Ansietà e malessere
Buona domenica
Scrivo per conto di mia figlia minorenne che non potrebbe partecipare in prima persona alla richiesta sul forum per via del regolamento.
Premetto che è affetta da ipertiroidismo da alcuni anni (familiarità in quanto sia io che mia moglie siamo persone ipertiroidee) e a fatica i suoi valori ormonali rientrano nella norma. Inizia tutto un giorno come tutti gli altri dopo aver sofferto per 2 anni di severi problemi urinari che anni richiesto tempi lunghi di terapie antibiottiche a dosi medio/alte. Successivamente dopo meno di un mese dslla sospensione dei vari antibiottici, per risoluzione della patologia, lamenta un forte senso di stordimento persistente, che venne imputato all'assunzione prolungata di questi medicinali.
Poco dopo si manifesta una sensazione di ansietà e malessere fisico.
Un primo inquadramento del medico generico fu di "stato d'ansia" con la prescrizione di 15 gocce di Bromazepam ed esami del sangue con profilontiroideo solo per via cautelare in quanto presente appunto familiarità, il risultato fu uno scompenso della tiroide iperfunzionante in trattamento a tutt'oggi con tanta fatica con tapazole, ottenendo risultati molto variabili, positivi il primo anno e sempre meno efficaccia fino ad oggi. Al che ci fu consigliato un trattamento di psicofarmaci da uno psichiatra e qui iniziano le stranezze e le incongruenze. Lo psichiatra pone una diagnodi di G.A.D (ma attenendoci al DSM lamdefinizione non rispecchia propriamente quanto riferitondalla ragazza) e prescrizioni di antidepressivi come Daparox 20mg 1 cp/die e poi 2 cp. L'assunzione ha prodotto questi risultati (per tutta la durata del trattamento)
Stato di torpore con eccessiva sonnolenza e sedazione accompagnata da cefalea ed episodi e insoliti ribassi pressori (da valutazione medica previa misurazione)
Parlando con lo psichiatra di questo effetto strano e nonostante sia a conoscenza del disturbo endocrino ci dice esattamente queste parole. Nostra figlia avrebbe una malattia (G.A.D) causata da una disregolazione nella neurotrasmissione serotononergica e affine, questo perchè geneticamente ci sarebbero delle microlesioni invisibili da qualsiasi esame medico radiografico. Il farmaco riveste un ruolo di integratore prima e stabilizzatore poi, che dovrà assumerlo per tutta la vita per favorire una neurogenesi che a causa della malattia non sarebbe possibile ma anzi a livello organico/biologico peggiorerebbe producendo ulteriori lesioni microscopiche. Sostituisce il farmaco con Cymbalta prima 30 mg poi 60mg ma la situazione si ripete stesso effetto. Lo psichiatra mette in dubbio la nostra parola e quella della ragazza circa questi effetti e prescrive 10 gocce di Haldol.
Scusandomi per essere stato prolisso ma non potendo riassumere anni in pochi caratteri chiedo se mi si concede l'opportunità di continuare. Grazie
Scrivo per conto di mia figlia minorenne che non potrebbe partecipare in prima persona alla richiesta sul forum per via del regolamento.
Premetto che è affetta da ipertiroidismo da alcuni anni (familiarità in quanto sia io che mia moglie siamo persone ipertiroidee) e a fatica i suoi valori ormonali rientrano nella norma. Inizia tutto un giorno come tutti gli altri dopo aver sofferto per 2 anni di severi problemi urinari che anni richiesto tempi lunghi di terapie antibiottiche a dosi medio/alte. Successivamente dopo meno di un mese dslla sospensione dei vari antibiottici, per risoluzione della patologia, lamenta un forte senso di stordimento persistente, che venne imputato all'assunzione prolungata di questi medicinali.
Poco dopo si manifesta una sensazione di ansietà e malessere fisico.
