Padre Ossessionato
Mio padre,imprenditore60anni,ultimamente ha cambiato radicalmente il suo modo di essere.Abbiamo un azienda dove lavoriamo noi figli con fidanzati e mamma.Ha iniziato a lavorare come dipendente una mia amica,25anni,vive da sola da quando ne aveva 18,famiglia con caratteri particolare(padre eccessivamente buono e poco di polso/madre con dei disturbi mentali credo/terza figlia nata dopo 20 anni dai fratelli/ genitori molto vecchi) Entrata in azienda ho iniziato a conoscerla meglio e Ho notato alcune sue stramberie caratteriali...inizialmente aveva grandi sfuriate di ira.. Questa ragazza, con poco carattere, ha sempre fatto molta compassione a mio padre e cercava sempre di spronarla al meglio per farla emergere...sono due anni che lavora con noi e io mi sono sempre allontanata di più da lei perché non sopportavo il suo vittimismo e il suo modo di voler essere sempre presente ad ogni cosa come riunioni, uscite serali etc..Lei trovava sempre il modo di sedersi Con mio padre in ufficio a raccontargli sempre i suoi problemi(molto ipocondriaca e lagnosa anche quando non le succedeva niente)Mio padre,che di caratte è sempre molto protettivo nei confronti di chi lavora con lui o di chi gli è vicino della vita, ha cercato sempre di spronarla e farla migliorare nei suoi comportamenti (come un padre vero e proprio, lei la terza figlia).Sin dall'inizio per far vedere il suo impegno rimaneva a lavorare fino alle20.30 quando gli operai responsabili lasciano l'azienda al massimo alle 19.E tutte le sere puntualmente mio padre l'aspettava per non lasciarla sola in fabbrica e lei amava queste attenzioni e spesso si metteva a chiacchierare e a lamentare fino a tardi perché sapeva che lui era li. Inizia pianpiano ad avere comportamenti molto seduttivi,cambiando il suo modo di vestire etc.sotto le ferie noi figli siamo partiti insieme e veniamo a sapere che lei tutti i giorni si presentava in fabbrica(secondo lei per sbrigare alcune faccende).Questo ha creato ancora più rabbia in noi figli.Torniamo e mia madre spiega che sotto le ferie era cambiato qualcosa. Mio padre molto irascibile, difendeva a spada tratta la ragazza.abbiamo visto che la sera si sentivano al telefono.Noi insospettiti di ciò abbiamo iniziato un po a indagare e si è accorto. Questo la reso ancora più nervoso ci ha allontanato tutti da lui.Grandi litigi a casa e lui combatte contro i familiari.dopo grandi sfuriate abbiamo parlato con lei e secondo lei non ha fatto niente assolutamente e ci ha detto ditemi che devo fare e lo farò. Ora da alcuni giorni si comporta un po' diversamente e mio padre inizialmente ha avuto un po di malumore perché diceva 'che pensate che sono un orco?'Ora cerca di nasconderlo ma la cerca in continuazione e si lamenta del nostro comportamento.si vede dagli occhi che ne è ossessionato quasi da perdere colpi nel lavoro(in40anni mai successo).ora sembra un teatro della falsità perchémandarla via non posso perché mio padre al solo pensiero di avventa contro noi.lei è lì e ci gode
[#1]
Quale sarebbe la sua domanda clinica?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile Signorina,
il Suo problema ( o il vostro..in famiglia..) ,nella fattispecie, non credo sia di interesse dello Psichiatra.
La storia che Lei racconta, di una ragazza di 25 anni, abituata dall'età di 18 anni ad essere autonoma e proveniente da una famiglia di genitori "deboli di polso" soprattutto per la loro età avanzata e di un Padre, il Suo, imprenditore da 40 anni e caratterialmente "protettivo" nei confronti dei propri dipendenti, è tipica di tante storie simili.
Abbiamo, cioè, un uomo che lavora indefessamente da 40 anni.
Ha costruito la propria famiglia. Non ha fatto mancare nulla ai propri figli ed ecco che all'età di 60 anni, "irrompe" nella sua vita una giovane ragazza con un quotidiano fare lamentoso e (all'apparenza) insicura.
Intuita la personalità di Suo padre, gradualmente gli si è accostata sempre più.
E il gioco è fatto.
Uscire dalla noia quotidiana, dal solito tram-tram è, verosimilmente, stato per Suo padre (cioè, per come è stato da lui vissuto..) una ventata di aria fresca. L'avventura è lì..a portata di mano..
Ma presto o tardi, l'illusione si sgonfierà lasciandogli uno stato depressivo con autostima zero, per le burrasche che purtroppo in questo tempo saranno intervenute in famiglia.
Penso che Suo padre messo alle strette, opterà senz'altro per la famiglia portatrice di ben più alti valori.
il Suo problema ( o il vostro..in famiglia..) ,nella fattispecie, non credo sia di interesse dello Psichiatra.
La storia che Lei racconta, di una ragazza di 25 anni, abituata dall'età di 18 anni ad essere autonoma e proveniente da una famiglia di genitori "deboli di polso" soprattutto per la loro età avanzata e di un Padre, il Suo, imprenditore da 40 anni e caratterialmente "protettivo" nei confronti dei propri dipendenti, è tipica di tante storie simili.
Abbiamo, cioè, un uomo che lavora indefessamente da 40 anni.
Ha costruito la propria famiglia. Non ha fatto mancare nulla ai propri figli ed ecco che all'età di 60 anni, "irrompe" nella sua vita una giovane ragazza con un quotidiano fare lamentoso e (all'apparenza) insicura.
Intuita la personalità di Suo padre, gradualmente gli si è accostata sempre più.
E il gioco è fatto.
Uscire dalla noia quotidiana, dal solito tram-tram è, verosimilmente, stato per Suo padre (cioè, per come è stato da lui vissuto..) una ventata di aria fresca. L'avventura è lì..a portata di mano..
Ma presto o tardi, l'illusione si sgonfierà lasciandogli uno stato depressivo con autostima zero, per le burrasche che purtroppo in questo tempo saranno intervenute in famiglia.
Penso che Suo padre messo alle strette, opterà senz'altro per la famiglia portatrice di ben più alti valori.
[#3]
Ex utente
Scusate infatti la domanda non è stata specificata bene..è la prima volta che scrivo..volevo sapere se c'è un modo per cercare di aiutare ad uscire mio padre da questa bolla mentale in cui vive ora...dove attacca tutti a prescindere..il dottor Zampardi ha colto in pieno la storia è lo ringrazio per le sue parole..la ragazza ancora lavora lì perché guai a chi l'allontana..io sono cambiata nei comportamenti perché cerco di far finta di niente ma nello stesso tempo ho timore..rapporti sessuali non ne hanno avuti perché mio padre, gravemente obeso, aveva un problema al pene da operare e guarda caso si è operato settimana scorsa..però nel suo volto trasparisce questa fissazione verso di lei che prima di scoprire tutto noi lo rendeva un leone...forte come non mai, giovane! Ora è deluso dai comportamenti dei familiari...io vivo ogni giorno in questa realtà ora come ora cerchiamo di far finta di niente ma è difficile...cerco di parlare persino con lei facendo finta di niente...ma non so se riesco nella mia testa a mantenere tutta la vita questo comportamento...ma che devo fare? Come mi devo rivolgere a lui?
[#4]
Gentile Signorina,
che dirle? Si è creata nella vostra famiglia una situazione a dir poco pirandelliana, cioè paradossale.
Tutti voi "che fate finta di niente". Lui, Suo padre, che nel suo vivere questa nuova situazione si sente ringiovanito, "forte come un leone".
Addirittura, lui è deluso dal comportamento di voi familiari.
In atto penso sia completamente insensibile a critiche e a possibilità di riflessioni critiche su questa disastrata sua situazione.
Vede, la sfera emozionale è, per definizione, a-critica.
Quando ne siamo posseduti, la coscienza e la nostra stessa critica vacillano.
Il pensiero, anche nel corso della giornata, si polarizza su quell'unico contenuto che forma l'oggetto del nostro piacere ( o presunto tale..).
Da questo bel sogno, perchè di "sogno" si tratta, cioè di una realtà quasi-virtuale, purtroppo si risveglierà quando tutto questo stato di cose potrebbe aver sortito un grosso danno sia, come le dicevo, a carico della famiglia e sia su lui stesso.
La differenza di età (notevole) la dice lunga al riguardo.
Si tratta, con ogni evidenza, di una manipolazione da parte di questa ragazza, abituata, già da tempo, a darsi da fare da sola nella vita.
E allora cosa fare, Lei si chiede.
Direi che "far finta di niente", in atto, non porterà ad alcun risultato. Anzi.
Suo padre dovrebbe rendersi conto, che perpetrandosi questa assurda situazione, rischierebbe di perdere, a tutti gli effetti, la sua famiglia. E questo dovrete farglielo capire voi. A questo punto la bilancia credo dovrebbe tendere dalla parte giusta.
Un augurio e un saluto
che dirle? Si è creata nella vostra famiglia una situazione a dir poco pirandelliana, cioè paradossale.
Tutti voi "che fate finta di niente". Lui, Suo padre, che nel suo vivere questa nuova situazione si sente ringiovanito, "forte come un leone".
Addirittura, lui è deluso dal comportamento di voi familiari.
In atto penso sia completamente insensibile a critiche e a possibilità di riflessioni critiche su questa disastrata sua situazione.
Vede, la sfera emozionale è, per definizione, a-critica.
Quando ne siamo posseduti, la coscienza e la nostra stessa critica vacillano.
Il pensiero, anche nel corso della giornata, si polarizza su quell'unico contenuto che forma l'oggetto del nostro piacere ( o presunto tale..).
Da questo bel sogno, perchè di "sogno" si tratta, cioè di una realtà quasi-virtuale, purtroppo si risveglierà quando tutto questo stato di cose potrebbe aver sortito un grosso danno sia, come le dicevo, a carico della famiglia e sia su lui stesso.
La differenza di età (notevole) la dice lunga al riguardo.
Si tratta, con ogni evidenza, di una manipolazione da parte di questa ragazza, abituata, già da tempo, a darsi da fare da sola nella vita.
E allora cosa fare, Lei si chiede.
Direi che "far finta di niente", in atto, non porterà ad alcun risultato. Anzi.
Suo padre dovrebbe rendersi conto, che perpetrandosi questa assurda situazione, rischierebbe di perdere, a tutti gli effetti, la sua famiglia. E questo dovrete farglielo capire voi. A questo punto la bilancia credo dovrebbe tendere dalla parte giusta.
Un augurio e un saluto
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Sinceramente, ho pensato a lungo ma non condivido le affermazioni relative al fatto che suo padre sceglierà la famiglia una volta affrontato né tantomeno si è nella posizione di poter affermare che questa donna sta manipolando suo padre.
Suo padre, da uomo adulto, stabilisce di avere una relazione o pseudo-relazione con una persona diversa da sua madre.
Non è possibile considerare di infarcire i consigli con i propri pregiudizi.
Ritengo che la situazione debba essere affrontata ma non è detto che potrà essere risolta in modo risoluto.
Quindi, o si stabilisce che la dipendente sia allontanata per un motivo di incompatibilità ambientale oppure la situazione rimarrà tale. Oltretutto non è detto che suo padre non possa in futuro provare interesse per altre donne. Del resto, ciò che lei riferisce sono delle ipotesi su comportamenti.
Suo padre, da uomo adulto, stabilisce di avere una relazione o pseudo-relazione con una persona diversa da sua madre.
Non è possibile considerare di infarcire i consigli con i propri pregiudizi.
