Iter per chiedere un consulto psicologico
Salve, non sono qui per chiedere aiuto, visto che già avevo aperto due consulti a distanza di mesi/anni, e ho ricevuto solo consigli di andare a farmi vedere da uno psicologo (non è una critica al vostro sistema, sia ben chiaro). Quello che adesso chiedo è: qual'è l'iter per chiedere un consulto psicologico, sapendo che mi trovo in una città molto lontano da casa, dove non ho residenza, quindi non posso farlo attraverso il medico di base. Avevo pensato di andare alla guardia medica o alla ASL o all'ospedale, ma non so cosa fare dire.
Giusto per riepilogare, leggendo i vostri articoli e dalle risposte ricevute negli altri consulti, dovrei soffrire di una grave (?) depressione. Già da molti mesi/anni soffrivo di questi sintomi che sono letteralmente esplosi da quando mi sono trasferito, e la solitudine ha inciso parecchio, dato che in un mese non sono riuscito a farmi nessun amico e nessun conoscente. I sintomi sono: stanchezza continuata, perdita di ogni speranza nel futuro, autosvalutazione, voglia di essere commiserati, voglia di cercare negli altri l'approvazione che quello che mi sta succedendo non è colpa mia ma è sfortuna, apatia, mancanza di empatia, sbalzi d'umore, difficoltà a concentrarsi a dovere (e io riuscivo a studiare anche 6 ore di fila materie complesse e matematiche), sensazione che il futuro sarà sempre peggio, pensieri di morte continui, pensieri di come potrei commettere il suicidio. A tutto questo si aggiungono crisi di pianto assolutamente immotivate e casuali durante l'arco della giornata, anche 10 volte al giorno, e durano anche tanto...una volta ho pianto per un ora di fila. Per fortuna non ho problemi di somatismo a livello fisico, se non qualche disturbo intestinale che non so quanto dipenda da quello, mentre a livello di ansia ho notato che mi è aumentata l'ansia mentre faccio i colloqui di lavoro e non riesco ad essere sciolto, almeno nei primi minuti. In generale però credo che le persone mi rifuggano per questo mio aspetto completamente piatto e di apatia totale che traspare evidentemente.
Che cosa devo fare per farmi aiutare? E voi, su questa situazione, cosa dite a riguardo (a parte il "fatti vedere da uno psicologo/psichiatra)
Grazie
Giusto per riepilogare, leggendo i vostri articoli e dalle risposte ricevute negli altri consulti, dovrei soffrire di una grave (?) depressione. Già da molti mesi/anni soffrivo di questi sintomi che sono letteralmente esplosi da quando mi sono trasferito, e la solitudine ha inciso parecchio, dato che in un mese non sono riuscito a farmi nessun amico e nessun conoscente. I sintomi sono: stanchezza continuata, perdita di ogni speranza nel futuro, autosvalutazione, voglia di essere commiserati, voglia di cercare negli altri l'approvazione che quello che mi sta succedendo non è colpa mia ma è sfortuna, apatia, mancanza di empatia, sbalzi d'umore, difficoltà a concentrarsi a dovere (e io riuscivo a studiare anche 6 ore di fila materie complesse e matematiche), sensazione che il futuro sarà sempre peggio, pensieri di morte continui, pensieri di come potrei commettere il suicidio. A tutto questo si aggiungono crisi di pianto assolutamente immotivate e casuali durante l'arco della giornata, anche 10 volte al giorno, e durano anche tanto...una volta ho pianto per un ora di fila. Per fortuna non ho problemi di somatismo a livello fisico, se non qualche disturbo intestinale che non so quanto dipenda da quello, mentre a livello di ansia ho notato che mi è aumentata l'ansia mentre faccio i colloqui di lavoro e non riesco ad essere sciolto, almeno nei primi minuti. In generale però credo che le persone mi rifuggano per questo mio aspetto completamente piatto e di apatia totale che traspare evidentemente.
Che cosa devo fare per farmi aiutare? E voi, su questa situazione, cosa dite a riguardo (a parte il "fatti vedere da uno psicologo/psichiatra)
Grazie
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Sta chiedendo come fare per farsi visitare o nuovamente cosa dovrebbe fare senza che sia scritto che deve andare a farsi visitare da uno psichiatra?
Ha già chiesto dei consulti e le hanno già detto che deve farsi visitare, solitamente è la soluzione naturale del consulto in quanto non si sostituisce ad una visita diretta.
Descrive una serie di sintomi da cui pare che sia anche grave (poi questo bisogna capire chi lo stabilisce) ed ancora vuole attendere per farsi visitare?
Può accedere a prestazioni del SSN secondo le modalità della regione in cui si trova che può richiedere ad un urp.
Le visite psichiatriche possono anche avvenire per accesso diretto e se dovuto deve pagare il ticket previsto.
Ha già chiesto dei consulti e le hanno già detto che deve farsi visitare, solitamente è la soluzione naturale del consulto in quanto non si sostituisce ad una visita diretta.
Descrive una serie di sintomi da cui pare che sia anche grave (poi questo bisogna capire chi lo stabilisce) ed ancora vuole attendere per farsi visitare?
Può accedere a prestazioni del SSN secondo le modalità della regione in cui si trova che può richiedere ad un urp.
Le visite psichiatriche possono anche avvenire per accesso diretto e se dovuto deve pagare il ticket previsto.
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[#2]
Utente
Grazie per la risposta dottor. Ruggiero. Come ho specificato nel titolo e nel preambolo, vorrei avere maggiori informazioni su come procedere operativamente per farmi vedere da uno psichiatra. La ringrazio quindi per l'informazione, andrò all'URP più vicina (risiedo a Torino). Cosa intende per "accesso diretto"? E quel "anche" nella frase, significa che in questo caso posso evitare di passare dall'URP?
