Compagno in cura da psichiatra: cosa aspettarsi
Buongiorno.
Il mio fidanzato con cui convivo da otto anni sta attraversando un periodo depressivo. Le ultime due settimane sono state terribili e, di fronte a un progressivo peggioramento dei sintomi (ansia, insonnia, disperazione, incapacità di provare qualsiasi tipo di affetto verso le persone care, fatica in ogni ambito della vita), ha accettato di visitare uno specialista.
Questa sera ha il primo colloquio con uno psichiatra; so che c'è la possibilità che gli vengano prescritti dei farmaci, cui lui per principio è contrario ma che accetterà perché è davvero in condizioni preoccupanti.
Vorrei sapere cosa aspettarmi, poiché la mia esperienza si ferma alla psicoterapia. E' possibile che non venga prescritta una terapia farmacologica? Se invece dovesse essere così devo preoccuparmi di un suo cambiamento di carattere rispetto a ciò che era prima della depressione? Potrebbe allontanarlo da me?
Grazie.
Il mio fidanzato con cui convivo da otto anni sta attraversando un periodo depressivo. Le ultime due settimane sono state terribili e, di fronte a un progressivo peggioramento dei sintomi (ansia, insonnia, disperazione, incapacità di provare qualsiasi tipo di affetto verso le persone care, fatica in ogni ambito della vita), ha accettato di visitare uno specialista.
Questa sera ha il primo colloquio con uno psichiatra; so che c'è la possibilità che gli vengano prescritti dei farmaci, cui lui per principio è contrario ma che accetterà perché è davvero in condizioni preoccupanti.
Vorrei sapere cosa aspettarmi, poiché la mia esperienza si ferma alla psicoterapia. E' possibile che non venga prescritta una terapia farmacologica? Se invece dovesse essere così devo preoccuparmi di un suo cambiamento di carattere rispetto a ciò che era prima della depressione? Potrebbe allontanarlo da me?
Grazie.
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Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
45.3k 1k
Gentile utente,
Se la diagnosi è di depressione, si tratta di una situazione che coinvolge anche i rapporti con gli altri, l'emotività, la partecipazione alle iniziative degli altri, la produzione di proprie iniziative, i progetti per il futuro, etc.
La depressione ha dei suoi precisi trattamenti farmacologici, nel qual caso ha una percentuale di curabilità buona. Questo nel caso appunto la diagnosi sia di depressione.
Se la diagnosi è di depressione, si tratta di una situazione che coinvolge anche i rapporti con gli altri, l'emotività, la partecipazione alle iniziative degli altri, la produzione di proprie iniziative, i progetti per il futuro, etc.
La depressione ha dei suoi precisi trattamenti farmacologici, nel qual caso ha una percentuale di curabilità buona. Questo nel caso appunto la diagnosi sia di depressione.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero
Psichiatra, Psicoterapeuta
42.4k 1k
Bisogna primariamente capire quale sia effettivamente la diagnosi e quali trattamenti saranno prospettati nella situazione attuale.
Non ci sono comportamenti da tenere o da evitare ma deve cercare di sostenere il suo fidanzato nel perseguire i giusti percorsi terapeutici, farmacologici e/o psicoterapeutici, per avere riuscita nelle cure.
Non ci sono comportamenti da tenere o da evitare ma deve cercare di sostenere il suo fidanzato nel perseguire i giusti percorsi terapeutici, farmacologici e/o psicoterapeutici, per avere riuscita nelle cure.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
45.3k 1k
Gentile utente,
confermo che non è detto che nei riguardi di una persona depressa ci sia un modo giusto e utile di comportarsi. Essendo una condizione in cui non si risponde più normalmente agli stimoli esterni, va da sé che gli altri non hanno in mano la chiave per risolvere la situazione.
confermo che non è detto che nei riguardi di una persona depressa ci sia un modo giusto e utile di comportarsi. Essendo una condizione in cui non si risponde più normalmente agli stimoli esterni, va da sé che gli altri non hanno in mano la chiave per risolvere la situazione.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.3k visite dal 18/02/2016.
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