Il medico mi ha detto che si tratta

Salve,vorrei chiedere come può comparire la distimia cosi all'improvviso,senza motivi precisi, senza traumi,con una vita normale ma con uno stato di costante malessere?mi spiego,sono stata per piu di un anno a fare sedute da un terapeuta cognitivo-comportamentale perchè il mio problemA è l ansia manifesta in conati e attacchi di panico.ma il medico mi ha detto che si tratta di distimia, una sottile e perenne insofferenza e paura di affrontare la vita e il futuro.dopo aver preso, dapprima daparox, poi deniban, e infine sulamid stavo benissimo, mi creda, avevo anche ripreso i miei chili, ma da 4 mesi ho sospeso tutto a causa della galattorea e mi ritrovo a combattere ancora con me stessa.so che devo farcela con le mie forze, ma mi viene una rabbia incredibile quando i sintomi prendono il sopravvento.le chiedo con umiltà e gentilezza se cè una strada che non porti alla dipendenza dal farmaco.so che è troppo riduttivo ma io ci provo.la ringrazio vivamente
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Mi scusi lei non è dipendente dal sulamid/deniban a seguito della cura. Il controllo della sua malattia, almeno per adesso, dipende da una terapia. Il che dovrebbe rincuorarla sul fatto che non è condannata a tenersi i sintomi senza rimedio possibile. Quindi adesso che lo sa, la cosa più logica mi sembrerebbe trovare un'alternativa al sulamid.
Per quanto riguarda la domanda di apertura, "come è possibile ?", non la comprendo: è possibile perché è possibile in natura. Non è la distimia che è comparsa all'improvviso, anche questa affermazione non la comprendo, è il medico che ha fatto una diagnosi diversa (peraltro la diagnosi di prima qual'era ?). Non è che se un giorno viene fatta una diagnosi compare la malattia: dire che lei soffre di distimia significa dire che è stata depressa in maniera non grave negli ultimi due anni. Le terapie effettuate non chiariscono la diagnosi, perché daparox è un antidepressivo ma anche un anti-ansia e anti-panico.

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
mi scusi, infatti avevo scritto anche un'altro testo dove spiegavo in maniera piu dettagliata la mia situazione.fino a qualche anno fa non ho mai avuto problemi di questo tipo, poi è subentrato questo stato di malessere diffuso, di tristezza immotivata, che il terapeuta in seguito ha definito distimia, e mi chiedevo come fosse possibile questa diagnosi visto che la mia ansia si manifesta con tachicardia e a volte vomito.non ci sono diagnosi precedenti a questa effettusts un anno e mezzo fa. infatti non so nemmeno perche mi è stato dato il daparox che tra l'altro mi ha dato parecchi effetti collaterali....non so spero di aver risposto a cio che mi chiede.






























































































































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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Dunque, non ci trovo niente di strano però, lei aveva qualcosa di indefinito (chiamiamolo ansia), poi ad un certo punto subentra la distimia, che può essere una malattia in sé, una evoluzione dell'ansia cronica, o magari è la stessa cosa chiamata in due modi diversi con una certa confusione. Ma fossero due distinte non ci sarebbe niente di strano.
Ma le ripeto, se io OGGI diagnostico distimia significa che ho rilevato che negli ultimi due anni il paziente è stato distimico. Se così non è, la posso chiamare depressione minore, o depressione secondaria all'ansia cronica. Non è che cambi molto come sintomi, e neanche come trattamento.
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Utente
Utente
si , ora è chiaro, ma Lei cosa mi consiglia, devo rivolgermi ad un altro specialista visto che ora ho sospeso tutti i tipi di interventi?oppure devo riuscirci da sola?? grazie mille
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Se le consigliarci di riuscirci da sola vorrebbe dire ritenere che lei possa scegliere di non star male, quindi non pensare che lei abbia una malattia. Si rivolga ad uno specialista, anche quello che l'aveva in cura, perché cambiarlo ?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Se le consigliarci di riuscirci da sola vorrebbe dire ritenere che lei possa scegliere di non star male, quindi non pensare che lei abbia una malattia. Si rivolga ad uno specialista, anche quello che l'aveva in cura, perché cambiarlo ?
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