Lutto, ansia e sintomi

Buongiorno,
l'anno scorso a marzo mio padre si è ammalato di cancro, lo ha devastato fisicamente portandiselo via a marzo di quest'anno. A luglio, sempre del 2014, è morta d'infarto mia suocera e ad ottobre mio nonno, sempre d'infarto.
Sono vissuta per quei 12 mesi sospesa tra alti e bassi, sperando e pregando che le cure per mio padre facessero effetto e invece ogni volta la ricaduta.
Sono figlia unica e ho anche dovuto badare ai miei figli (nel 2014 il maggiore aveva 5 anni e il secondogenito 6 mesi circa).

Dopo la morte di mio padre pensavo che tutto si fosse risolto visto che lui aveva trovato la pace e invece la mia salute è precipitata, ogni sintomo mi porta ad avere paura di avere qualcosa che non va, ho il terrore di lasciare qui tutti e ho fatto una serie di analisi che elenco qui sotto:
- varie analisi del sangue
- 2 ecg
- ecografia completa addome
- rm con mdc lombare (trovata protrusione dopo discectomia)
Le ultime analisi fatte giovedì al ps sono:
- tac alla testa
- visita neurologica
- visita oculistica (senza però controllo del fondo dell'ochio)

La neurologa, per escludere cause neurologiche per 3 brevi episodi di diplopia, mi ha prescritto rm con mdc alla testa, analisi della tiroide e un altro esame del sangue per escludere problemi al nervo ottico.

I miei problemi attuali sono un senso di sbandamento a momenti, tipo visivo, come faticassi a mettere leggermente a fuoco e leggere vertigini, io sinceramente non mi sento come avessi crisi di panico, capitano e basta ma, ovviamente, mi fanno preoccupare.
A questo punto, viste le analisi fin ora negative, posso annoverare tra le cause di tutto l'ansia?
Ho anche perso 6 kg da inizio anno anche se magio normalmente.
Mi sembra improbabile che la testa possa fare tutto ciò e quindi chiedo ad un esperto se è il caso di indagare anche in quella direzione.

Grazie per l'attenzione.

[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Lei scrive: "Sono vissuta per quei 12 mesi sospesa tra alti e bassi, sperando e pregando che le cure per mio padre facessero effetto e invece ogni volta la ricaduta."
Sarebbe strano che tutto questo non avesse lasciato traccia, tanto più che al lutto del padre si è aggiunto quello della suocera, morta all'improvviso, e poi del nonno. Sono periodi della vita in cui sembra di essere in guerra, e intanto la vita va avanti, i bambini (uno piccolo e addirittura l'altro neonato) hanno le loro esigenze. Si stringono i denti e si va avanti, però la testa, cioè il cervello, non è una macchina, ma una cosa viva che va curata e aiutata, se no l'angoscia prende altre strade, come la somatizzazione.
Ha bisogno di un momento e di uno spazio per lei, per poter elaborare quei lutti, quelle perdite dolorose, per farsi accompagnare in questo momento difficile.

Franca Scapellato

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Io ho cercato di uscirne ma sembra che il mio corpo mi remi contro, sembro star meglio e poi ancora ansia, sintomi che si susseguono, sono intrappolata pur avendo voglia di vivere, di non aver più nulla.
Non so più cosa provare ormai..
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