Farmaci ansiolitici
Gentili dottori, approfitto della vostra disponibilità e di questa piattaforma per chiedere un consulto in merito ai farmaci che sto assumendo per il mio disturbo d'ansia. Sono in cura da diverso tempo da uno specialista neurologo della mia zona che si occupa di tali disturbi; ed affidandomi, seguo le cure che mi prescrive.
Il consulto è rivolto alla posologia, premettendo che leggo, ma senza "impressionarmi", il foglio illustrativo dei farmaci che prendo, difatti non mi sono mai curato delle dosi, tempi, e durata consigliati, ma sono stato sempre fiducioso del medico. Oggi però andando in farmacia per acquistare un integratore a base di melatonina per un disturbo del sonno, dopo essermi consultato con il medico specialista, stesso il farmacista leggendo la ricetta ha asserito che le dosi del farmaco Pasaden fossero alte. È da oggi che abbiamo aumentato le dosi in seguito all'accentuazione dei disturbi, e ve le riporto:
Pasaden gocce: 10 al mattino, 10 ad ora di pranzo, 20 la sera
Escitalopram compresse: 10 mg ad ora di pranzo
Melaxina T: 15 gocce prima di andare a letto
Io questi medesimi dosaggi li ho già assunti in un altro periodo, cioè da gennaio di quest'anno a settembre, con maggiore escitalopram (20mg), poi riducendo il Pasaden a 5 gocce al mattino e a pranzo e sempre 20 gocce la sera, e l'escitalopram a 10 mg, fino ad ora che ho aumentato di nuovo il dosaggio del solo Pasaden.
Ora, dato che da quel che ho capito non sono farmaci "blandi", e che possono comportare anche diversi effetti collaterali, alcuni dei quali probabilmente (dico così perché alcuni possono essere riconducibili anche al mio sonno scorretto) dovrò averli avuti, come spossatezza, mal di testa, riduzione della libido, e dato che ne faccio uso all'incirca dalla fine del 2012, è giusto assumerne una dose, a detta del farmacista così "alta", e da quel che leggo sul foglio illustrativo e in genere riguardo questo tipo di farmaci, per un periodo di tempo così lungo?
Concludo informandovi del fatto che da quando ne faccio uso sono arrivato a ridurli a zero e a non assumerne più, sempre su ordine del medico, solo per pochi e brevi periodi, e vi ringrazio in anticipo per la disponibilità e per la gentilezza.
Il consulto è rivolto alla posologia, premettendo che leggo, ma senza "impressionarmi", il foglio illustrativo dei farmaci che prendo, difatti non mi sono mai curato delle dosi, tempi, e durata consigliati, ma sono stato sempre fiducioso del medico. Oggi però andando in farmacia per acquistare un integratore a base di melatonina per un disturbo del sonno, dopo essermi consultato con il medico specialista, stesso il farmacista leggendo la ricetta ha asserito che le dosi del farmaco Pasaden fossero alte. È da oggi che abbiamo aumentato le dosi in seguito all'accentuazione dei disturbi, e ve le riporto:
Pasaden gocce: 10 al mattino, 10 ad ora di pranzo, 20 la sera
Escitalopram compresse: 10 mg ad ora di pranzo
Melaxina T: 15 gocce prima di andare a letto
Io questi medesimi dosaggi li ho già assunti in un altro periodo, cioè da gennaio di quest'anno a settembre, con maggiore escitalopram (20mg), poi riducendo il Pasaden a 5 gocce al mattino e a pranzo e sempre 20 gocce la sera, e l'escitalopram a 10 mg, fino ad ora che ho aumentato di nuovo il dosaggio del solo Pasaden.
Ora, dato che da quel che ho capito non sono farmaci "blandi", e che possono comportare anche diversi effetti collaterali, alcuni dei quali probabilmente (dico così perché alcuni possono essere riconducibili anche al mio sonno scorretto) dovrò averli avuti, come spossatezza, mal di testa, riduzione della libido, e dato che ne faccio uso all'incirca dalla fine del 2012, è giusto assumerne una dose, a detta del farmacista così "alta", e da quel che leggo sul foglio illustrativo e in genere riguardo questo tipo di farmaci, per un periodo di tempo così lungo?