Ritengo che la situazione debba essere affrontata ma non è detto che potrà essere risolta in modo risoluto.
Quindi, o si stabilisce che la dipendente sia allontanata per un motivo di incompatibilità ambientale oppure la situazione rimarrà tale. Oltretutto non è detto che suo padre non possa in futuro provare interesse per altre donne. Del resto, ciò che lei riferisce sono delle ipotesi su comportamenti.
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Anche io ho, sinceramente, pensato a lungo.
Devo, però, precisare al collega Ruggiero che da 36 e più anni di professione non "infarcisco" di consigli i pazienti basandomi soltanto sui miei pregiudizi.
Si tratta di questioni di etica professionale che, a quanto sembra, non vengono a volte, in questo sito, rispettati.
Ciò detto, per entrare nel merito della "vessata questio", siamo di fronte alla richiesta di una ragazza che vivendo un problema in famiglia, (lei e ogni altro membro) chiede come, al riguardo, ci si debba comportare.
Il padre ha, come detto, deciso di avere una relazione (o presunta tale).
Nessuno contesta l'autonomia di una tale scelta.
Certo ha cambiato modalità comportamentali in famiglia, è più irascibile, difende questa ragazza a spada tratta, ma, a quanto sembra, questi sono soltanto "pregiudizi".
Si pensa, addirittura che una raggazza, giovane, di 25 anni si possa sinceramente innamorare di una persona di 60 anni, pingue e obesa.
Certo è possibile anche questo.
Stabilire di allontanare la dipendente per "incompatibilià ambientale"..è più facile a dirsi che a farsi, posto che il padre ci risulta sia almeno "preso" dalla suddetta ragazza.
Anche questo mi sembra un consiglio dato senza considerare il contesto psicologico-ambientale della famiglia e del padre nella fattispecie.
Oltre a non risovere proprio nulla.
Potrebbe in futuro provare interesse per altre donne? Certo è possibile.
Ma la famiglia, nel caso, cosa dovrebbe fare? Continuare a far finta di niente? Rispettando la scelta di quest'uomo che offende, in ogni caso, con il suo comportamento la famiglia intera?
E dato che non ci troviamo, come ho già detto, di fronte ad una problematica psichiatrica, ma presunta comportamentale, l'unica via e il consiglio che, a giudizio del sottoscritto, si può dare a questa ragazza è quella che il padre, perpetrandosi questa situazione, si faccia carico delle sue responsabilità.
E basta. Prendere o lasciare.
Si tratta di riflettere su situazioni di fatto. Quelle che ci vengono raccontate sono dati di fatto e non semplici ipotesi.
Siamo tenuti a dare risposte esaustive e non telegrafiche, come è tipico della nostra professione.
Devo, però, precisare al collega Ruggiero che da 36 e più anni di professione non "infarcisco" di consigli i pazienti basandomi soltanto sui miei pregiudizi.
Si tratta di questioni di etica professionale che, a quanto sembra, non vengono a volte, in questo sito, rispettati.
Ciò detto, per entrare nel merito della "vessata questio", siamo di fronte alla richiesta di una ragazza che vivendo un problema in famiglia, (lei e ogni altro membro) chiede come, al riguardo, ci si debba comportare.
Il padre ha, come detto, deciso di avere una relazione (o presunta tale).
Nessuno contesta l'autonomia di una tale scelta.
Certo ha cambiato modalità comportamentali in famiglia, è più irascibile, difende questa ragazza a spada tratta, ma, a quanto sembra, questi sono soltanto "pregiudizi".
Si pensa, addirittura che una raggazza, giovane, di 25 anni si possa sinceramente innamorare di una persona di 60 anni, pingue e obesa.
Certo è possibile anche questo.
Stabilire di allontanare la dipendente per "incompatibilià ambientale"..è più facile a dirsi che a farsi, posto che il padre ci risulta sia almeno "preso" dalla suddetta ragazza.
Anche questo mi sembra un consiglio dato senza considerare il contesto psicologico-ambientale della famiglia e del padre nella fattispecie.
