Una depressione durare così
Buonasera, ho scritto spesso qua ma ripresento la mia situazione. Ho 32 anni, mi è stato diagnosticato da uno psichiatra un disturbo ciclotimico e dall'ultimo psichiatra un disturbo borderline di personalità come disturbo primario e secondario il disturbo ciclotimico. Avevo una vita funzionante quando prendevo 600 mg di tolep e dominans ( 1 pasticca, dose bassa) ma poi mi è stato sostituito l'antidepressivo con il seroquel da 25 mg e 1 pasticca di depakin da 300 mg che mi sta uccidendo lo stomaco. Questa terapia era compatibile con l'anticoncezionale orale ma ho deciso di smettere di prendere la pillola perchè il mio umore era irritabile al massimo ed avevo sempre stati depressivi caratterizzati da : autostima bassa, fobie e somatizzazioni ( ho il corpo ricoperto di pytiriasis versicolor, candidosi e gastrite), ho perso 12 kg, adesso ho problemi a stare in mezzo alle persone perchè mi sento diversa, lontana, scarsa cura di me ( mi costringo a lavarmi perchè non ne avrei voglia), pensieri suicidi ( che tanto non ho abbastanza le palle per mettere in atto) ed scatti d'ira, cambio umore nel corso di ore, per eventi esterni minimi. Sono irriconoscibile da 2 anni fa. Può una depressione durare così a lungo? Due anni fa ero ancora una persona molto impulsiva, ma socievole, è vero che ero single ed io quando mi fidanzo tendo a diventare depressa ed ad isolarmi, ma ero funzionale. Ho problemi di spese compulsive ma non solo quando sto bene, anzi, è proprio come se utilizzassi lo spendere come una compulsione per coprire un vuoto esistenziale. I miei cambiamenti dell'umore dipendono da eventi esterni: sento euforia se qualcuno mi fa un complimento, se sono al centro dell'attenzione, altrimenti mi sento sempre abbandonata e giu di tono, come se fossi malata e non in grado di fare le cose, però credo ci sia anche un fattore neurologico, cioè mi sento depressa da troppo tempo e non mi riconosco rispetto a quella di due anni fa che però effettivamente cambiava partner repentinamente ed era instabile. Quello che mi chiedo : è parte di entrambe le malattie? Durante l'ultima visita ho fatto finta di far credere allo psichiatra che le cose andassero bene perchè avevo paura mi aumentasse i farmaci, come faccio a fargli capire che è due anni che sto malissimo? che non riesco a trovare un filo logico nella mia vita: vado a vivere in un luogo, scappo, vado in un altro e rimpiango il primo, e viceversa. Sono instabile e sto compromettendo la mia vita. Il disturbo borderline è molto simile a quello bipolare, c è un legame? Grazie e buone feste.
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Gentile utente,
Le diagnosi ricevute sono più o meno la stessa cosa, si equivalgono, a parte sfumature o particolarità, anche in termini di possibili terapie.
Quando va dallo psichiatra deve essere Lei a fornire una parte delle informazioni, altrimenti che senso ha ? Un conto è se non lo fa come parte di un disturbo (ad esempio se avesse delle allucinazioni), un conto è se lo fa per paura della soluzione, è un assurdo: aumentare i farmaci è una delle possibili soluzioni, e lei è liberissima di chiedere un'altra soluzione se ritiene che non le facciano bene, per motivi che il medico valuterà se c'entrano o meno coi farmaci.
Il cambiamento di stabilizzatore rispetto all'interazione con la pillola è chiaro e torna. Ma perché il dominans non è stato cambiato con qualcosa dello stesso tipo, o con i principi attivi che contiene combinati (il dominans probabilmente è fuori commercio, ma i principi attivi sono disponibili sotto altro nome).
Infine, le spese cosiddette compulsive sembrano parte della ciclotimia.
Le diagnosi ricevute sono più o meno la stessa cosa, si equivalgono, a parte sfumature o particolarità, anche in termini di possibili terapie.
Quando va dallo psichiatra deve essere Lei a fornire una parte delle informazioni, altrimenti che senso ha ? Un conto è se non lo fa come parte di un disturbo (ad esempio se avesse delle allucinazioni), un conto è se lo fa per paura della soluzione, è un assurdo: aumentare i farmaci è una delle possibili soluzioni, e lei è liberissima di chiedere un'altra soluzione se ritiene che non le facciano bene, per motivi che il medico valuterà se c'entrano o meno coi farmaci.
Il cambiamento di stabilizzatore rispetto all'interazione con la pillola è chiaro e torna. Ma perché il dominans non è stato cambiato con qualcosa dello stesso tipo, o con i principi attivi che contiene combinati (il dominans probabilmente è fuori commercio, ma i principi attivi sono disponibili sotto altro nome).
Infine, le spese cosiddette compulsive sembrano parte della ciclotimia.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta e concordo con lei. Ho sbagliato a minimizzare i segnali del mio disturbo. Il problema è che mi fisso che la pillola sia fondamentale per me e trascuro tutto il resto. Ora ho capito che per funzionare l'umore deve essere meno altalenante e mi hanno tolto pure la pillola perchè mi faceva stare ancora peggio con l'umore. Penso la mia priorità sia stare meglio psicologicamente, è doloroso oscillare così ed essere inaffidabili quindi sono disposta ad una terapia che non sia compatibile con la pillola ed utilizzare altri metodi. Quello che non ho chiaro del disturbo ciclotimico è che leggendo avevo capito che si passa da uno stadio di ipomania ad una distimia, ma io le spese compulsive ce le ho sempre, ci sono sempre dei piccoli motivi dei miei cambi umorali, piccole gratificazioni e complimenti mi fanno elevare all'eccesso l'umore, mi sento potente e intraprendo progetti troppo grandiosi, acquisisco un'immagine di me potente che poi mi si sbriciola dopo poco e sono in grado di cambiare umore in varie ore del giorno. Ho un'immagine di me instabile ed inconciliabile, sembro due persone diverse e mi sento lontana, distante dal mondo in certi giorni non riesco ad interagire, in altri sono la persona più socievole.
[#3]
Gentile utente,
L'andamento a fasi nettamente separate è una delle modalità, l'altra è quella a sintomi persistenti con variabili umorali che gli cambiano intorno. La "crisi d'identità è piuttosto specifica delle sindromi bipolari".
L'andamento a fasi nettamente separate è una delle modalità, l'altra è quella a sintomi persistenti con variabili umorali che gli cambiano intorno. La "crisi d'identità è piuttosto specifica delle sindromi bipolari".
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 28/12/2015.
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