Entact e gravi disturbi psichici
Buongiorno,
cerco di spiegarmi in poche parole anche se il problema è complesso e riguarda vari ambiti della medicina.
Allora mio padre ha 56 anni, soffre di leucemia linfatica cronica (per ora ad un livello che non necessita di cure) inoltre ha subito circa 5 anni fa un intervento di sostituzione della valvola mitralica con una di tipo biologico. Le sue condizioni di salute sono tornate quasi fin da subito ottimali, fino a qualche mese fa quando la valvola ha dato i primi segni di malfunzionamento, in quanto si sono formati dei coaguli attorno ad essa, di conseguenza gli è stato prescritto il Coumadin.
Da quel momento in poi mio padre è diventato molto ansioso e preoccupato per qualunque cosa, e spesso giù di morale, non si sentiva bene o credeva di non sentirsi bene, poco appetito, poca voglia di fare. Così il medico di base gli ha prescritto Entact assieme ad Ansiolin. Nel giro di qualche giorno quella che era nevrosi si è trasformata in psicosi, l'abbiamo portato in ospedale immediatamente e gli hanno sospeso la cura. Mio papà è ricoverato da due settimane, e le sue condizioni psichiche non hanno fatto altro che aggravarsi, da qualche giorno gli fanno assumere tranquillanti. Gli esami del sangue sono negativi, allo stesso modo la TAC, la risonanza e l'elettroencefalogramma. Mio padre ha bisogno della nostra assistenza 24h/24, non è in grado di intendere nè di volere, di formulare un discorso sensato, di mangiare da solo, e ogni tanto non riconosce le persone, in gergo volgare è diventato "handicappato".
Il prossimo esame che deve fare è il prelevamento del liquido cerebrospinale.
I medici non si pronunciano più di tanto e talvolta con pareri discordanti. Il medico del reparto in cui è ricoverato (medicina) sostiene che non può essere colpa di Entact tutto quello che è accaduto, che la reazione di mio padre è stata eccessiva facendo supporre la presenza di altre patologie e che non tornerà più quello di prima.
Mi piacerebbe sentire un'altra opinione perché non ci vedo chiaro in tutta questa faccenda, ho visto mio padre diventare "handicappato" da un giorno all'altro (e lo sta diventando sempre di più) senza ancora aver ricevuto una risposta.
La ringrazio in anticipo.
Cordiali saluti,
JV
cerco di spiegarmi in poche parole anche se il problema è complesso e riguarda vari ambiti della medicina.
Allora mio padre ha 56 anni, soffre di leucemia linfatica cronica (per ora ad un livello che non necessita di cure) inoltre ha subito circa 5 anni fa un intervento di sostituzione della valvola mitralica con una di tipo biologico. Le sue condizioni di salute sono tornate quasi fin da subito ottimali, fino a qualche mese fa quando la valvola ha dato i primi segni di malfunzionamento, in quanto si sono formati dei coaguli attorno ad essa, di conseguenza gli è stato prescritto il Coumadin.
Da quel momento in poi mio padre è diventato molto ansioso e preoccupato per qualunque cosa, e spesso giù di morale, non si sentiva bene o credeva di non sentirsi bene, poco appetito, poca voglia di fare. Così il medico di base gli ha prescritto Entact assieme ad Ansiolin. Nel giro di qualche giorno quella che era nevrosi si è trasformata in psicosi, l'abbiamo portato in ospedale immediatamente e gli hanno sospeso la cura. Mio papà è ricoverato da due settimane, e le sue condizioni psichiche non hanno fatto altro che aggravarsi, da qualche giorno gli fanno assumere tranquillanti. Gli esami del sangue sono negativi, allo stesso modo la TAC, la risonanza e l'elettroencefalogramma. Mio padre ha bisogno della nostra assistenza 24h/24, non è in grado di intendere nè di volere, di formulare un discorso sensato, di mangiare da solo, e ogni tanto non riconosce le persone, in gergo volgare è diventato "handicappato".
Il prossimo esame che deve fare è il prelevamento del liquido cerebrospinale.
I medici non si pronunciano più di tanto e talvolta con pareri discordanti. Il medico del reparto in cui è ricoverato (medicina) sostiene che non può essere colpa di Entact tutto quello che è accaduto, che la reazione di mio padre è stata eccessiva facendo supporre la presenza di altre patologie e che non tornerà più quello di prima.
Mi piacerebbe sentire un'altra opinione perché non ci vedo chiaro in tutta questa faccenda, ho visto mio padre diventare "handicappato" da un giorno all'altro (e lo sta diventando sempre di più) senza ancora aver ricevuto una risposta.
La ringrazio in anticipo.
Cordiali saluti,
JV
[#1]
Gentile utente,
Da quello che sta accadendo sembrerebbe che i medici sospettino un fenomeno cerebrale, o legato alla leucemia, o indipendente (mi riferisco al fatto che suggeriscano danni irreversibili).
Il medicinale non può aver determinato granché, evidentemente non ha inciso sul decorso, che forse non era un episodio psichiatrico primitivo ma qualcosa che dipendeva da altra malattia.
Queste sono naturalmente tutte ipotesi. Per psicosi intende una situazione di confusione, disorientamento, incapacità di riconoscere ambienti e persone.
Da quello che sta accadendo sembrerebbe che i medici sospettino un fenomeno cerebrale, o legato alla leucemia, o indipendente (mi riferisco al fatto che suggeriscano danni irreversibili).
Il medicinale non può aver determinato granché, evidentemente non ha inciso sul decorso, che forse non era un episodio psichiatrico primitivo ma qualcosa che dipendeva da altra malattia.
Queste sono naturalmente tutte ipotesi. Per psicosi intende una situazione di confusione, disorientamento, incapacità di riconoscere ambienti e persone.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Attualmente stanno valutando la causa di questa situazione.
Non è possibile che possa dipendere dall'utilizzo di escitalopram.
Attenda per valutare gli esiti dei nuovi esami richiesti ed eventualmente può sentire anche il parere di altri medici di sua fiducia.
Non è possibile che possa dipendere dall'utilizzo di escitalopram.
Attenda per valutare gli esiti dei nuovi esami richiesti ed eventualmente può sentire anche il parere di altri medici di sua fiducia.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Gentile utente,
Gli esami sono in corso, ad esempio il liquido cerebrospinale. Ci sono diverse ipotesi (potrebbe collegarsi ai coaguli che tendevano a formarsi prima, il cui rischio è che si stacchino e "tappino" dei vasi di diametro piccolo, in aree cerebrali. Altrimenti si può pensare ad un interessamento del cervello da parte di processi infettivi o di leucemia.
Una dose di escitalopram può creare dei fenomeni ansiosi, o al limite di agitazione (ma è raro), che poi rientrano, non certo delle lesioni permanenti o alterazioni così "grosse" delle funzioni generali che persistono nei giorni.
Gli esami sono in corso, ad esempio il liquido cerebrospinale. Ci sono diverse ipotesi (potrebbe collegarsi ai coaguli che tendevano a formarsi prima, il cui rischio è che si stacchino e "tappino" dei vasi di diametro piccolo, in aree cerebrali. Altrimenti si può pensare ad un interessamento del cervello da parte di processi infettivi o di leucemia.
Una dose di escitalopram può creare dei fenomeni ansiosi, o al limite di agitazione (ma è raro), che poi rientrano, non certo delle lesioni permanenti o alterazioni così "grosse" delle funzioni generali che persistono nei giorni.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.8k visite dal 26/10/2015.
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