Concludo informandovi del fatto che da quando ne faccio uso sono arrivato a ridurli a zero e a non assumerne più, sempre su ordine del medico, solo per pochi e brevi periodi, e vi ringrazio in anticipo per la disponibilità e per la gentilezza.
[#1]
L'indicazione ad un trattamento deve provenire dal medico e non dal farmacista.
L'utilizzo di antidepressivi è utile nel corso di disturbi di ansia, meno l'utilizzo di benzodiazepine o integratori che servono poco allo scopo.
Il periodo di trattamento efficace deve essere prolungato nel tempo per evitare ricadute sintomatologiche a breve.
Gli effetti collaterali devono essere riferiti al curante.
Lo specialista di riferimento per i suoi disturbi è lo psichiatra.
L'utilizzo di antidepressivi è utile nel corso di disturbi di ansia, meno l'utilizzo di benzodiazepine o integratori che servono poco allo scopo.
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Gli effetti collaterali devono essere riferiti al curante.
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[#2]
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per la celere risposta.
In effetti se non erro l'antidepressivo in questo caso è l'escitalopram che ho ridotto, e la benzodizepina l'etizolam, quindi il Pasaden. L'integratore a base di melatonina è solo per farmi dormire meglio, per un effetto presumo consequenziale del disturbo d'ansia, ossia quello del sonno.
Dice quindi che dovrei cambiare specialista di riferimento? Il mio dovrebbe essere un neuro-psichiatra perché se non vado errato la specialistica in tempi meno recenti era indivisa, anche se sulla ricetta leggo "neurologo", ed anche sul curriculum on-line, tranne che in merito ad un periodo di docenza di neuropsichiatria.
Me l'ha consigliato il medico di base, e ha avuto in cura anche dei miei conoscenti don disturbi ansiosi o depressivi, ma se devo rivolgermi altrove mi informerò e cambierò.
In effetti se non erro l'antidepressivo in questo caso è l'escitalopram che ho ridotto, e la benzodizepina l'etizolam, quindi il Pasaden. L'integratore a base di melatonina è solo per farmi dormire meglio, per un effetto presumo consequenziale del disturbo d'ansia, ossia quello del sonno.
Dice quindi che dovrei cambiare specialista di riferimento? Il mio dovrebbe essere un neuro-psichiatra perché se non vado errato la specialistica in tempi meno recenti era indivisa, anche se sulla ricetta leggo "neurologo", ed anche sul curriculum on-line, tranne che in merito ad un periodo di docenza di neuropsichiatria.
Me l'ha consigliato il medico di base, e ha avuto in cura anche dei miei conoscenti don disturbi ansiosi o depressivi, ma se devo rivolgermi altrove mi informerò e cambierò.
[#3]
Uno psichiatra ha una maneggevolezza pratica differente rispetto ad un neurologo che pratica in ambito neurologico.
L'utilizzo di melatonina non è stato provato in combinazione con farmaci psichiatrici in quanto non vi è un interesse verso tali prodotti.
Potrebbero esserci interazioni non note.
L'insonnia è un sintomo di non compenso del suo disturbo ed andrebbe trattato nello specifico e per periodi di tempo limitato, dopodiché la gestione del dosaggio di antidepressivo è l'operazione più utile.
L'utilizzo di melatonina non è stato provato in combinazione con farmaci psichiatrici in quanto non vi è un interesse verso tali prodotti.
Potrebbero esserci interazioni non note.
L'insonnia è un sintomo di non compenso del suo disturbo ed andrebbe trattato nello specifico e per periodi di tempo limitato, dopodiché la gestione del dosaggio di antidepressivo è l'operazione più utile.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 18/11/2015.
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