Somatizzazione o depressione?
Salve, ho 25 anni e da 9 mesi soffro di forti nausee. Dopo mesi di estenuanti ricerche, analisi ed accertamenti, tutti negativi, sono finita da un neurologo che mi ha prescritto 30 mg di noritren al giorno associato a olanzapina 2.5 mg…oltre ad avere nausea tutto il giorno con forti attacchi non ho altri sintomi, come ad esempio tristezza, disperazione angoscia, solo una giustificata ansia vista la situazione. Eppure la diagnosi del neurologo è “Depressione endogena”. E’ da 5 mesi che faccio questa cura ma non ho avuto grossi miglioramenti, il neurologo non mi ha cambiato la cura e mi ha detto di volermi vedere fra 5 mesi…Vorrei un vostro parere circa questa storia e siccome sto pensando di andare da uno psichiatra vorrei sapere cosa comporta passare da un antidepressivo all’altro.
Grazie anticipatamente
Grazie anticipatamente
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Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
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Gentile utente,
Non c'è contraddizione tra depressione endogena e somatizzazioni, che non è tanto una diagnosi quanto un tipo di sintomi o meglio di meccanismo di rapporto il proprio corpo e i sintomi ad esso legati.
Detto questo, ciò che mi sembra strano è l'intervallo di tempo tra una visita e l'altra o per cambiare cure. Una cura antidepressiva in 1-2 mesi si giudica per vedere se cambiarla o meno.
La cura con noritren torna con la diagnosi, l'olanzapina è invece a quella dose un coadiuvante spesso, però non è chiaro perché in prima battuta sia stato associato, visto che è un farmaco che serve fondamentalmente ad altro.
Non c'è contraddizione tra depressione endogena e somatizzazioni, che non è tanto una diagnosi quanto un tipo di sintomi o meglio di meccanismo di rapporto il proprio corpo e i sintomi ad esso legati.
Detto questo, ciò che mi sembra strano è l'intervallo di tempo tra una visita e l'altra o per cambiare cure. Una cura antidepressiva in 1-2 mesi si giudica per vedere se cambiarla o meno.
La cura con noritren torna con la diagnosi, l'olanzapina è invece a quella dose un coadiuvante spesso, però non è chiaro perché in prima battuta sia stato associato, visto che è un farmaco che serve fondamentalmente ad altro.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
Gentile dottore, grazie per aver risposto tempestivamente.
Quello che mi chiedo da tempo è: con le cure giuste dopo quanto tempo tali somatizzazioni dovrebbero sparire? E di solito quale classe di antidepressivi sarebbe più adatta a questo tipo di problema? E, soprattutto, attraverso la vostra esperienza, è possibile guarire completamente?
Quello che mi chiedo da tempo è: con le cure giuste dopo quanto tempo tali somatizzazioni dovrebbero sparire? E di solito quale classe di antidepressivi sarebbe più adatta a questo tipo di problema? E, soprattutto, attraverso la vostra esperienza, è possibile guarire completamente?
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Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
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Gentile utente,
La depressione risponde normalmente in 1-3 mesi, considerando tutte le modifiche alla dose che nel frattempo può essere necessario fare.
In teoria, tutti gli antidepressivi sono indicati nella depressione maggiore, con le sue relative somatizzazioni, quindi non si può dire che ne esistano di specifici. Se mai, si può dire che alcuni siano più indicati nelle cosiddette "depressioni ansiose", che però non è una diagnosi in contraddizione con depressione endogena.
La depressione risponde normalmente in 1-3 mesi, considerando tutte le modifiche alla dose che nel frattempo può essere necessario fare.
In teoria, tutti gli antidepressivi sono indicati nella depressione maggiore, con le sue relative somatizzazioni, quindi non si può dire che ne esistano di specifici. Se mai, si può dire che alcuni siano più indicati nelle cosiddette "depressioni ansiose", che però non è una diagnosi in contraddizione con depressione endogena.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 03/03/2016.
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