Come approciarsi alla cura della depressione

Buongiorno, da circa due mesi mi si è rimanifestata la depressione, che mi ha tolto le forze per uscire di casa, stare con gli amici, vedere positivamente gli avvenimenti, per dormire (mi addormento con fatica o con aiuto di sonniferi molto tardi e spesso l'ansia mi sveglia alle 5), mi ha schermata alla vita, ho molta paura che inizi anche una forte e ripetuta noia.
a 16 anni ho sofferto per la prima volta di depressione, i sintomi più o meno gli stessi, ma più forti, ricordo che la cosa peggiore era la tachicardia che mi stringeva il cuore ma mi ha fatto sfiorare la pazzia erano i secondi che non passavano mai, minuto dopo minuto...ora dopo ora. a quel tempo sono guarita decisamente, dopo 3 anni con farmaci ma sopratutto avendo conosciuto persone nuove con cui mi divertivo.
da quella volta un velo di serietà e tristezza mi accompagna sempre, ultimamente è ricomparsa quello che riassumendo non mi fa uscire più di casa.
inoltre mangio molto. una caratteristica che vorrei evidenziare è che anche svegliata dalle ansie, la mattina sono molto attiva (per quanto sono le faccende che posso fare a casa: sistemarla ma anche lavorare al computer) finchè non mi affievolisco dopo circa 3/4 ore e da li partono le costrizioni dell'insofferenza.
ho cercato di spiegare al meglio (tralasciando dei miei nuovi comportamenti, che chiaramente nascono dalla malattia) volevo un primo aiuto.
sono rimasta freddata dalla somministrazione dei precedenti farmaci (che ora non ricordo oltre allo xanax, che ho sempre al bisogno continuato a prendere), nel senso che quelli di dieci anni fa mi intorpidivano la mente, mi rimbambivano, per cui ora ho quest'idea, ho paura che cambino a livello comportamentale il mio carattere...
ma sopratutto non posso provvedere economicamente ad una buona cura, la via attraverso il sistema nazionale della mia città si manifesta molto menefreghista, fredda, sicuramente poco medica, ho l'impressione che non vadano nel personale ma tendano a stereotipare i pazienti (ho già seguito sedute sia da psichiatri che da psicologi).

Quale strada devo prendere per iniziare una cura?
Esistono centri a cui posso rivolgermi ho devo comunque rivolgermi a questi "dottori"?

grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

la strada e' quella di rivolgersi ad uno psichiatra, pubblico o privato lo decide lei secondo le sue disponibilita' economiche.

I trattamenti sono piuttosto "standard", pero' prima di parlare di depressione e' necessario valutare il suo stato e considerare anche le altre possibili diagnosi, oltre che fare delle valutazioni di tipo medico che solo una persona che la visita puo' fare.

Parli con il suo medico di famiglia, forse la puo' indirizzare da qualche psichiatra nella sua zona.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,
in medicina si tende a stereotipare i pazienti perché altrimenti, se ogni paziente fosse un caso a sé, sarebbe impossibile una scienza medica, i pazienti sarebbero solo cavie per tentativi concepiti sulla fantasia e l'opinione personale del curante di turno.
Non credo che una cura, anche privata, una volta impostata richieda una grande spesa (non so di preciso quali spese prevede), né visite frequenti. In ogni caso esiste la possibilità di servirsi di cliniche convenzionate per eventuali ricoveri, se non gradisce l'ambiente pubblico del suo specifico territorio.
Per quanto riguarda la terapia, non è possibile dare un giudizio senza sapere cosa ha preso in passato.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini