Disturbo bipolare 2 . come si diagnostica e sua durata

Gentili Dottori,
ho postato ieri per un mio grosso problema che uno specialista mi ha dato grandissime soddisfazioni. Però, se posso, vorrei capire una cosa. Quattro anni fa, forse meno, per cercare di porre la parola fine al mio stato depressivo che durava da circa 20 (ho assunto quasi tutte le molecole in augmentation e combination) mi sono recato a quello che credevo fosse il centro per la cura dei disturbi in Italia: Pisa. Dopo un veloce controllo, la primaria della mia sezione mi diagnostica un DISTURBO BIPOLARE DI TIPO I. Non avevo con me il PC per documentarmi, ma in un certo senso ero contento perché pensavo che il mio calvario fosse terminato. NO! Ne è cominciato un altro!
Al mio paese mi segue una psichiatra del CIM che mi diagnostica un Disturbo Bipolare II ed al posto di Depakin e Lithio mi prescrive Carbolithium 300 5 cpr (dopo aver controllato i livelli della litiemia pari a 0,6) e con molta cautela gli aggiunge l' Efexor a 75 mg. Premetto che mi sento sempre un depresso grave (tre tentativi di suicidio con sostanze d' abuso). Insomma, dopoessermi documentato, io non ho mai passato ne un episodio maniacale né ipomanicale. E' verrò che possono essere oggetto di dimenticanza, ma i miei colleghi ed amici credo se ne sarebbero accorti. Vi prego indicatemi la buona strada perché sono veramente sfinito. GRAZIE INFINITE
[#1]
Dr. Mario Zampardi Psichiatra 120 3
Gentile Signore,
ho letto il Suo post di due giorni fa e quindi la Sua lunga storia e l'ampia ed esauriente risposta che, in questo senso, il Collega Gukov Le ha dato.
Le consiglierei di discutere con la Sua Psichiatra i quesiti che, punto per punto, Le sono stati già consigliati.
Soltanto vorrei aggiungere ( se posso) un'ulteriore considerazione : l'eventuale riconsiderazione della diagnosi clinica.
Pur con tutti i limiti, infatti, che sono inerenti a questo sito in cui non può esserci un rapporto "de visu", elemento indispensabile ad una vera e corretta diagnosi, forse non sarebbe peregrina l'idea di essere ulteriormente sottoposto alla somministrazione di vari test specifici di personalità al fine di confermare o meno l'attuale diagnosi che se, nell'eventualità, dovesse essere "reindirizzata" cambierebbe l'intero orientamento terapeutico e dal lato farmacologico e da quello dell'intervento psicoterapico.
Ne discuta, ovviamente, con la Sua Psichiatra.
Un saluto

Dr. Mario Zampardi

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Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Grazie dr.Zampardi per la cortese risposta. L' MPI non so quante volte mi è stato somministrato, poi altri sull' ansia, le figure strane (troppo difficile scrivere).... ed altri test. L' unica cosa che ho imparato da tutto ciò è che sono schizoide, non dovrei essere psicotico, dovrei essere un borderline, dai test emergeva dalla scala la profondissima depressione. Mentre la scala del bipolarismo era un po' bassa. Insomma, anche chi me li somministrava diceva che non bisogna credere in quei test ma farli e basta. Lo psichiatra del Policlinico non ci capì molto. Concluse dicendo "lei è un personaggio con incredibili contrapposizioni". Non so. La cosa peggiore è che adesso a 46 anni ho crisi di pianto notevoli, non mi piace nulla, sto per lasciare il mio lavoro di docente universitario. Poi me ne pentirò, lo so. Ho semplicemente il male di vivere. Grazie dottore.
[#3]
Dr. Mario Zampardi Psichiatra 120 3
Gentile Signore,
mi dice che Le sono stati somministrati tutti i test possibili al riguardo. Ecco, a me sembra proprio questo il punto.
Dai test ma anche da colloqui approfonditi ( e non pochi minuti per sapere come sta e scrivere la terapia..) mi sembra che emerga una condizione di fondo di natura psicotica, come per altro afferma Lei stesso e nel cui contesto si dinamizza e cronicizza una vera e propria Depressione Maggiore.
Pertanto, a mio giudizio, dovrebbe discutere senza indugio con la Sua Psichiatra se non sia il caso di attenzionare queste manifestazioni di fondo che, nel caso, sarebbero quelle che danno il "là" all'intero quadro clinico e che, mi sembra, non sono state sufficientemente curate con adeguata terapia.

Non lasci il suo lavoro. Le interazioni sociali, anche se per Lei penose, l'agganciano ancora ad una sana realtà.

Con i migliori auguri
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Andrebbe capito perché la diagnosi si struttura su un disturbo del tipo bipolare nonostante lei stesso neghi di avere avuto nello specifico episodi maniacali o ipomaniacali.

Se fosse corretta la diagnosi gli stabilizzatori attuali hanno poca efficacia su quello che sembra essere il sintomo maggiormente presente cioè la depressione che appare essere problematica per diversi aspetti sia sociali che personali.

I test di fatto non sono elementi diagnostici, del resto la somministrazione continuativa ne rende inutilizzabile il risultato in quanto spesso sono condizionati dal ricordo del precedente.

La visita psichiatrica è l'unico passaggio indispensabile per avere una correttezza nella valutazione diagnostica.

Data la diversità delle diagnosi ed anche la sua non concordanza con i sintomi caratteristici delle patologie diagnosticate può essere utile sentire un parere diverso.

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