Non riesco più a vedere via di uscita.
Buongiorno a tutti.
Scrivo perché sono preoccupata e da sola non riesco a vedere "luce in fondo al tunnel".
Piango da giorni ininterrottamente, con urli, sussulti e profonda rabbia anche fisica verso me stessa.
Le ho provate tutte. (come sicuramente noterete dai numerosi post pubblicati su questo sito).
Ho interrotto,per un po', l'ennesima psicoterapia durata circa 9 mesi perché non vedo risulti apparenti, se non l'assottigliarsi del portafoglio.
Ho rivisto da poco anche la psichiatra che mi dice che prendere farmaci o meno è una mia scelta. Se non voglio posso lavorare sull'inconscio.
Io, che non sono in grado di fare scelte ormai da anni, non saprei davvero capire se un farmaco mi serve ancora.
So che ne ho provati molti, con effetti collaterali per me intollerabili e con nessun cambiamento nella mia vita.
Da sei anni vivo in gabbia, con una morsa alla gola che mi toglie il fiato. Sento la necessità di fare, di cambiare, di conoscere, ma sono imprigionata nei miei stessi pensieri, gli stessi di 6 anni fa, come se il tempo si fosse fermato.
Ed è cosi...mentre il mondo intorno a me ha continuato a camminare, io sono restata immobile ed ossessionata.
Ho fatto di tutto per sbloccare la situazione, ma sono ancora qua, e sebbene mi renda conto anche io di quanto sia stupido ed irrazionale, sto soffrendo tanto da non poterlo più sopportare. E purtroppo faccio soffrire anche chi è al mio fianco e mi vede stare cosi male.
La sera quando finalmente chiudo gli occhi, spero di non doverli riaprire più.
Scrivo perché sono preoccupata e da sola non riesco a vedere "luce in fondo al tunnel".
Piango da giorni ininterrottamente, con urli, sussulti e profonda rabbia anche fisica verso me stessa.
Le ho provate tutte. (come sicuramente noterete dai numerosi post pubblicati su questo sito).
Ho interrotto,per un po', l'ennesima psicoterapia durata circa 9 mesi perché non vedo risulti apparenti, se non l'assottigliarsi del portafoglio.
Ho rivisto da poco anche la psichiatra che mi dice che prendere farmaci o meno è una mia scelta. Se non voglio posso lavorare sull'inconscio.
Io, che non sono in grado di fare scelte ormai da anni, non saprei davvero capire se un farmaco mi serve ancora.
So che ne ho provati molti, con effetti collaterali per me intollerabili e con nessun cambiamento nella mia vita.
Da sei anni vivo in gabbia, con una morsa alla gola che mi toglie il fiato. Sento la necessità di fare, di cambiare, di conoscere, ma sono imprigionata nei miei stessi pensieri, gli stessi di 6 anni fa, come se il tempo si fosse fermato.
Ed è cosi...mentre il mondo intorno a me ha continuato a camminare, io sono restata immobile ed ossessionata.
Ho fatto di tutto per sbloccare la situazione, ma sono ancora qua, e sebbene mi renda conto anche io di quanto sia stupido ed irrazionale, sto soffrendo tanto da non poterlo più sopportare. E purtroppo faccio soffrire anche chi è al mio fianco e mi vede stare cosi male.
La sera quando finalmente chiudo gli occhi, spero di non doverli riaprire più.
[#3]
Se lei non fa domande non posso fare altro che invitarla a continuare a parlare di sè...
Stranamente se lei facesse domande le risponderei di parlarne con il suo psichiatra dal vivo e fare psicoterapia, cioè a parlare dal vivo ad altri di sè...
Se lei coglie l'ironia in quanto io ho scritto ha evidentemente grandi capacità e fantasia che lei sottovaluta.
Trovi della attività (hobby e lavoro) utili e gradevoli, soprattutto di tipo relazionale, in modo da non essere più il centro del suo universo.
Esistono anche gli altri da ascoltare.
Qui la leggeremo comunque volentieri.
Stranamente se lei facesse domande le risponderei di parlarne con il suo psichiatra dal vivo e fare psicoterapia, cioè a parlare dal vivo ad altri di sè...
Se lei coglie l'ironia in quanto io ho scritto ha evidentemente grandi capacità e fantasia che lei sottovaluta.
