Sertralina non mi aiuta?
Buonasera,
vi scrivo perché spero di trovare consigli sul mio attuale stato psicofisico.
Non sto qui a dilungarmi sulla mia "storia clinica" ma per capire la situazione attuale premetto che 7 anni fa ho iniziato a soffrire di forti attacchi di panico e ansia, in cura presso un neurologo ho "risolto" con Cipralex il 90% dei sintomi che mi affliggevano, in contemporanea ho fatto una psicoterapia cognitivo comportamentale e devo dire che sono uscito lentamente dal tunnel della malattia.
Dopo 4 anni decido autonomamente, di fare l'errore già grande della mia vita: sospendere il cipralex, da un giorno all'altro.
Sono stato bene per mesi, ma un bel giorno è tornato il panico, forte come prima...
Altro neurologo "di fama", altra terapia....fallimento...ansia, ansia e solo ansia...
Torno sui miei passi, dal mio vecchio specialista, circa 1 anno fà, sperando mi possa indirizzare nuovamente alla terapia che aveva funzionato...quella con il cipralex...invece mi prescrive Zoloft - Sertralina (inizialmente 25, poi 50 che prendo tutt'ora)...
Purtroppo a distanza ormai di 10 mesi dall'inizio di questa nuova terapia sto abbastanza uno schifo...
Ansia a mille, qualche attacco di panico, inoltre mi sento svogliato, stanco, nervoso, sempre impaziente di non si sà che cosa, inizio progetti e non li termino, ho perso interesse per tutto, come se le cose non avessero importanza..., guardo mia moglie e i miei figli e mi sento male solo all'idea che sto buttando gli anni migliori stando male anziché avere le energie per stare con loro... Improvvisamente è come se non avessi più interessi, prospettive, sogni...non so prendere decisioni, come se non me ne importasse nulla...una vita piatta e ogni santo giorno penso: "io non sono questo..."
Con Cipralex ero davvero rinato (a parte il primo periodo un po' difficile ma normale...), mi era tornato il sorriso, la voglia di vivere....
Adesso mi trovo ad essere una persona vuota...depressa per la sua stessa condizione...sempre stanca e svogliata....e decisamente triste perché non vedo vie d'uscita.
Possibile tutto questo? Sentirsi così estranei anche a se stessi?
Secondo il vs parere il neurologo potrebbe prescrivermi nuovamente il cipralex anche se ho già fatto una terapia (dagli ottimi risultati!) con quel farmaco o tenderà ad aumentarmi la sertralina?
Inoltre mi sento come se stessi peggiorando sempre di più al livello psicologico, sempre più depresso, sempre più demotivato e disinteressato da tutto....
Vi ringrazio.
Saluti
A.
vi scrivo perché spero di trovare consigli sul mio attuale stato psicofisico.
Non sto qui a dilungarmi sulla mia "storia clinica" ma per capire la situazione attuale premetto che 7 anni fa ho iniziato a soffrire di forti attacchi di panico e ansia, in cura presso un neurologo ho "risolto" con Cipralex il 90% dei sintomi che mi affliggevano, in contemporanea ho fatto una psicoterapia cognitivo comportamentale e devo dire che sono uscito lentamente dal tunnel della malattia.
Dopo 4 anni decido autonomamente, di fare l'errore già grande della mia vita: sospendere il cipralex, da un giorno all'altro.
Sono stato bene per mesi, ma un bel giorno è tornato il panico, forte come prima...
Altro neurologo "di fama", altra terapia....fallimento...ansia, ansia e solo ansia...
Torno sui miei passi, dal mio vecchio specialista, circa 1 anno fà, sperando mi possa indirizzare nuovamente alla terapia che aveva funzionato...quella con il cipralex...invece mi prescrive Zoloft - Sertralina (inizialmente 25, poi 50 che prendo tutt'ora)...
Purtroppo a distanza ormai di 10 mesi dall'inizio di questa nuova terapia sto abbastanza uno schifo...
Ansia a mille, qualche attacco di panico, inoltre mi sento svogliato, stanco, nervoso, sempre impaziente di non si sà che cosa, inizio progetti e non li termino, ho perso interesse per tutto, come se le cose non avessero importanza..., guardo mia moglie e i miei figli e mi sento male solo all'idea che sto buttando gli anni migliori stando male anziché avere le energie per stare con loro... Improvvisamente è come se non avessi più interessi, prospettive, sogni...non so prendere decisioni, come se non me ne importasse nulla...una vita piatta e ogni santo giorno penso: "io non sono questo..."
Con Cipralex ero davvero rinato (a parte il primo periodo un po' difficile ma normale...), mi era tornato il sorriso, la voglia di vivere....
Adesso mi trovo ad essere una persona vuota...depressa per la sua stessa condizione...sempre stanca e svogliata....e decisamente triste perché non vedo vie d'uscita.
Possibile tutto questo? Sentirsi così estranei anche a se stessi?
Secondo il vs parere il neurologo potrebbe prescrivermi nuovamente il cipralex anche se ho già fatto una terapia (dagli ottimi risultati!) con quel farmaco o tenderà ad aumentarmi la sertralina?
Inoltre mi sento come se stessi peggiorando sempre di più al livello psicologico, sempre più depresso, sempre più demotivato e disinteressato da tutto....
Vi ringrazio.
Saluti
A.
[#1]
A mio avviso tornare alla terapia che le aveva fatto effetto è un'ottima strategia, che di solito va presa in considerazione subito.
Questo non vuol dire che le farà effetto come desiderato o come in passato, ma sicuramente vale la pena provare a farlo, seguendo i consigli di un medico dal vivo, perché cambiare da un farmaco all'altro non è così facile, così come lei sa da quando ha sospeso il farmaco da solo.
Questo non vuol dire che le farà effetto come desiderato o come in passato, ma sicuramente vale la pena provare a farlo, seguendo i consigli di un medico dal vivo, perché cambiare da un farmaco all'altro non è così facile, così come lei sa da quando ha sospeso il farmaco da solo.
Dr. Manlio Converti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4k visite dal 01/11/2015.
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