In ogni caso, la descrizione dei sintomi che ho fatto non era per richiedere un consulto senza sentirmi dire "vai a farti vedere", ma se qualcuno volesse aggiungere qualcosa (consigli, precisazioni ecc) sui sintomi, anche se non era la domanda principale, avrebbe potuto farlo, tutto qui.
Grazie ancora
In ogni caso, la descrizione dei sintomi che ho fatto non era per richiedere un consulto senza sentirmi dire "vai a farti vedere", ma se qualcuno volesse aggiungere qualcosa (consigli, precisazioni ecc) sui sintomi, anche se non era la domanda principale, avrebbe potuto farlo, tutto qui.
Grazie ancora
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L'accesso diretto è una modalità applicabile per alcune branche specialistiche per andare direttamente a chiedere una visita.
Dipende dalle regioni in quanto è una modalità non ben conosciuta, ed attualmente sulla base della valutazione dei parametri di spesa è quasi sempre necessario utilizzare una ricetta con codice a barre, quindi è preferibile richiedere informazioni prima di recarsi nei servizi.
Aggiungere dettagli, consigli o altro su sintomi che richiedono attenzione clinica, senza valutazione diretta, non ha molto senso nel suo caso.
Dipende dalle regioni in quanto è una modalità non ben conosciuta, ed attualmente sulla base della valutazione dei parametri di spesa è quasi sempre necessario utilizzare una ricetta con codice a barre, quindi è preferibile richiedere informazioni prima di recarsi nei servizi.
Aggiungere dettagli, consigli o altro su sintomi che richiedono attenzione clinica, senza valutazione diretta, non ha molto senso nel suo caso.
[#4]
Utente
Gentile dottore, posso richiedere tali informazioni anche in farmacia o alla ASL? Mi verrebbe più comodo. In tal caso, cosa devo chiedere esattamente, visto che nessun medico mi ha prescritto nulla, ne visitato? Vado li e chiedo semplicemente se mi possono prescrivere un consulto psicologico/psichiatrico? Io non so nemmeno la nomenclature, oltre che l'iter.
Come vede, si tratta di un problema prettamente pratico/operativo.
Come vede, si tratta di un problema prettamente pratico/operativo.
[#6]
Utente
Gentili dottori,
aggiorno questa discussione sperando di ricevere istruzioni su cosa fare. Finalmente mi sono fatto coraggio e nella nuova città dove sto ho preso un medico di base per elencare i miei sintomi, pensando che mi avrebbe prescritto una visita specialistica. Il medico l'ho scelto a caso tra quelli in lista, non conoscendo nessuno che mi potesse consigliare.
Il medico di base, ha ascoltato i miei sintomi, non mi ha posto ulteriori domande (se non da quando i sintomi si protraessero) e mi ha prescritto i seguenti farmaci:
-paroxetina daparox 20 mg mezza compressa per 8 giorni, poi 1 compressa per 2-3 mesi
-alprazolam al bisogno (durante gli attacchi di panico).
Non voglio assolutamente criticare l'operato del medico, ma ho fatto una ricerca e il primo farmaco mi sembra un po' eccessivo. Ho sinceramente paura di prendere questi tipi di farmaci per questo vorrei un parere da voi.
aggiorno questa discussione sperando di ricevere istruzioni su cosa fare. Finalmente mi sono fatto coraggio e nella nuova città dove sto ho preso un medico di base per elencare i miei sintomi, pensando che mi avrebbe prescritto una visita specialistica. Il medico l'ho scelto a caso tra quelli in lista, non conoscendo nessuno che mi potesse consigliare.
Il medico di base, ha ascoltato i miei sintomi, non mi ha posto ulteriori domande (se non da quando i sintomi si protraessero) e mi ha prescritto i seguenti farmaci:
-paroxetina daparox 20 mg mezza compressa per 8 giorni, poi 1 compressa per 2-3 mesi
-alprazolam al bisogno (durante gli attacchi di panico).
Non voglio assolutamente criticare l'operato del medico, ma ho fatto una ricerca e il primo farmaco mi sembra un po' eccessivo. Ho sinceramente paura di prendere questi tipi di farmaci per questo vorrei un parere da voi.
[#8]
Utente
grazie dottore ma la sua frase è un pleonasmo. In altri consulti ho letto che per tali farmaci andrebbe in ogni caso visitato uno psichiatra. Ora, di sicuro non voglio che voi diciate ciò che voglio sentirmi dire, ma con tutti gli effetti collaterali che presente, mi ha spiazzato questa prescrizione dopo 2 minuti di esposizione dei sintomi, tutto qui.
[#9]
Lei vuole criticare la scelta del suo medico e vuole che chi le scrive concordi con lei.
Il suo medico ha stabilito questo trattamento ritenendolo utile per i suoi disturbi.
Non lo ha fatto per altri motivi se non quello di curarla.
"Eccessivo" non è il termine appropriato per una cura corretta.
Nel frattempo, ha la possibilità di rivolgersi ad uno specialista per ulteriori valutazioni. Se inizia la terapia ed arriva dallo specialista con la cura già iniziata può avere la possibilità di ridurre i sintomi che lamenta.
Il suo medico ha stabilito questo trattamento ritenendolo utile per i suoi disturbi.
Non lo ha fatto per altri motivi se non quello di curarla.
"Eccessivo" non è il termine appropriato per una cura corretta.
Nel frattempo, ha la possibilità di rivolgersi ad uno specialista per ulteriori valutazioni. Se inizia la terapia ed arriva dallo specialista con la cura già iniziata può avere la possibilità di ridurre i sintomi che lamenta.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.9k visite dal 13/11/2015.
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