Cipralex vs citalopram / felison

Buonasera,
volevo chiedere se possibile un Vostro parere. Soffro da circa 6 anni di depressione maggiore, DAP, DOC e da qualche mese di autolesionismo.
Sono seguita settimanalmente dai miei specialisti di fiducia (psichiatra e psicoterapeuta) che peraltro collaborano fra loro con un continuo scambio di informazioni sulla mia situazione.
Attualmente la mia terapia è la seguente:
Tolep 600 mg 1 compressa
En gtt 30+30+40 gtt
Alprazolam al bisogno 30 gtt

Da ieri,oltre a quanto sopra, ho cominciato la terapia con Citalopram 20 mg (che mi era stata sospesa dallo psichiatra a causa di un recentissimo TS - oggetto di una mia richiesta di consulto precedente)e Felison 30 mg per risolvere il problema dell'insonnia (mai avuto prima) che ho iniziato ad avere subito dopo il TS.

Due domande:
- in passato (in condizioni assolutamente migliori di quelle attuali) avevo assunto per un mese, prescrittomi dallo psichiatra che mi seguiva in precedenza, Cipralex 20 mg al giorno. Lo stesso mi era stato sospeso per mancanza di risposta positiva. Posso aspettarmi un risultato positivo ora dal Citalopram, in una situazione peggiorata a livello esponenziale?

- il Felison di solito ha un effetto immediato oppure necessita dei canonici tempi di attivazione? Questo perchè stanotte, nonostante l'assunzione, la situazione è rimasta la stessa... difficoltà ad addormentarmi, risveglio precoce ed improvviso, durata del sonno in totale cinque ore nonostante la stanchezza fisica.

Vi ringrazio in anticipo per la Vs. sempre splendida cortesia, e mi scuso per essere stata troppo prolissa.
Grazie ancora.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
L'associazione di tre benzodiazepine è priva di senso, perché di fatto la presenza dell'una attenua l'effetto dell'altra, oppure ne riduce nel tempo l'efficacia, per motivi farmacologici (blocco recettoriale e assuefazione).
Questo indipendentemente dalla diagnosi, che però non è in linea con la terapia: monoterapia con tolep (presumo utilizzato come stabilizzatore dell'umore) per una diagnosi di doc/dap ? Ovviamente il citalopram invece è un farmaco per questi due disturbi, ma in base alla terapia si direbbe che lei soffra di un disturbo dell'umore associato a disturbo d'ansia (doc/dap). Tenga presente che il "citalopram" farmaco 20 mg contiene una quantità di es-citalopram (principio attivo del cipralex) esattamente uguale a quella di cipralex 10 mg. La differenza sta in una seconda componente, apparentemente inattiva, che c'è nel "citalopram" e non nel cipralex. Un'assenza totale di risposta al citalopram francamente -parlo a titolo personale- non mi farebbe pensare al cipralex alla stessa dose di principio attivo come alternativa.
Il tolep è uno stabilizzante di seconda scelta, poiché meno studiato e presumibilmente meno efficace degli altri farmaci stabilizzanti(che forse lei ha già provato però).
I risultati delle terapie le seguirà con i suoi curanti.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Gentile utente,
anche io avrei molti dubbi e resistenze a prescrivere il Citalopram a chi non abbia ottenuto risultati soddisfacenti con l'Escitalopram.

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it
info@cesidea.it

[#3]
Utente
Utente
Buonasera Dr. Paternò, buonasera Dr. Pacini, innanzitutto grazie per le risposte velocissime, chiare ed esaurienti.
Effettivamente il Tolep mi è stato prescritto in funzione di stabilizzatore dell'umore (fino al TS con il dosaggio di 600 + 600 mg/die, dopo il TS ridotto a 600 mg/die).
In precedenza dal precedente psichiatra, allo stesso scopo, mi era stato prescritto Depakin Crono (per un totale di 4 mesi - per 3 mesi 600 mg, nel quarto mese riduzione a 300 mg ed eliminazione per motivi che ancora mi sono poco chiari).

Per quanto riguarda la monoterapia fino alla metà di aprile 2008 mi avevano prescritto:
Tolep 600+600
Maveral 100+100
Seroquel 200
oltre all'En allo stesso dosaggio attuale.
Terapia interrotta a causa di un ricovero di due mesi in clinica psichiatrica.

Al mio rientro terapia rivista in questo modo (e seguita x 2 mesi, giugno/luglio)
Remeron 30 mg 1,5 cp
Tolep 600+600
ZYprexa 5 mg
oltre al solito dosaggio En

Da inizio agosto a causa mancata risposta positiva nuova variazione:
Eliminati Remeron (nessuna risposta positiva) e Ziprexa (mi causava galattorrea), la prescrizione era:

Wellbutrin 150 mg
Tolep 600+600
oltre al solito dosaggio En

A fine settembre il Wellbutrin è stato eliminato per mancata risposta positiva ed è stato sotituito con 20 mg di Citalopram, in realtà assunti solo per 3 giorni (al quarto si è verificato il mio TS) ed è stata ripresa tre giorni fà. Peraltro il citalopram è stato prescritto per alzare il tono dell'umore in merito al disturbo depressivo maggiore.

