Una schizofrenia paranoidea

Buon giorno,
vorrei cortesemente un parere: a mia sorella di 44 anni è stata diagnosticata una schizofrenia paranoidea da circa 10 anni, attualmente,dopo 2 interventi di tso nell'arco di 1 anno è in cura presso il CPS di Milano con depakin chromo e tavor.
Ora ha ancora i sintomi del prericovero ospedaliero quindi deliri, parla e ride da sola, sente continuamente la radio.
Dovrebbe inoltre fare un'iniezione di Moditen o Halidol al mese, ma si rifiuta categoricamente.
Potete consigliarmi?
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

in esattezza di diagnosi il trattamento prevede l'utilizzo di farmaci antipsicotici (come Moditen o Haldol) ed eventualmente l'associazione con altre classi in preponderanza di altri sintomi specifici.

La riduzione della sintomatologia ("parla e ride da sola") avviene in presenza dell'utilizzo degli antipsicotici e non degli altri farmaci.

Non ho ben capito se assume regolarmente i farmaci orali e rifiuta le iniezioni e non e' chiaro se il trattamento e' con Moditen o Haldol o se e' previsto un trattamento con altri antipsicotici.

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Utente
Utente
Gent. Dr. Ruggiero,
innanzitutto la ringrazio per la risposta, mia sorella assume regolarmente i farmaci, ma rifiuta le iniezioni.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Beh allora niente di piu' facile che una prescrizione di un antipsicotico orale, tra l'altro anche meglio tollerato e senza dubbio efficaci dal punto di vista della riduzione della sintomatologia psicotica.
Ne parli con i curanti di sua sorella.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
la terapia attualmente assunta da sua sorella non ha azione antipsicotica (non agisce cioè su sintomi adesso evidenti come allucinazioni o deliri). Come ha già accennato il dott Ruggiero, se sua sorella assume senza problemi tavor e depakin perchè non prescriverle anche un antipsicotico per via orale, magari di nuova generazione visto che è una terapia cronica che presumibilmente dovrà fare per molti anni ? Ne parli con i medici che la seguono.cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Utente
Utente
Buon,
ringrazio ancora per le risposte, mia sorella per circa 7 anni ha assunto il zyprexa e stava bene psicologicamente era molto stabilizzata, l'unico effetto collaterale è stato che è aumentata di 30 chili arrivando a pesare 120!
Da qui la sua decisione di sospendere questo farmaco e quindi si è avuta una ricaduta con conseguente tso.
Successivamente le è stato prescritto l'abilify, ma lei si è rifiutata di assumerlo perchè credeva di ingrassare ancora, visto che in ospedale ha perso 15 chili.
Lo psichiatra quindi le ha prescritto solo il tavor, depakin e iniezione di haldol una volta al mese, che si rifiuta di fare.
Sono preoccupata perchè al momento non è violenta (parla da sola come se fosse in un mondo suo), ma ho paura che possa degenerare.
Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

e' vero che lo zyprexa puo' comportare questi aumenti di peso.

Attualmente, alcuni farmaci antipsicotici hanno un impatto meno forte sull'aumento di peso.
Cio' non esclude che sua sorella non possa riaumentare di peso, ma almeno provarli per via orale puo' consentire di evitare di non avere neanche un trattamento antipsicotico.

Provi a discutere di cio' anche con sua sorella in modo da convincerla a provare antipsicotici orali che possono evitare ulteriormente trattamenti o accertamenti sanitari obbligatori.
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Utente
Utente
Buon giorno Dr.Ruggero,
proverò, ma mi risulta molto difficile, perchè mia sorella non vuole sentire ragioni.
Mi conferma quindi che l'attuale terapia non è sufficiente?
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

il trattamento dei sintomi psicotici deve essere fatto con antipsicotici e necessariamente vanno introdotti.

