Spasmi, sensazione di svenimento, capogiri, senso di vuoto ed estraniamento...

Buongiorno gentili psichiatri,
posto anche qui una mia richiesta postata precedentemente in neurologia, perché i medici visti finora mi hanno indirizzata su una situazione non organica ma psicogena-psichiatrica, e benché nessuno mi abbia scritto una diagnosi nero su bianco mi hanno parlato più o meno di un episodio depressivo misto ad attacchi di panico.
i miei problemi sono iniziati nella notte tra il 14 e il 15 luglio scorso. Fino a quel momento sono stata benissimo, ho lavorato e nel contempo ho portato a termine gli studi. Quella notte mi sono svegliata con un senso di malessere strano, come se qualcosa di catastrofico stesse per accadere. Non gli ho dato peso ma la cosa si è ripetuta. Nel giro di poche settimane i sintomi si sono trasformati: dall'essere solo notturni sono diventati anche diurni. Inizialmente si manifestavano solo se uscivo di casa: in particolare, mentre un giorno stavo camminando da sola per strada, mi si sono letteralmente bloccate le gambe, non riuscivo più a muovermi, e ho avvertito un forte gonfiore alla pancia e sensazione di svenimento con forte calore che si irradiava in tutto il corpo. Anche provando a uscire accompagnata e in auto, qualsiasi stimolo mi infastidisce: la luce, i movimenti attorno a me, i rumori... e la testa inizia a muoversi a scatti, ho degli spasmi in tutto il corpo e mi sento svenire. I sintomi adesso li avverto anche a casa: mi alzo spesso stordita, confusa, a volte ho la testa bollente come se avessi la febbre, a volte calore e formicolio solo a una parte del viso, a volte ho calore nella pancia con capogiri e mi sento come se stessi per morire; inoltre tachicardia improvvisa anche da ferma o a riposo. Ho intrapreso un percorso di psicoterapia, per ora con scarsi risultati. L'anno scorso ho effettuato una RMN con MDC che ha evidenziato un microadenoma ipofisario, e ho amenorrea cronica causata da micropolicistosi ovarica. Da luglio a ottobre ho effettuato gli esami del sangue generici, la risonanza magnetica alla testa senza mezzo di contrasto, radiografia al torace, ecografia ed esami tiroidei, visita neurologica generica, visita cardiologica completa con test da sforzo e holter 24, visita psichiatrica ma nessuno, come detto in apertura, ha evidenziato nulla di anomalo. Volendo fare l'ottimista, mi sembra di stare un pochino meglio in casa, ma mi rimane quasi impossibile riuscire a uscire da sola, vengo assalita da un senso di vuoto e di estraneità rispetto ai palazzi e alle strade, non mi sono mai persa ma ho la sensazione di non essere mai stata nella mia stessa città. E' vero che a luglio ho terminato gli esami universitari e ora mi è rimasto un vuoto laddove prima c'erano le ore di studio e un obiettivo importante da raggiungere, ma cosa c'entrano questi sintomi fisici? Non dovrei essere casomai solo triste e basta? Anzi, avevo il lavoro ma l'ho perso per colpa di questi sintomi. Grazie per l'aiuto, buona giornata
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17
Lo psichiatra nonle ha mai parlato di sintomi da conversione psicogena?

Quello che lei descrive sembra far pensare a questo, ma ovviamente una descrizione online non è adeguata per fornire una diagnosi.

Che terapia le ha dato lo psichiatra? Ha mai fatto psicoterapia, che per il caso da lei descritto è molto più utile?

