Parere su terapia farmacologica

Gentili dottori, sono qui a chiedere il vostro parere non per me in prima persona ma per mia madre e sulla sua situazione che si sta protraendo ormai da diverso tempo; ha 43 anni e da 5 è seguita da uno specialista psichiatra per una serie di problemi che vado a spiegare. Mia madre è sempre stata una persona particolarmente emotiva e da qualche anno a questa parte ha iniziato a soffrire di alcuni disturbi dell'umore quali crisi di pianto, ansia, rimuginamenti, disturbi del sonno, forte apprensione riguardo la propria salute (che si verificano particolarmente nei giorni in cui mia madre non ha particolari attività che la tengano impegnata)... motivi per i quali ha deciso di rivolgersi ad uno psichiatra per intraprendere una cura farmacologica (nonostante un forte rifiuto verso i farmaci che continua ad essere presente ancora adesso ed in maniera piuttosto accentuata). Da allora si sono susseguiti una serie di trattamenti con varie molecole su prescrizione dello specialista i cui comportamenti mi hanno delle volte lasciato molto perplessa, primo tra tutti il fatto di non avere mai avuto dal medico una vera e propria diagnosi. All'inizio della terapia sono state provate diverse molecole SSRI quali sertralina e citalopram (per brevi periodi e a dosi molto basse poi sospese per effetti collaterali). La terapia mantenuta per più tempo è stata l'associazione di Daparox 10mg e Depakin 1000mg (il primo non è stato mai portato a dosaggio minimo mentre il secondo non è mai stato monitorato a livello ematico); terapia in seguito mantenuta solo con Daparox per 3 anni sempre a 10mg. Durante questo periodo mia madre è apparsa in buona salute e i sintomi sembravano essere spariti. Questa estate il farmaco è stato completamente sospeso per circa un mesetto e dopo questo lasso di tempo mia madre ha iniziato ad accusare gli stessi sintomi descritti sopra e quindi a Settembre ci siamo nuovamente rivolti allo specialista che ha prescritto una nuova cura così composta: Daparox (10 mg poi portati a 15) - EN (mattina pomeriggio e sera, attualmente solo la sera 15 gocce) - Depamide (introdotto circa un mese fa in sostituzione del depakin che portava effetti collaterali come la caduta dei capelli, attualmente 300mg che mia madre dovrebbe aumentare a 600mg secondo consiglio del medico) e da poco ha iniziato un percorso di psicoterapia. Da settembre ad ora tuttavia i risultati sono stati davvero scarsi, e mia madre sembra essere caduta in un circolo vizioso di rimuginamenti sulla propria salute... non facilitati dal comportamento del medico che oltre alle terapie, che mi lasciano abbastanza perplessa, non è quasi mai reperibile. Chiedo a voi signori dottori, nel limite del consulto telematico, un parere su queste terapie e se sia il caso di rivolgersi ad un altro specialista... visti i risultati piuttosto scarsi a distanza di tutto questo tempo. Vi ringrazio anticipatamente e cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
In verità alcuni risultati si sono ottenuti con una terapia specifica per il trattamento di un disturbo bipolare più che di una depressione.

Non è ben chiaro perchè è stata stabilita una sospensione se sua madre stava piuttosto bene, mentre è più chiaro che l'alopecia causata dal depakin poteva essere un fastidio, sebbene una riduzione avrebbe potuto ridurre l'effetto collaterale senza necessità di variazione.

Queste terapie possono essere valide per i disturbi di sua madre ma vanno monitorate continuativamente.

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Utente
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Gentile dott. Ruggiero, intanto grazie per la celere risposta.
Per quanto riguarda le terapie mi sembra strana l'ipotesi del disturbo bipolare in quanto il medico non ha mai parlato di una questione del genere e poi vorrei segnalare, per quanto io non sia un medico ovviamente, che l'umore di mia madre è sempre stato piuttosto stabile sebbene molto basso. Il depakin è stato preso per un annetto mentre la terapia di mantenimento con 10 mg di daparox è stata mantenuta per 3 anni in quanto i sintomi stabili non ci davano nessuna preoccupazione e quindi la questione è stata messa in secondo piano. Adesso invece nonostante la terapia con daparox e depamide i sintomi non sembrano migliorare in modo apprezzabile durante questi 3 mesi di trattamento. La cosa che mi ha sempre lasciata perplessa sono le dosi a cui sono stati prescritti farmaci che, leggendo il bugiardino, sembrano essere inferiori alle dosi minime indicate... infatti quando le cure vennero prescritte anni fa, miglioramenti si notarono solo dopo 7-8 mesi di trattamento il che mi fa sorgere molti dubbi riguardo l'efficacia delle cure prescritte. I farmaci risultano essere efficaci anche a dosi inferiori a quelle terapeutiche?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
I farmaci sono raramente efficaci a dosi non terapeutiche.

La terapia però è sempre orientata per un disturbo con delle oscillazioni umorali, probabilmente l'uso temporaneo serve per stabilizzare ma con dosaggi normali di antidepressivo non ce ne sarebbe bisogno.
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Utente
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In effetti dottore questo è quello che penso anche io... secondo lei quindi sarebbe sensato, visti i risultati scarsi o nulli, pensare di rivolgersi ad un altro specialista? Grazie ancora per la sua pronta disponibilità e gentilezza
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
La scelta di cambiare psichiatra è una scelta molto personale che può stabilire con sua madre che è la diretta interessata.
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