Cipralex o fluoxetina?

Salve,
sono una ragazza di 39 anni che sin dall'adolescenza ho avuto problemi di umore basso senza che però questo sfociasse in una vera e propria depressione o comunque in qualcosa di patologico. Un anno e mezzo fa è mancata improvvisamente per un infarto mia madre a cui ero legatissima e dopo qualche mese ho cominciato ad avere mancanza di respiro che mi ha portata più volte al ps, ma dopo tutti i controlli di routine non è emerso nessun problema clinico se non un ipertensione mai avuta, anzi ero ipotesa, e che ad oggi non si è capito se ha una componente ansiosa. Il medico di base è convinto che abbia problemi di ansia, anche perchè in effetti nelle ultime settimane ho cominciato ad avere paura di sentirmi, male, morire, impazzire...La terapia proposta è Cipralex, con il rischio però che mi porti ad ingrassare ulteriormente e non sarebbe il caso dato che sono già obesa o Fluoxetina in tutti e due i casi da affiancare nella prima fase allo Xanas fisso a rilascio prolungato per attenuare gli effetti collaterali delle prime settimane che poi andrebbe scalato, mentre ora lo prendo solo al bisogno e sto notando che serve meno di prima nonostante non ne abusi affatto. Fatto salvo che a breve penso di iniziare una terapia psicologica, nonostante sia un pò sfiduciata verso il pubblico, almeno in questo settore, ma purtroppo non posso al momento permettermi il privato. Secondo voi quale delle due terapie (Cipralex o Fluoxetina) potrebbe essere la migliore per me? La dottoressa dopo avermi parlato di entrambe ha lasciato a me la scelta, inoltre sarebbe il caso di sostituire lo XAnas con qualcosa di più forte tipo En nel primo periodo dell'antidepressivo? Grazie dell'attenzione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k 63
Non è possibile stabilire quale sia la terapia adatta a lei con un consulto on line.

E' invece opportuno che la sua dottoressa non lasci a lei una scelta tecnica che deve portare ad un miglioramento della sua situazione.

Non è detto che escitalopram le possa portare aumento di peso in quanto l'effetto collaterale possibile non è certo che si presenti in lei, come del resto la fluoxetina che porterebbe a ridurre l'apporto di cibo nelle prime settimane di trattamento potrebbe non mantenere questo effetto di tipo collaterale nel tempo.

L'azione dei due farmaci si esplica più o meno allo stesso modo per cui l'aumento di peso potrebbe essere presente in entrambi.

In ogni caso, tale consapevolezza dovrebbe spingerla a seguire dieta ed esercizio fisico durante il corso della terapia.

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Utente
Utente
Grazie per la sua cortese e celere risposta, sto già seguendo un percorso con un nutrizionista e sono in lista d'attesa per il by pass gastrico al Policlinico Gemelli, ma qui stavamo parlando del mio problema psicologico/psichiatrico, ovviamente la Fluoxetina non mi verrebbe data per disturbi alimentari, semplicemente mi è stato detto, forse erroneamente visto che un medico di base non è uno specialista, che tra il tipo di psicofarmaci che ritiene adatti per me è quello che da meno rischi di ingrassare, in ogni caso la cosa per me al momento non è fondamentale, vorrei solo trovare il farmaco più adatto.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k 63
Non è propriamente vero che la fluoxetina non faccia ingrassare. È probabile un effetto collaterale iniziale con dimagrimento.

L'utilizzo di farmaci psichiatrici potrebbe escluderla dal bypass gastrico se la sua intenzione è di proseguire con questa ultima strada.

Non ho ben capito se il suo medico di base e la dottoressa di cui parla sono la stessa persona.
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Utente
Utente
Grazie nuovamente della sua attenzione e delle sue delucidazioni. Mi scusi per non essermi spiegata bene, il medico di base e la dottoressa sono la stessa persona. Per quanto riguarda il by pass la psichiatra facente parte dell'equipe multidisciplinare con cui farò l'intervento e con cui ho fatto test e un paio di incontri è al corrente dell'uso al bisogno delle benzodiazepine ed è stata la prima a suggerirmi di affiancare un antidepressivo che potesse aiutarmi soprattutto con l'ansia ma anche con il tono dell'umore e "coprirmi" nei primi mesi post operatori in cui farò comunque parte di un gruppo di supporto alla rieducazione alimentare.Preciso che non ho mai avuto problemi di bulimia.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k 63
Va bene.

È importante che sia chiaro che non venga esclusa.

La psichiatra avrebbe potuto prescriverlo l'antidepressivo.
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