Un primo inquadramento del medico generico fu di "stato d'ansia" con la prescrizione di 15 gocce di Bromazepam ed esami del sangue con profilontiroideo solo per via cautelare in quanto presente appunto familiarità, il risultato fu uno scompenso della tiroide iperfunzionante in trattamento a tutt'oggi con tanta fatica con tapazole, ottenendo risultati molto variabili, positivi il primo anno e sempre meno efficaccia fino ad oggi. Al che ci fu consigliato un trattamento di psicofarmaci da uno psichiatra e qui iniziano le stranezze e le incongruenze. Lo psichiatra pone una diagnodi di G.A.D (ma attenendoci al DSM lamdefinizione non rispecchia propriamente quanto riferitondalla ragazza) e prescrizioni di antidepressivi come Daparox 20mg 1 cp/die e poi 2 cp. L'assunzione ha prodotto questi risultati (per tutta la durata del trattamento)
Stato di torpore con eccessiva sonnolenza e sedazione accompagnata da cefalea ed episodi e insoliti ribassi pressori (da valutazione medica previa misurazione)
Parlando con lo psichiatra di questo effetto strano e nonostante sia a conoscenza del disturbo endocrino ci dice esattamente queste parole. Nostra figlia avrebbe una malattia (G.A.D) causata da una disregolazione nella neurotrasmissione serotononergica e affine, questo perchè geneticamente ci sarebbero delle microlesioni invisibili da qualsiasi esame medico radiografico. Il farmaco riveste un ruolo di integratore prima e stabilizzatore poi, che dovrà assumerlo per tutta la vita per favorire una neurogenesi che a causa della malattia non sarebbe possibile ma anzi a livello organico/biologico peggiorerebbe producendo ulteriori lesioni microscopiche. Sostituisce il farmaco con Cymbalta prima 30 mg poi 60mg ma la situazione si ripete stesso effetto. Lo psichiatra mette in dubbio la nostra parola e quella della ragazza circa questi effetti e prescrive 10 gocce di Haldol.
Scusandomi per essere stato prolisso ma non potendo riassumere anni in pochi caratteri chiedo se mi si concede l'opportunità di continuare. Grazie
[#1]
La situazione che descrive non mi appare molto chiara. Una iper funzione tiroidea può già di per se provocare sintomi d'ansia. La somministrazione di benzodiazepine provoca miglioramento dei sintomi? Il trattamento con cymbalta ha dato qualche miglioramento? Lasciamo perdere la questione microlesioni, neuro genesi e terapia a vita che mi sembra non abbiano gran senso in una ragazza minorenne con problemi tiroidei e al primo episodio di un ipotetico disturbo d'ansia.
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Ex utente
Spett. Dott. Martiadis
La ringrazio per la risposta e mi rendo conto essere stato poco chiaro, la storia clinica è lunga e si protrae da diversi anni, parliamo di 6 anni.
Detto questo cocludo il racconto e rispondo allesue domande.
Tale Haldol secondo il prescrittore servirebbe come ansiolittico maggiore ma non si è sentita di prenderlo per via delle indicazioni terapeutiche riportate nel bugiardino ed anche noi siamo rimasti titubanti. Inoltre il prescrittore mette in dubbio la nostra parola (quindi non solo quella di mia figlia ma la mia, della madre e del medico di medicina generale) che secondo lui non è possibile che abbia avuto questi effetti collaterali ma che sono inventati.
Per farla breve, ha tentato,alcuni altri trattamenti farmacologici con altri 2 psichiatri che ci dicono sempre di questo fattore cerebrale.
Sintetizzo per schema:
1 trattamento medigo generico Bromazepam 15 gocce (acora non giunti alla diagnosi di ipertiroidismo autoimmune)
2 trattamento Paroxetina 20 mg prima 1 e poi 2 cp/die per una durata di 5 mesi sopportanto (in maniera oggettivamente tangibile) gli effetti riportati
3 trattamento Cymbalta 30 e 60 mg (già a 30 mg è successo lo stesso effetto ottenuto con paroxetina e Bromazepam alzato a 60 perchè ci ha detto che questo incremento avrebbe risolto prima l'ansietà e il malessere ma non è andata per nulla bene) tutto questo su una diagnosi di G.A.D.
