Togliere ssri

Buongiorno,
dopo 1anno e mezzo di utilizzo di Sertralina alla dose di 75mg al giorno al mattino per un forte disturbo di DAP ad oggi da circa 4-5 mesi sto decisamente meglio, sono andato via di casa e questo cambiamento mi ha praticamente cambiato la vita in positivo e oggi sto bene.
Ho parlato con il medico e mi dice che ora è possibile scalare il farmaco antidepressivo visto che non c'è più necessità del suo aiuto.
Io sono sempre molto prudenziale perché voglio ridurre al minimo ogni effetto collaterale possibile.
Lui mi dice che posso scalare da 75mg a 50 mg e tenere cosi per 10 giorni poi scalare da 50mg a 25mg per altri 20 giorni e poi da 25mg a zero per altri 20 giorni.
E' uno schema da voi condiviso oppure è meglio andare ancora più lentamente?
ripeto conoscendomi ci tengo a minimizzare gli effetti collaterali da sospensione.
Grazie infinite
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Perché ancora più lentamente ? Mi sembra ragionevole. Il problema però non è lo scalaggio ma sapere che comunque ci può essere una recidiva, lo scalaggio è anche una verifica. Non esiste il momento in cui "si può scalare" di per sé, esiste una durata consigliata del trattamento, perché una parte dei casi si risolve, quindi la terapia non serve più. In un'altra parte invece serve ancora.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Certo dottore capisco,
ma assumere questo farmaco lo Zoloft crea delle modifiche a livello cerebrale e recettoriale come fanno droghe quali eroina cocaina metanfetamine?
Oppure non modificano strutturalmente il cervello?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Non vedo il senso della domanda. Se una cosa modifica il cervello allora significa che lo fa come la cocaina e le amfetamine ? Non c'è nessun modo di cambiare il cervello se non con le droghe ?

Quando lei impara ad andare in bicicletta produce modificazioni strutturali nel cervello, ad esempio. Una malattia corrisponde a modificazioni strutturali, magari minuscole, nel cervello. E' scontato che una cura produca delle modificazioni, se cambia i connotati della malattia.