Dubbio dose cipralex!
Salve dottori,
Volevo porvi una domanda sul farmaco che attualmente assumo a dosaggio di cinque gocce al giorno, il Cipralex. Lo assumo da circa due mesi a dosaggio pieno, al quale sono arrivato in una manciata di giorni a partire da due gocce, per ansia e attacchi di panico (leggete la mia storia negli altri consulti che ho aperto per saperne di più e avere un quadro più completo). Ho eliminato l' Alprazolam che prima prendevo a una dose di 2 mg al giorno. Seppur riluttante ho iniziato ad assumere il cipralex perchè qualche tempo dopo la dismissione dell Alprazolam ho iniziato ad avere crisi di debolezza e malessere generale (con tachicardia se mi alzavo da una posizione in cui stavo a riposo), fino a ora non ho visto nessun risultato soddisfacente col cipralex, anzi solo quelli che sembrano effetti collaterali. Agitazione (spesso mezz'ora, un'ora dopo averlo assunto), tremori, irrequietezza, talvolta sonno disturbato, bruciore/calore alla braccia e altre parti del corpo (forse è anche ansia che è rimasta perchè io apparentemente somatizzo in un modo simile sentendomi accaldato come se avessi la febbre). L'ansia con forte tachicardia è ancora presente quando esco di casa, lo era molto meno con l'Alprazolam. Inoltre leggo ovunque che la dose minima consigliata di cipralex è 10 mg ossia dieci gocce, io ne prendo solo 5. Quando l'ho fatto presente alla mia specialista ha detto che 10 gocce curano la depressione e io non ne ho, e poi se già 5 gocce mi fanno star più male che bene è inutile aumentare. Che cosa devo fare? Non che io non mi fidi della specialista e mi dispiace andare contro a ciò che dice ma ripeto quasi ovunque su internet leggo che una dose inferiore a 10 gocce non è agisce a dovere. Inoltre due mesi di cura credo siano sufficenti per vedere i primi risultati. Vi ringrazio intanto.
Volevo porvi una domanda sul farmaco che attualmente assumo a dosaggio di cinque gocce al giorno, il Cipralex. Lo assumo da circa due mesi a dosaggio pieno, al quale sono arrivato in una manciata di giorni a partire da due gocce, per ansia e attacchi di panico (leggete la mia storia negli altri consulti che ho aperto per saperne di più e avere un quadro più completo). Ho eliminato l' Alprazolam che prima prendevo a una dose di 2 mg al giorno. Seppur riluttante ho iniziato ad assumere il cipralex perchè qualche tempo dopo la dismissione dell Alprazolam ho iniziato ad avere crisi di debolezza e malessere generale (con tachicardia se mi alzavo da una posizione in cui stavo a riposo), fino a ora non ho visto nessun risultato soddisfacente col cipralex, anzi solo quelli che sembrano effetti collaterali. Agitazione (spesso mezz'ora, un'ora dopo averlo assunto), tremori, irrequietezza, talvolta sonno disturbato, bruciore/calore alla braccia e altre parti del corpo (forse è anche ansia che è rimasta perchè io apparentemente somatizzo in un modo simile sentendomi accaldato come se avessi la febbre). L'ansia con forte tachicardia è ancora presente quando esco di casa, lo era molto meno con l'Alprazolam. Inoltre leggo ovunque che la dose minima consigliata di cipralex è 10 mg ossia dieci gocce, io ne prendo solo 5. Quando l'ho fatto presente alla mia specialista ha detto che 10 gocce curano la depressione e io non ne ho, e poi se già 5 gocce mi fanno star più male che bene è inutile aumentare. Che cosa devo fare? Non che io non mi fidi della specialista e mi dispiace andare contro a ciò che dice ma ripeto quasi ovunque su internet leggo che una dose inferiore a 10 gocce non è agisce a dovere. Inoltre due mesi di cura credo siano sufficenti per vedere i primi risultati. Vi ringrazio intanto.
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Gentile utente,
Dopo due mesi si può dire che a questa dose non sta funzionando. I sintomi possono semplicemente dipendere dal fatto che il disturbo non è ben bloccato, per cui si continua a esprimere.
Il problema delle dosi non piene è che la probabilità che funzionino è minore, mentre gli eventuali effetti collaterali ci sono già un po'.
Dopo due mesi si può dire che a questa dose non sta funzionando. I sintomi possono semplicemente dipendere dal fatto che il disturbo non è ben bloccato, per cui si continua a esprimere.
Il problema delle dosi non piene è che la probabilità che funzionino è minore, mentre gli eventuali effetti collaterali ci sono già un po'.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 12.5k visite dal 26/01/2016.
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