Oltre a non risovere proprio nulla.
Potrebbe in futuro provare interesse per altre donne? Certo è possibile.
Ma la famiglia, nel caso, cosa dovrebbe fare? Continuare a far finta di niente? Rispettando la scelta di quest'uomo che offende, in ogni caso, con il suo comportamento la famiglia intera?
E dato che non ci troviamo, come ho già detto, di fronte ad una problematica psichiatrica, ma presunta comportamentale, l'unica via e il consiglio che, a giudizio del sottoscritto, si può dare a questa ragazza è quella che il padre, perpetrandosi questa situazione, si faccia carico delle sue responsabilità.
E basta. Prendere o lasciare.
Si tratta di riflettere su situazioni di fatto. Quelle che ci vengono raccontate sono dati di fatto e non semplici ipotesi.
Siamo tenuti a dare risposte esaustive e non telegrafiche, come è tipico della nostra professione.
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Mi dispiace per lei e per la sua famiglia, sono purtroppo situazioni frequenti e provocano molta sofferenza.
Accusare la seduttrice non serve a niente, allontanarla non è legalmente possibile; da quello che mi sembra di capire siete voi figli che attaccate sia la ragazza che la presunta relazione che vostro padre continua a negare.
L'unica persona che in questo caso può agire, col vostro appoggio morale e se ne ha l'intenzione, è vostra madre, con l'aiuto di un avvocato, se dimostra che la relazione c'è e che dà scandalo e offende la sua reputazione (non sono un legale, forse le parole non sono esatte ma il senso è quello).
Se poi la situazione per voi figli è troppo difficile potreste guardarvi intorno e cercare un altro lavoro (difficile? Poco conveniente? Certo, però si può fare, o almeno impegnarsi seriamente a cercare e farlo sapere anche al padre, che magari ci riflette un po').
Dal punto di vista psichiatrico o psicologico non rilevo niente di patologico su cui poter intervenire.
Accusare la seduttrice non serve a niente, allontanarla non è legalmente possibile; da quello che mi sembra di capire siete voi figli che attaccate sia la ragazza che la presunta relazione che vostro padre continua a negare.
L'unica persona che in questo caso può agire, col vostro appoggio morale e se ne ha l'intenzione, è vostra madre, con l'aiuto di un avvocato, se dimostra che la relazione c'è e che dà scandalo e offende la sua reputazione (non sono un legale, forse le parole non sono esatte ma il senso è quello).
Se poi la situazione per voi figli è troppo difficile potreste guardarvi intorno e cercare un altro lavoro (difficile? Poco conveniente? Certo, però si può fare, o almeno impegnarsi seriamente a cercare e farlo sapere anche al padre, che magari ci riflette un po').
Dal punto di vista psichiatrico o psicologico non rilevo niente di patologico su cui poter intervenire.
Franca Scapellato
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Gentile utente,
Forse però c'è da riportare la sua questione su un piano medico. Questo è un forum di psichiatria, non c'è nessuno che dichiara di avere un problema da risolvere.
Domande come "cosa devo fare" o "come devo affrontarlo" mi sembrano molto vaghe, troppo per stabilire se si tratti di una questione che abbia attinenza con la materia psichiatrica.
Qual'è l'aspetto che secondo lei è "fuori controllo" se c', e che non corrisponde semplicemente al quadro di un invaghimento per una persona ?
Forse però c'è da riportare la sua questione su un piano medico. Questo è un forum di psichiatria, non c'è nessuno che dichiara di avere un problema da risolvere.
Domande come "cosa devo fare" o "come devo affrontarlo" mi sembrano molto vaghe, troppo per stabilire se si tratti di una questione che abbia attinenza con la materia psichiatrica.
Qual'è l'aspetto che secondo lei è "fuori controllo" se c', e che non corrisponde semplicemente al quadro di un invaghimento per una persona ?
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 9.6k visite dal 22/09/2015.
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