A questo punto mi sorge una domanda:
- 20 mg citalopram = 10 mg cipralex
- il dosaggio del cipralex che assumevo era di 20 mg
ergo sto assumendo non lo stesso dosaggio, ma esattamente la metà di un farmaco scartato per inefficacia....

Vi ringrazio nuovamente per la disponibilità infinita, scusandomi per la lunghezza esagerata del messaggio.
Cordiali saluti.

PS la possibilità di assumere al bisogno l'alprazolam in caso di attacco di panico è stata una mia richiesta al mio psichiatra. Purtroppo l'EN non mi aiuta a gestire gli attacchi. Richiesta accettata ma con molte remore e con il vincolo di assunzione solo ed esclusivamente in caso di bisogno reale e "disperato"




[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Il discorso dell'alprazolam non è una questione "le prometto che lo userò solo al bisogno etc". La benzodiazepina è il farmaco sbagliato da dare "in mano" al paziente senza un termine preciso. Non c'è niente di male a usarlo tutti i giorni più volte al giorno nei primi giorni, ma l'errore è continuarlo ad usare cronicamente. Per due motivi, inanto perché non cura il disturbo, permette solo di controllare l'ansia anticipatoria, e quindi evita qualche attacco, ma non tutti e soprattutto non li tratta in acuto. Tratta la paura che venga l'attacco, così non si riesce poi più a capire se gli attacchi ci sono o c'è solo "la paura" che sale ma non ci sarebbe neanche più l'attacco.
Tornando alla terapia, queste terapie sembrano davvero per un disturbo bipolare. Non compare il litio, tra le prime scelte di solito. Ci saranno forse ragioni per questa scelta.
La terapia del disturbo bipolare associata a disturbi d'ansia non è semplice, perché per curare i disturbi d'ansia si può peggiorare la stabilità dell'umore e aspetti associati.
Riguardo al cipralex sì, la metà, ma questo potrebbe dipendere dal fatto che si vuole utilizzare "meno" antidepressivo per evitare sbalzi d'umore. Non posso entrare nel merito del perché delle scelte, comunque i due farmaci se non "uguali" sono almeno estremamente simili (la componente in più del cipralopram è presentata come inattiva, magari non sarà proprio così ma il principio con cui è stato sviluppato il farmaco è questo).
[#5]
Utente
Utente
Buongiorno Dr. Pacini, grazie nuovamente per la risposta e per l'infinita pazienza che come sempre sta dimostrando.
Ho letto e riletto quanto mi ha scritto... soprattutto la Sua valutazione delle terapie che sembrerebbero adatte ad un disturbo bipolare.
In questi sei anni non mi è mai stato diagnosticato, nè dal primo psichiatra, nè dallo staff della clinica psichiatrica dove sono stata ricoverata per 2 mesi, nè dal mio attuale psichiatra che mi segue da due anni.
Considerazione assolutamente personale (non ho del resto la minima competenza professionale per affermarlo, solo l'esperienza di 6 anni in veste di paziente in questo tunnel senza fine): non ho mai avuto episodi maniacali, anzi i sei anni sono stati tutti in discesa con un progressivo e costante aumento dell'aspetto depressivo, fino a giungere alla situazione disperata che mi ha fatto arrivare in PS per quella che viene definita "ingestione incongrua di farmaci a scopo autolesivo"....
Credo sia meglio che al prossimo colloquio io ed il mio psichiatra facciamo due parole in merito...

La ringrazio di nuovo per la risposta, come sempre chiara ed esauriente e Le auguro un buon weekend.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gli episodi maniacali configurano il disturbo bipolare di tipo UNO, ma gli altri prevedono solo episodi minori, e di eccitamento che non vuol dire euforia (in senso positivo), ma anche agitazione, impulsività.
Il tolep è una variante della carbamazepina, oxcarbazepina, in psichiatria entrambe utilizzate per gli sbalzi d'umore nel disturbo bipolare e nell'impulsività. Tolep è stato provato anche nell'alcolismo, ma è cosa recente, non credo che c'entri nel suo caso.
Magari l'idea è che ci sia ansia e/o depressione con tinte impulsive o di instabilità umorale, ma questa rimane una descrizione, di fatto quand'è così (faccio un'ipotesi sul perché del tolep) la diagnosi corrispondente è disturbo bipolare, o quantomeno del cosiddetto spettro bipolare.
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Utente
Utente
Buongiorno Dr. Pacini, di nuovo grazie per la Sua risposta.
Ora smetto di postare quesiti in merito, siete stati fin troppo gentili ed esaurienti, e - come spesso ho letto nelle Sue risposte - credo che il continuare a porVi domande inneschi solo un circolo vizioso che mi farebbe solo star peggio, e che comunque non permetterebbe a Voi, non conoscendo completamente la situazione, di dare altre opinioni oltre a quelle utilissime già fornitemi.
La voglia di cominciare a documentarmi su internet è tanta, ma ho già deciso di spegnere il pc per evitare informazioni (il più delle volte contrastanti l'una con l'altra...) che credo farebbero solo aumentare il mio star male.
Domani mattina vedrò il mio psichiatra e ne parleremo insieme.
La ringrazio davvero per la pazienza e la chiarezza che ha avuto nel rispondermi, ed auguro a Lei ed ai Suoi colleghi di proseguire questo servizio, la cosa più utile in assoluto che ho trovato in internet...
Grazie infinite e buona domenica
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