Probabile depressione

Buonasera,
Sono una studentessa di medicina al quinto anno.
Vi scrivo, fondamentalmente per chiedere un parere e orientarmi.
Penso di soffrire di una forma di depressione da molto tempo.
Frequentemente ho degli episodi di umore depresso e perdita di motivazione. A volte non mi sento capace di fare le più piccole cose, anche lavare un piatto è difficile. Mi risulta difficile vedere positivamente il futuro e qualsiasi piccola sconfitta viene vissuta come un estremo fallimento. Vivo comunque in un costante stato di tristezza, in cui ogni tanto si presentano questi "blocchi". Ho costantemente la sensazione di essere un peso, che la vita delle altre persone sarebbe migliore se io non ci fossi, nonostante so perfettamente che una mia eventuale morte causerebbe loro dolore. Non avrei mai il coraggio di suicidarmi, ma spesso vorrei che mi succedesse qualcosa, una malattia. Probabilmente però questo aspetto è più riferito ad un bisogno di sentirmi amata.
Nonostante ciò ho uno stato di sopravvivenza che mi consente di studiare, essere attiva nel sociale (sono anche presidente di un'associazione e ho percezione di alcune mie capacità). Sono sicura dell'importanza che ho nelle attività che svolgo, per un breve periodo riescono anche ad arricchirmi. Però Ho sempre una sensazione di fallimento, di scarsa efficienza e organizzazione.
Soffro di insonnia relativa alla fase di addormentamento. Quando riesco ad addormentarmi però dormirei per 12 ore (infatti a volte mi addormentò alle due, tre di notte. Svegliarmi per svolgere le normali attività diventa molto difficile, quindi dormo poco con un sonno non ristoratore).
Le mie relazioni amorose sono complesse. Ricerco l'affettività ma non riesco a renderla funzionale. Fnisco per vedere nella relazione soltanto le cose negative, un problema piccolo diventa un seme che inizia a crescere, facendomi perdere la bellezza delle cose positive. Ho sempre la sensazione che gli altri stiano con me per il giovamento egoistico che possono ricevere dalla mia presenza, non per un amore nei miei confronti. Questo mi porta a pensare che non sia mai abbastanza.
Ho una componente ansiosa che riferisco allo studio, penso che eliminato questo fattore scompaia.
Riferisco molto di questa flessione dell'umore alla mia famiglia. Ho sempre vissuto un senso di povertà affettiva, che sicuramente è riferita anche alla mia percezione. Razionalmente non penso mi manchi nulla.
Soffro comunque molto, avrei voluto più dialogo nella mia famiglia, più supporto, invece mi sento sempre la causa di ogni problema e mi sento svilita.
A volte durante le discussioni in famiglia ho degli scatti di ira e anche aggressività che mi portano inevitabilmente nel torto, quando invece vorrei soltanto esprimere una sofferenza che non viene compresa.
Vi chiedo: pensate che io abbia bisogno di un aiuto specialistico? Di che tipo? Potete consigli armi qualcuno a Pisa? Di cosa potrei soffrire e come posso vincere? Ho molta voglia di sentirmi felice e positiva.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Provi a sentire il parere di uno specialista. Essendo studentessa in medicina non dovrebbe avere difficoltà a prendere contatto con la sezione psichiatrica della sua Università o se preferisce può rivolgersi ad uno specialista di sua scelta chiedendo consiglio al suo medico di famiglia.

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