Lamentati sia da noi che dalla ragazza questi strani effetti prescrive Haldol con la motivazione ad inizio post. Da qui farà la visita endocrinologica (per via di tempi lunghi d'attesa) con il responso delle analisi ematiche e inizia una terapia con tapazole partedo da 6 cp da 50mg giornaliere e man mano riducendo fino alla dose minima utile (1 o 2 a seconda delle difficoltà a ristabilire la funzione).
Per un anno è stata abbastanza bene e tutto pareva risolto, ci soni state 3 recidive delle quali 2 subcliniche ma non si è piú riusciti ad ottenere benessere come prima.
L'endocrinologo rimane un pó indeciso perchè ci sino state analisi 1 in realtà) in eutiroidismo nonostante la presenza dei sintomi.
Ci chiede di privare un altra terapia farmacologica magari da altro psichiatra e associata a psicoterapia cognitivo comportamentale o strategica, lo psichiatra depone per diagnosi D.A.G in paziente ipertiroideo e prescrive amitriptilina 20 gocce ma seppur non dava intondimento creava forte sonnolenza e tachicardia già presente a causa della tiroide e cin una sua collega che attua la terapia breve strategica si attua un piano terapeutico di 10 sedute max per sbloccare la situazione ed eventuali follow up in caso la terapia dia risultati e ci invita a tenere sempre d'occhio la tiroide.
Nulla da fare. Per certi versi nostra figlia ha timore degli psichiatri per via di quanto riferitoci circa la patologia a matrice cerebrale e sull'effetto molto pesante avuto da questi medicinali, si fa coraggio ed accetta di tentare un'altro farmaco Cipralex 10 mg ma con 1 cp si presenta sempre lo stesso effetto, cerca di sopportare e confinua ad assumerlo ma oltre questo effetto nulla.
Ora attendiamo di fare nuove analisi della tiroide e consultarci con l'endocrinologo.
Ecco, volevo sapere perchè ci viene detto di queste alterazioni cerebrali senza effettuare test medico, radiografici o adatti per affermare questo?
Immagino non sia questo l'effetto che ci si adpetta da questi medicinali vero?
Noi vorremo capire, se possibile, se quanto detto da 2 psichiatri circa la base biologica sia evidenziabile con qualche metodo scientifico, per noi è importante.
Dalla sua risposta intuisco che anche secondo lei un ipertiroidismo autoimmunitario gioca un certo ruolo possibile sulla sintomatologia riferita.
P.S; anche Bromazepam non è servito, causa sonnolenza.
Associato a Cipralex c'è anche il diazepam 10 gocce ma la sostanza non cambia.
Grazie per l'ascolto.
Saluti
La ringrazio per la risposta e mi rendo conto essere stato poco chiaro, la storia clinica è lunga e si protrae da diversi anni, parliamo di 6 anni.
Detto questo cocludo il racconto e rispondo allesue domande.
Tale Haldol secondo il prescrittore servirebbe come ansiolittico maggiore ma non si è sentita di prenderlo per via delle indicazioni terapeutiche riportate nel bugiardino ed anche noi siamo rimasti titubanti. Inoltre il prescrittore mette in dubbio la nostra parola (quindi non solo quella di mia figlia ma la mia, della madre e del medico di medicina generale) che secondo lui non è possibile che abbia avuto questi effetti collaterali ma che sono inventati.
Per farla breve, ha tentato,alcuni altri trattamenti farmacologici con altri 2 psichiatri che ci dicono sempre di questo fattore cerebrale.