Trovi della attività (hobby e lavoro) utili e gradevoli, soprattutto di tipo relazionale, in modo da non essere più il centro del suo universo.
Esistono anche gli altri da ascoltare.
Qui la leggeremo comunque volentieri.
[#4]
Ex utente
Mi scuso allora se ho frainteso.
Faccio delle attività di gruppo in cui più che parlare ascolto, e mi giovano parecchio. e le altre persone hanno stranamente una buona opinione di me.
Ma poi, nel resto della vita, continuo a girare intorno a me stessa. Ogni volta che devo decidere qualcosa sono assalita da mille dubbi che non mi permettono di andare avanti.
é iniziato dalla scelta della laura specialistica da intraprendere (anni e anni fa) e poi si è propagato a tutto il resto. ho abbandonato gli studi strada facendo ed ancora ora continuo a rimuginare su "devo finire la tesi o sarebbe più giusto non finirla?"
sembra che nessun mio comportamento sia dettato dall'istinto.
Mi sento fallita.
Al tutto si accompagna una conclamata bulimia a tratti imponente. In questi giorni per fortuna mi sta lasciando in pace.
Vorrei solo sapere se sono un' immatura incapace di scegliere (come penso io) oppure ho bisogno di un aiuto anche farmacologico (come dicono alcuni medici).
Il mio compagno, che purtroppo vive adesso con me e vede tutto, sostiene che le forti crisi "isteriche" che ho, e quella maledetta sensazione che mi porta a piangere per ore, non sono normali.
Vorrei davvero avere la forza per lasciarmi tutto alle spalle e vivere più serenamente.
Grazie per l'ascolto e per un eventuale consiglio
Faccio delle attività di gruppo in cui più che parlare ascolto, e mi giovano parecchio. e le altre persone hanno stranamente una buona opinione di me.
Ma poi, nel resto della vita, continuo a girare intorno a me stessa. Ogni volta che devo decidere qualcosa sono assalita da mille dubbi che non mi permettono di andare avanti.
é iniziato dalla scelta della laura specialistica da intraprendere (anni e anni fa) e poi si è propagato a tutto il resto. ho abbandonato gli studi strada facendo ed ancora ora continuo a rimuginare su "devo finire la tesi o sarebbe più giusto non finirla?"
sembra che nessun mio comportamento sia dettato dall'istinto.
Mi sento fallita.
Al tutto si accompagna una conclamata bulimia a tratti imponente. In questi giorni per fortuna mi sta lasciando in pace.
Vorrei solo sapere se sono un' immatura incapace di scegliere (come penso io) oppure ho bisogno di un aiuto anche farmacologico (come dicono alcuni medici).
Il mio compagno, che purtroppo vive adesso con me e vede tutto, sostiene che le forti crisi "isteriche" che ho, e quella maledetta sensazione che mi porta a piangere per ore, non sono normali.
Vorrei davvero avere la forza per lasciarmi tutto alle spalle e vivere più serenamente.
Grazie per l'ascolto e per un eventuale consiglio
[#5]
Se continuando a scrivere e a farsi leggere, anche dal suo compagno, trarrà giovamento lo faccia.
In fondo ha, mi pare delle umane incomprensioni ed una vita relazionale adeguate alla mediocrità della vita.
Le sue attese sono forse altissime e piange il lutto della nostra miseria.
Le sue parole sono bellissime, continui a scriverne e poi, le pubblichi.
In fondo ha, mi pare delle umane incomprensioni ed una vita relazionale adeguate alla mediocrità della vita.
Le sue attese sono forse altissime e piange il lutto della nostra miseria.
Le sue parole sono bellissime, continui a scriverne e poi, le pubblichi.
[#6]
Ex utente
Mi scusi dottore, ma cercavo un parere medico non editoriale.
Non sto bene scrivendo, starò bene se riuscirò a cambiare qualcosa nella mia vita.
Non ho ancora capito in questo consulto se i farmaci siano indispensabili alla mia situazione.
Ma farò da me. Inutile porre fiducia in chi di esterno non mi conosce.
A presto e buon lavoro
Non sto bene scrivendo, starò bene se riuscirò a cambiare qualcosa nella mia vita.
Non ho ancora capito in questo consulto se i farmaci siano indispensabili alla mia situazione.
Ma farò da me. Inutile porre fiducia in chi di esterno non mi conosce.
A presto e buon lavoro
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.1k visite dal 28/12/2015.
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