Senso di irrealtà, stanchezza extrasistoli costanti...

Salve gentili medici.
Scusate se vi disturbo.
Ma ho bisogno assolutamente di un parere, seppur distante.
Sono ipocondriaco, ansioso, e ho una leggere depressione.
assumo fluvoximina, ora la sto scalando in quanto il doc che avevo (molto leggero) è scomparso. infatti il dosaggio è abbastanza blando.
Purtroppo pero' l'ansia mi sta distruggendo e questo continuo senso di irrealtà, depressione, stanchezza.
Io ho una paura tremenda sono stanco tutti i giorni tutto il giorno.
è NORMALE? cioè un disturbo psichiatrico puo portare tali sintomi? sembra sempre che sto per morire dalla stanchezza, quando mi sveglio ci sono un paio di minuti in qui mi sento quasi bene poi pero' la stanchezza mi assale e con lei l'ansia ecc.
Trovo giovamento solo quando prendo qualche goccia di en quando sono particolarmente in ansia e allora per un paio d'ore sembra quasi vada bene.
Purtroppo è un periodaccio ho interrotto l'università e non esco piu' di casa.
Quando lo faccio ho problemi a socializzare.
In pratica un caso perso.
Quando esco pero' e non ho attacchi di panico devo ammettere che le sensazioni pian piano si attenuano.
Purtroppo però, le extrasistoli costanti nonostanti vari esami cardiologici nella norma non mi passano.
IO NON SO CHE FARE.
lo psichiatra mi sta facendo scalare questo farmaco e mi ha indirizzado da una psicologa che mi ha dato appuntamento sett prossima.
sempre lo psichiatra ha detto che dovremo cominciare una terapia ansiolitica appena finisco di scalare.
ha detto una terapia con bendziodiazepine di 28 gg compreso il periodo di scalamento supportata da un ansiolitico antidepressivo tipo zoloft...
è la terapia giusta secondo voi, quantomeno potrebbe portare qualche miglioramento?
e i miei sintomi sono fisici o psicologici?
vi prego aiutatemi non voglio buttare la mia vita e deludere i miei genitori!
GRAZIE MILLE, scusate il distrurbo sicuramente arrecato!
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Cioè intende scalare la fluvoxamina per poi iniziare un ansiolitico. Direi che no, non è un procedimento che possa avere un senso salvo eccezioni, la regola è l'inverso. Si inserisce un farmaco tipo la fluvoxamina e si scala l'ansiolitico che è in corso.

Se invece si toglie la fluvoxamina per inserire lo zoloft, con un'iniziale terapia a base di benzodiazepine, questo invece è comprensibilissimo, ma si tratta solo della prova di un altro farmaco simile alla fluvoxamina per vedere, presumo, se funziona in maniera più completa.

I sintomi sono sempre fisici. Quelli psicologici sono cerebrali, quindi fisici, si tratta del cervello. Psicologici in tipologia, ma fisici come fonte.

Non deve disperare assolutamente, sta provando delle cure, magari dopo alcuni tentativi trova quella giusta. Non si tratta di deludere nessuno, non è una scelta quella di essere malati.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Si mi scusi se non sono stato chiari ma ieri sono stato malissimo e non ho prestato attenzione a ciò che ho scritto.
Comunque, grazie delle risposta.
Si il medico vuole togliere la fluvoximina per inserire lo zoloft con terapia iniziale a base di benziodiazepine.
Sono felice che la terapia abbia senso...
spero solo sia quella giusta sono stanchissimo e distrutto!
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