Sintetizzo per schema:
1 trattamento medigo generico Bromazepam 15 gocce (acora non giunti alla diagnosi di ipertiroidismo autoimmune)
2 trattamento Paroxetina 20 mg prima 1 e poi 2 cp/die per una durata di 5 mesi sopportanto (in maniera oggettivamente tangibile) gli effetti riportati
3 trattamento Cymbalta 30 e 60 mg (già a 30 mg è successo lo stesso effetto ottenuto con paroxetina e Bromazepam alzato a 60 perchè ci ha detto che questo incremento avrebbe risolto prima l'ansietà e il malessere ma non è andata per nulla bene) tutto questo su una diagnosi di G.A.D.
Lamentati sia da noi che dalla ragazza questi strani effetti prescrive Haldol con la motivazione ad inizio post. Da qui farà la visita endocrinologica (per via di tempi lunghi d'attesa) con il responso delle analisi ematiche e inizia una terapia con tapazole partedo da 6 cp da 50mg giornaliere e man mano riducendo fino alla dose minima utile (1 o 2 a seconda delle difficoltà a ristabilire la funzione).
Per un anno è stata abbastanza bene e tutto pareva risolto, ci soni state 3 recidive delle quali 2 subcliniche ma non si è piú riusciti ad ottenere benessere come prima.
L'endocrinologo rimane un pó indeciso perchè ci sino state analisi 1 in realtà) in eutiroidismo nonostante la presenza dei sintomi.
Ci chiede di privare un altra terapia farmacologica magari da altro psichiatra e associata a psicoterapia cognitivo comportamentale o strategica, lo psichiatra depone per diagnosi D.A.G in paziente ipertiroideo e prescrive amitriptilina 20 gocce ma seppur non dava intondimento creava forte sonnolenza e tachicardia già presente a causa della tiroide e cin una sua collega che attua la terapia breve strategica si attua un piano terapeutico di 10 sedute max per sbloccare la situazione ed eventuali follow up in caso la terapia dia risultati e ci invita a tenere sempre d'occhio la tiroide.
Nulla da fare. Per certi versi nostra figlia ha timore degli psichiatri per via di quanto riferitoci circa la patologia a matrice cerebrale e sull'effetto molto pesante avuto da questi medicinali, si fa coraggio ed accetta di tentare un'altro farmaco Cipralex 10 mg ma con 1 cp si presenta sempre lo stesso effetto, cerca di sopportare e confinua ad assumerlo ma oltre questo effetto nulla.
Ora attendiamo di fare nuove analisi della tiroide e consultarci con l'endocrinologo.
Ecco, volevo sapere perchè ci viene detto di queste alterazioni cerebrali senza effettuare test medico, radiografici o adatti per affermare questo?
Immagino non sia questo l'effetto che ci si adpetta da questi medicinali vero?
Noi vorremo capire, se possibile, se quanto detto da 2 psichiatri circa la base biologica sia evidenziabile con qualche metodo scientifico, per noi è importante.
Dalla sua risposta intuisco che anche secondo lei un ipertiroidismo autoimmunitario gioca un certo ruolo possibile sulla sintomatologia riferita.
P.S; anche Bromazepam non è servito, causa sonnolenza.
Associato a Cipralex c'è anche il diazepam 10 gocce ma la sostanza non cambia.
Grazie per l'ascolto.
Saluti
[#3]
Tutti i disturbi psichici hanno anche una base biologica, più o meno importante a seconda del tipo di disturbo e a seconda della persona. Da qui a dire che in un determinato disturbo d'ansia ci siano delle lesioni cerebrali microscopiche ce ne passa. Alcuni studi dimostrano che in diverse consdizioni cliniche ci possono essere delle alterazioni morfologiche o funzionali di determinate aree, ma questo per il clinico generale non ha grande utilità, considerando che non ci sono al momento terapie in grado di agire in maniera definitiva sulle cause biologiche dei suddetti disturbi. Pertanto tralascerei le affermazioni sulle lesioni, sulla neurogenesi etc. che probabilmente avevano l'intenzione di fornire un quadro quanto più ampio sulla fisiopatologia del disturbo e sugli effetti farmacologici i, ma hanno soltanto Ingenerato confusione e spavento. Assodato che la ragazza risente molto di effetti avversi dei farmaci occorrerà che il nuovo specialista provi altre strade farmacologiche, anche non necessariamente con farmaci antidepressivi e che tenga conto della necessità di titolare i farmaci molto lentamente per ridurre al minimo i rischi di effetti avversi.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
Capisco, grazie per la risposta.
