace come prima.
Cosa conviene fare?
Sostituirlo con altri, aggiungerne un'altro e ridurre piano piano questo o aggiungere qualche sostanza in grado di ridurre i meccanismi di resistenza?
Attendo un consiglio. Grazie!
Ormai siamo arrivati a 60mg al giorno e mi sto accorgendo che comincia a non essere più efficace come prima.
Cosa conviene fare?
Sostituirlo con altri, aggiungerne un'altro e ridurre piano piano questo o aggiungere qualche sostanza in grado di ridurre i meccanismi di resistenza?
Attendo un consiglio. Grazie!
[#1]
Gentile utente,
Resistenza è un termine che riguarda la non-risposta. La perdita nel tempo può essere legata ad un aggravamento della malattia, così come a fattori metabolici che condizionano l'assorbimento o lo smaltimento della paroxetina.
Le alternative alla paroxetina sono numerose, la scelta spetta al suo medico.
Resistenza è un termine che riguarda la non-risposta. La perdita nel tempo può essere legata ad un aggravamento della malattia, così come a fattori metabolici che condizionano l'assorbimento o lo smaltimento della paroxetina.
Le alternative alla paroxetina sono numerose, la scelta spetta al suo medico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
In realtà si tratta di frecce un po' spuntate nel mio caso.
Prima di giungere alla paroxetina sono passato ai seguenti principi attivi, tutti scartati per i terribili effetti collaterali che procuravano:
Citalopram ed Escitalopram (efficaci ma ogni tanto mi davano dei disturbi emicranici e di stomaco, tanto che la qualità della vita era pessima)
Mirtazapina (mediamente efficace ma tollerata bene)
Fluoxetina (efficace ma terribili emicranie e vomito)
Venlafaxina (molto efficace ma Emicranie con aura ogni 3-4gg)
Duloxetina (efficace ma Dolori di stomaco insopportabili)
Imipramina
Amitriptilina
Clomipramina
Doxepina
Dosulepina
Trimipramina
Nortriptilina (poco efficaci ed effetti collaterali terribili e di vario genere uno di questi mi fece finire anche al pronto soccorso)
Quindi come vede, non mi sono rimaste molte alternative. Non saprei se ci sono altre molecole recenti, al limite forse si potrebbe associare i primi insieme alla paroxetina.
Cmq, i miei dottori si vede che non ci stanno più capendo nulla.
boh!?
Prima di giungere alla paroxetina sono passato ai seguenti principi attivi, tutti scartati per i terribili effetti collaterali che procuravano:
Citalopram ed Escitalopram (efficaci ma ogni tanto mi davano dei disturbi emicranici e di stomaco, tanto che la qualità della vita era pessima)
Mirtazapina (mediamente efficace ma tollerata bene)
Fluoxetina (efficace ma terribili emicranie e vomito)
Venlafaxina (molto efficace ma Emicranie con aura ogni 3-4gg)
Duloxetina (efficace ma Dolori di stomaco insopportabili)
Imipramina
Amitriptilina
Clomipramina
Doxepina
Dosulepina
Trimipramina
Nortriptilina (poco efficaci ed effetti collaterali terribili e di vario genere uno di questi mi fece finire anche al pronto soccorso)
Quindi come vede, non mi sono rimaste molte alternative. Non saprei se ci sono altre molecole recenti, al limite forse si potrebbe associare i primi insieme alla paroxetina.
Cmq, i miei dottori si vede che non ci stanno più capendo nulla.
boh!?
[#3]
Gentile utente,
La questione della scarsa tolleranza agli seri andrebbe rivista, poiché il meccanismo d'azione è a comune tra molti di questi antidepressivi, quindi non tollerare l'uno e tollerare l'altro non dipende da una sostanziale intolleranza al meccanismo d'azione. Associare due antidepressivi a dosi basse, sfruttandone l'efficacia e minimizzando gli effetti collaterali, può essere una strada.
Oppure, si passa a altre categorie, tenendo conto le modalità di ricorrenza, la stagionalità, la familiarità, e altri connotati.
La questione della scarsa tolleranza agli seri andrebbe rivista, poiché il meccanismo d'azione è a comune tra molti di questi antidepressivi, quindi non tollerare l'uno e tollerare l'altro non dipende da una sostanziale intolleranza al meccanismo d'azione. Associare due antidepressivi a dosi basse, sfruttandone l'efficacia e minimizzando gli effetti collaterali, può essere una strada.
Oppure, si passa a altre categorie, tenendo conto le modalità di ricorrenza, la stagionalità, la familiarità, e altri connotati.
[#6]
Utente
Il mio ultimo medico non mi segue più. Usano sempre la stessa tecnica per assicurarsi che tu non ti faccia più vedere:
Appena la cosa si fa complicata, ti chiedono un sacco di soldi per il consulto in modo che tu rinunci a consultarli per paura che ti rapinino nuovamente.
Sono disperato, non ho idea di cosa fare e sto malissimo. :'(
Appena la cosa si fa complicata, ti chiedono un sacco di soldi per il consulto in modo che tu rinunci a consultarli per paura che ti rapinino nuovamente.
Sono disperato, non ho idea di cosa fare e sto malissimo. :'(
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.4k visite dal 03/03/2016.
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