Durata farmaco terapia
Salve sono un ragazzo di 24 anni fra poco 25 che a 22 e mezzo ha avuto una psicosi breve con esiti deliranti poi rientrati in Ospedale dopo un mese di ricovero prima volontario per quanto possibile, e ed è stato costretto al ricovero e a due tso, da li in poi la situazione si è ammorbidita con la presa in carico di un medico del Csm locale che aveva detto che in due anni si dovevano togliere gradulamente gli psicofarmaci, adesso passati due anni da due mesi non solo non sono stati tolti ma non c'è la minima intenzione di farla per paura di ricadute e perchè soffro di disturbo di attacchi di ansia, ma penso che prima o poi dovranno essere tolti o mi sbaglio ? O dovrò per tutta la vita convivere con gli psicofarmaci ed i loro affetti collaterali ? Allora dopo aver parlato ripetutamente con lo specialista curante e sentendomi dire che bisogna conviverci e portare pazienza e senza sopprattutto dopo che la pensiamo diversamente sulla durata del trattamento e sulla permanenza a mio avviso ingiustificata degli psico farmaci , non sarà il caso che cambi medico di qui a breve ?
Penso sul serio di cercarmi solo un medico che voglia scalarmi definitavamente i farmaci fino alla totale libertà a costo di rischiare ricadute, e quando sarò deciso a farlo sarà poi difficile fermarmi..
Penso sul serio di cercarmi solo un medico che voglia scalarmi definitavamente i farmaci fino alla totale libertà a costo di rischiare ricadute, e quando sarò deciso a farlo sarà poi difficile fermarmi..
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Il farmaco può (io dico dopo tre-cinque anni) essere ridotto o sospeso solamente nei casi in cui ci sia completa remissione.
Non mi sembra che questo sia il suo caso.
Il suo è quello di un equilibrio precario.
La sospensione o riduzione del farmaco potrebbe causare una nuova caduta in un precipizio dal quale lei si è faticosamente rialzato.
L'uso degli psicofarmaci non deve essere giustificata da lei, come non è il diabetico a dover giustificare l'uso di insulina o il cardiopatico a giustificare l'uso di antipertensivi.
Nessun medico la compiacerà al punto da fare quello che lei gli ordina di fare. E' più probabile che considererà questa sua presa di posizione come un sintomo di peggioramento, facendola ricoverare per accertamenti.
Le conviene rischiare di avere una ricaduta, considerando che lei è già in equilibrio precario o perfino un nuovo ricovero per delle incomprensioni con un medico nuovo?
Si fidi del suo psichiatra e della sua esperienza.
Non mi sembra che questo sia il suo caso.
Il suo è quello di un equilibrio precario.
La sospensione o riduzione del farmaco potrebbe causare una nuova caduta in un precipizio dal quale lei si è faticosamente rialzato.
L'uso degli psicofarmaci non deve essere giustificata da lei, come non è il diabetico a dover giustificare l'uso di insulina o il cardiopatico a giustificare l'uso di antipertensivi.
Nessun medico la compiacerà al punto da fare quello che lei gli ordina di fare. E' più probabile che considererà questa sua presa di posizione come un sintomo di peggioramento, facendola ricoverare per accertamenti.
Le conviene rischiare di avere una ricaduta, considerando che lei è già in equilibrio precario o perfino un nuovo ricovero per delle incomprensioni con un medico nuovo?
Si fidi del suo psichiatra e della sua esperienza.
Dr. Manlio Converti
[#2]
Utente
Va bene , a parte che al momento ho attacchi di ansia e non sintomi psicotici, comunque accetto una terapia a termine ma purchè mi si dicano bene i termini, cioè i due anni iniziali non diventino tre poi cinque e poi dieci, poi non si sa, ha capito la questione ?
Non voglio essere compiaciuto , il medico è molto soddisfatto dei progressi fatti, vorrei che però finissero con una prima o poi ( 3-5 anche come dice Lei ) remissione totale che adesso è parziale ma ben avviata e poi fine del trattamento farmacologico. Cioè che fosse cauto e al tempo stesso si prendesse dei rischi calcolati ovviamente, tipo di togliere i farmaci dopo 3-4 anni ma farlo veramente non come la prima volta. Sono conscio dei pericoli che si corrono se le cose non vanno bene.
Non voglio cambiare per forza ma se continuo a migliorare e non ci sono prese di posizioni del medico non va bene per quanto mi riguarda, detto ciò ha tutta la mia stima perchè mi ha seguito dagli esordi psicotici fino ad adesso che soffro di ansia acuta e che ho "solo" 2,5 ml di Risperdal la sera riducibili a 2 in futuro se l'ansia cala o non peggiora permettendomi di fare una vita completa in tutti i suoi aspetti.
Grazie mille per il consiglio ne terrò conto nelle mie future scelte, è stato molto chiaro e preciso, cosa non comune
Non voglio essere compiaciuto , il medico è molto soddisfatto dei progressi fatti, vorrei che però finissero con una prima o poi ( 3-5 anche come dice Lei ) remissione totale che adesso è parziale ma ben avviata e poi fine del trattamento farmacologico. Cioè che fosse cauto e al tempo stesso si prendesse dei rischi calcolati ovviamente, tipo di togliere i farmaci dopo 3-4 anni ma farlo veramente non come la prima volta. Sono conscio dei pericoli che si corrono se le cose non vanno bene.
Non voglio cambiare per forza ma se continuo a migliorare e non ci sono prese di posizioni del medico non va bene per quanto mi riguarda, detto ciò ha tutta la mia stima perchè mi ha seguito dagli esordi psicotici fino ad adesso che soffro di ansia acuta e che ho "solo" 2,5 ml di Risperdal la sera riducibili a 2 in futuro se l'ansia cala o non peggiora permettendomi di fare una vita completa in tutti i suoi aspetti.
Grazie mille per il consiglio ne terrò conto nelle mie future scelte, è stato molto chiaro e preciso, cosa non comune
[#3]
Utente
Mi scusi il Dottore mi ha ridotto, non mi ricordo se glie l'ho detto , il Risperdal da 3 ml alla sera a 2,5 alla sera gradualmente, perchè l'ansia è calata, questo cambio potrebbe dare due cose ( domanda ) :
Ritorno ad una situazione sessuale senza problemi di erezione e arrivare all'orgasmo ( con 3 ml era difficile se non solo con il Cialis mi è stato detto che non c'è incompatibilità con gli psicofarmaci dall'andrologo e cardiologo ) ?
Parziale aumento dell'ansia per il tempo che passa dal passaggio da 3 ml a 2,5 ml ? Il cambio è stato fatto lunedì 26 e non ho avvertito grosse differenze ma leggero aumento e intensità dell'ansia nelle situazioni più a rischio ma anche banali , adesso sono a 2,7 ml di Risperdone-Risperdal appunto dal 26-10 ..
Ritorno ad una situazione sessuale senza problemi di erezione e arrivare all'orgasmo ( con 3 ml era difficile se non solo con il Cialis mi è stato detto che non c'è incompatibilità con gli psicofarmaci dall'andrologo e cardiologo ) ?
Parziale aumento dell'ansia per il tempo che passa dal passaggio da 3 ml a 2,5 ml ? Il cambio è stato fatto lunedì 26 e non ho avvertito grosse differenze ma leggero aumento e intensità dell'ansia nelle situazioni più a rischio ma anche banali , adesso sono a 2,7 ml di Risperdone-Risperdal appunto dal 26-10 ..
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 26/10/2015.
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