Molecole diverse da antidepressivi è stato appunto prescritto questo Haldol (prescritto per essere appunto un ansiolittico maggiore) ma leggendo che sarebbe un farmaco pef la schizofrenia non si è sentita di assumerla ed anche noi genitori e il medico di medicina generale siamo rimasti molto straniti da questa scelta anche perchè, grazie al cielo, non è affetta da psicosi, ne da Depressione, pur avendo alti e bassi dei suoi soliti sintomi, non ci sta a farsi condizionare e crrca di fare tutto ció che faceva prima ed affrontare tutte le novità nel miglior modo possibile, posso aggiungere che non ha paure particolari o continue e non si sente triste, certo se si puó stare meglio perchè no? Infondo ne risente.
L'ansietà non raggiunge livelli di intensità "critica" ne evita certe situazioni, ció che non comprendo della diagnosi di disturdo di ansia generalizzata e che la ragazza non mette ansia per tutto, e non è neppure di indole ansiosa, oltre al malessere fisico che di per se è vago in quanto non lamento un sintomo chiaro ma una sensazione di malessere generale tipo quando si ha la febbre. Mi rendo conto che cosi è molto vago..solamente l'ansia è pressochè un sottofondo giornaliero..raramente passa giorno senza, ma in parte è costretta a farci il callo....
Con questa classe farmacologica, considerata la risposta ai farmaci anti ansia standard, non si ridchia che l'effetto sedativo sia "Eccessivamente sedativo?"
Grazie ancora.
Molecole diverse da antidepressivi è stato appunto prescritto questo Haldol (prescritto per essere appunto un ansiolittico maggiore) ma leggendo che sarebbe un farmaco pef la schizofrenia non si è sentita di assumerla ed anche noi genitori e il medico di medicina generale siamo rimasti molto straniti da questa scelta anche perchè, grazie al cielo, non è affetta da psicosi, ne da Depressione, pur avendo alti e bassi dei suoi soliti sintomi, non ci sta a farsi condizionare e crrca di fare tutto ció che faceva prima ed affrontare tutte le novità nel miglior modo possibile, posso aggiungere che non ha paure particolari o continue e non si sente triste, certo se si puó stare meglio perchè no? Infondo ne risente.
L'ansietà non raggiunge livelli di intensità "critica" ne evita certe situazioni, ció che non comprendo della diagnosi di disturdo di ansia generalizzata e che la ragazza non mette ansia per tutto, e non è neppure di indole ansiosa, oltre al malessere fisico che di per se è vago in quanto non lamento un sintomo chiaro ma una sensazione di malessere generale tipo quando si ha la febbre. Mi rendo conto che cosi è molto vago..solamente l'ansia è pressochè un sottofondo giornaliero..raramente passa giorno senza, ma in parte è costretta a farci il callo....
Con questa classe farmacologica, considerata la risposta ai farmaci anti ansia standard, non si ridchia che l'effetto sedativo sia "Eccessivamente sedativo?"
Grazie ancora.
[#5]
Esistono altri tipi di farmaci con buona azione ansiolitico senza dover ricorrere a farmaci neurolettici come l'aloperidolo. Tra l'altro, considerando la sensibilità agli effetti collaterali, dimostrata in precedenza, dubito che lo stesso aloperidolo, anche se a basso dosaggio, possa esserne completamente privo. Tuttavia, a distanza, non é possibile andare oltre le semplici ipotesi che vanno poi discusse con lo specialista di fiducia.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.6k visite dal 04/10/2015.
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