Se sua sorella sentisse qualche ragione potrebbe evitare qualsiasi altro trattamento coatto vista la buona risposta avuta per molti anni.
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Utente
Utente
Buon giorno,
mi scusi ancora, dr. Ruggiero ma se riuscissi a convincerla a fare la puntura di moditen una volta al mese, questo potrebbe essere sufficiente a calmarla?
L'anno scorso faceva mensilmente delle iniezioni di moditen e assumeva solo l'effexor, ma poi c'è stata la crisi e il conseguente ricovero...
Allora mi chiedo, ma il moditen funziona?
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

ma efexor da solo e schizofrenia paranoidea è un'associazione che non mi torna.

I neurolettici iniettivi a lunga durata sono efficaci, ma in genere sono riservati ai pazienti che non accettano volentieri o che non sono affidabili rispetto ai farmaci presi per bocca (ogni giorno).
Si preferisce l'assunzione per bocca quando possibile anche perché in questo modo eventuali variazioni di dosaggio o sospensione per la comparsa di effetti collaterali rischiosi possono essere fatte immediatamente, mentre nel caso dell'iniezione il farmaco "dura" un certo numero di giorni.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#11]
Utente
Utente
Buon giorno Dr. Pacini,
quindi mia sorella dovrebbe continuare a seguire la terapia a base di zyprexa o eventualmente abilify, cosa non possibile visto che ha paura di ingrassare ancora?
Inoltre, esistono altri farmaci che hanno le medesime caratteristiche, ma senza l'effetto collaterale dell'aumento di peso?
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

non mi pronuncio in merito a cosa dovrebbe assumere la persona, non conoscendola.
Le dico alcune cose generali: i neurolettici producono in generale aumento di peso, l'abilify molto meno, ma l'esperienza su larga scala e a lungo termine è limitata (è uscito da poco).
Parte del peso preso si recupera rapidamente, il che è segno di un problema metabolico o endocrino all'origine dell'aumento di peso, ma parte non si recupera, perché di solito è il risultato di due fattori:
a) l'iperalimentazione. Mangiare più del necessario non significa mangiare chissà quanto, ma nel tempo l'effetto si accumula;
b) fare poco movimento, e in una malattia che compromette l'iniziativa e la socializzazione chiaramente le occasioni di attività fisica spontanea o sportiva sono ridotte.
[#13]
Utente
Utente
Buon giorno Dr. Pacini,
in effetti è stato prescritto l'abilify a mia sorella proprio per cercare di controllare l'aumento di peso, ma si ostina a non prenderlo perchè dice che le ricorda, nella forma, il farmaco zyprexa.
Inoltre non fa attività fisica, solo un anno fa si era iscritta in palestra, cosa che ha abbondonato subito perchè diceva che gli altri la deridevano.
Volevo sapere, dato che Lei lavora anche a Milano, dove risiedo, se eventualmente effettua visite a domicilio.
La ringrazio.
[#14]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,
nella schizofrenia come avrà capito vi è un vissuto di minaccia e sospetto che limita la capacità di collaborare alle cure, anche a quelle che funzionano. Oppure vi sono semplicemente pensieri "superstiziosi" che normalmente non farebbero prendere decisioni drastiche (non prendere una medicina per la forma) e invece in queste persone automaticamente hanno un peso maggiore.
Visite domiciliari sono possibili.
Può contattare il recapito ambulatoriale che vede nella mia scheda e lasciare i suoi dati, poi la ricontatto, oppure utilizzare l'indirizzo email paciland@virgilio.it
Saluti
[#15]
Utente
Utente
Gent.mo Dr.Pacini,
è proprio come ha affermato Lei, mia sorella non si fida di nessuno, perchè ha paura che vogliamo farla tornare in ospedale.
Stiamo cercando, io e mia madre, di "forzare le cose", minacciandola che se non seguirà una terapia adeguata, esiste il rischio di una ricaduta, non so se servirà a qualcosa, spero non si agiti troppo e vada in escandescenza.
La ringrazio molto per i preziosi consigli, e l'attenzione dimostratami, La contatterò non appena saremo riuscite a convincerla che deve curarsi.
Grazie!
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