Dr. Manlio Converti

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Utente
Utente
Gentile Dottore, grazie per la risposta celere.
No, l'espressione "conversione psicogena" mi è nuova.
Per quanto riguarda la cura, in primis c'è stato il Cipralex prescrittomi dal mio medico di base che mi ha parlato di una depressione camuffata da ansia generalizzata e attacchi di panico (nel suo studio ci ero arrivata con una crisi di pianto che perdurava da quasi 12 ore). Purtroppo non ho tollerato il Cipralex: arrivata a 5 gocce al giorno ho iniziato ad avere una irrequietezza talmente estrema da non mangiare e dormire per 6 giorni. Il mio medico di base mi ha allora indirizzato, per un consulto medico, dallo psichiatra, al quale però ho detto di non voler assumere antidepressivi, vista la mia brutta esperienza con il Cipralex e le mie remore a priori. Lui allora mi ha dato solo delle gocce di Xanax che sto attualmente assumendo (10 gocce al giorno da 1 mese e mezzo). La psicoterapia ho voluto invece farla con una psicologa-psicoterapeuta che già mi conosceva da prima dell'inizio di questo periodaccio, per cui mi sono affidata a lei e anche lei mi ha parlato di panico feroce, come se la fine dello studio fosse stato un cambiamento enorme che sto vivendo come un lutto, oltre a tanto stress accumulato oltre i miei personali limiti. Due-tre volte al mese vado da lei e parliamo, in più mi ha fatto vedere anche come respirare in modo corretto. Quando esco da li mi sembra di stare meglio, ma poi all'improvviso tornano i sintomi. Stamattina per esempio ho fatto uno sforzo enorme per uscire da sola e per me è' stato un grandissimo traguardo (fino a poche settimane fa non riuscivo a mettere un piede fuori casa neanche in compagnia) ma in posta mi sono sentita svenire e stavo per fuggire via, nonostante ci sia stata appena qualche minuto. E quando sono uscita da li mi chiedevo cosa ci facessi li, come se non conoscessi quella strada anche se in questa città ci vivo da 5 anni...
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
La psicoterapia è senz'altro utile, ma per un disturbo di panico, ansia, somatizzazioni sarebbe indicato anche un SSRI, ce ne sono altri oltre al Cipralex, alcuni sono più sedativi.
Mi è capitato, anche se di rado, di sostituire l'escitalopram, in genere ben tollerato, perché il paziente lamentava un aumento eccessivo di ansia e irritabilità, ma utilizzando altre molecole il problema è stato superato.
Con l'associazione farmaco-psicoterapia si guarisce più rapidamente, però l'antidepressivo va proseguito con pazienza per almeno un anno, anche quando i sintomi sono scomparsi, per evitare ricadute.

Franca Scapellato

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Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
La ringrazio per la risposta, proverò a parlarne con il medico.
Volevo chiederLe se possa essere associato a questa condizione anche il seguente sintomo: all'improvviso, anche mentre sono a riposo o sto compiendo un'azione tranquilla e non mi sento in ansia, sento la testa che frulla, come se i pensieri iniziassero a girare vorticosamente, dandomi la sensazione di stare perdendo la testa. E' come un motore che gira al massimo senza andare da nessuna parte, non lo controllo e non riesco a focalizzarmi su niente. E' come se nella testa avessi una scatola e qualcuno all'improvviso inizi a scuoterla facendo muovere convulsamente tutto il contenuto. Sempre in momenti di calma, faccio spessissimo fatica a muovermi a causa delle vertigini costanti. Mi sembrano, soprattutto il primo, sintomi diversi da quelli classici dell'attacco di panico che ho sperimentato.
Potrebbero essere segnali di qualche altra malattia della quale potrei eventualmente parlare con il medico?
Grazie mille per il consulto e per l'aiuto che offrite.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Si tratta di quei sintomi di conversione già citati dal collega Converti, che sono differenti dai disturbi d'ansia ma hanno la stessa origine psicogena, non organica. Questo non vuol dire che non sia malata, ma si tratta di una malattia psicologica, funzionale.
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Utente
Utente
La ringrazio, cercherò qualche informazione su questo disturbo e proseguirò nel mio percorso di guarigione. A riaggiornarci e grazie ancora per l'aiuto, buon lavoro
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