Ansia, cura con farmaci e depressione
Buongiorno a tutti, scrivo qui poichè vorrei un vostro parere in merito alla mia esperienza.
ho 27 anni
a 18 ho cominciato a soffrire di attacchi di panico, 6 mesi senza sapere cosa fossero e poi cure con l'omeopatia, parzialmente risolti sono diventata a 20 anni ipocondriaca, con pensieri ossessivi negativi, sono stata da una psicologa del servizio sanitario che si occupa di psicologia cognitivo comportamentale e proprio quando cominciavo a stare meglio si sono ripresentati gli attacchi di panico più forti che mai.
a quel punto con lo psichiatra del centro abbiamo deciso per una cura di psicofarmaci : xanax per due settimane e nel frattempo stiliden gocce (in crescendo per una goccia ogni 3 giorni poichè non sopportavo gli effetti di prendere subito 5 gocce poi 13 gocce costanti per 6 mesi e poi a decrescere di una goccia al giorno a settimana fino a fine della cura a giugno 2015).
la quantità di gocce è stata decisa insieme allo psichiatra ci siamo fermati a 13 perchè io stavo bene. stavo veramente bene, era da quando ho avuto i primi attacchi di panico che non stavo così.
durante la cura mi capitava talvolta di avere un pò di ansia, ma ero veramente felicissima, potevo fare quello che volevo potevo uscire fare sport... avevo voglia di viaggiare ero sempre felicissima e anche molto meno stanca del solito. poi a giugno ho smesso le gocce ed in due mesi ho ricominciato a non stare molto bene, ho l'ansia a volte ed ho paura dell'ansia, mi sento sempre triste e con un vuoto dentro, ho spesso la tachicardia e non riesco a godermi le giornate. sono stata una settimana al mare ma ero irrequieta ed infelice, insoddisfatta. L'ansia non è più forte come prima però c'è !!!
continuo a ripetermi che sono io che devo cambiare, che devo farmi forza e smetterla di preoccuparmi del mio stato d'animo e della mia stanchezza (senza il farmaco sono piu stanca, e ho anche piu problemi a livello fisico) . che non devo pensarci e che devo sorridere alla vita.
ma la verità è che ho paura, non mi sembrava vero di aver ricominciato a godermi e riprendere in mano la mia vita, di fare il mio lavoro con gioia e soddisfazione, di svegliarmi finalmente col sorriso, ma tutto è svanito quando ho smesso il farmaco.
il fatto è che non voglio prendere i farmaci a vita, vorrei farcela con le mie gambe, anche perchè la psicologa continuava a ripetermi che io devo vivere nonostante l'ansia, che è l'unico modo per stare bene ed è accettarla. Ma io faccio una fatica tremenda. come posso accettare qualcosa che non mi permette di vivere la mia vita come voglio ? e anche se volessi accettarla non è così semplice, posso pensarlo a parole ma il momento che sto male non riesco a sopportarlo.
grazie in anticipo per le vostre risposte
ho 27 anni
a 18 ho cominciato a soffrire di attacchi di panico, 6 mesi senza sapere cosa fossero e poi cure con l'omeopatia, parzialmente risolti sono diventata a 20 anni ipocondriaca, con pensieri ossessivi negativi, sono stata da una psicologa del servizio sanitario che si occupa di psicologia cognitivo comportamentale e proprio quando cominciavo a stare meglio si sono ripresentati gli attacchi di panico più forti che mai.
a quel punto con lo psichiatra del centro abbiamo deciso per una cura di psicofarmaci : xanax per due settimane e nel frattempo stiliden gocce (in crescendo per una goccia ogni 3 giorni poichè non sopportavo gli effetti di prendere subito 5 gocce poi 13 gocce costanti per 6 mesi e poi a decrescere di una goccia al giorno a settimana fino a fine della cura a giugno 2015).
la quantità di gocce è stata decisa insieme allo psichiatra ci siamo fermati a 13 perchè io stavo bene. stavo veramente bene, era da quando ho avuto i primi attacchi di panico che non stavo così.
durante la cura mi capitava talvolta di avere un pò di ansia, ma ero veramente felicissima, potevo fare quello che volevo potevo uscire fare sport... avevo voglia di viaggiare ero sempre felicissima e anche molto meno stanca del solito. poi a giugno ho smesso le gocce ed in due mesi ho ricominciato a non stare molto bene, ho l'ansia a volte ed ho paura dell'ansia, mi sento sempre triste e con un vuoto dentro, ho spesso la tachicardia e non riesco a godermi le giornate. sono stata una settimana al mare ma ero irrequieta ed infelice, insoddisfatta. L'ansia non è più forte come prima però c'è !!!
continuo a ripetermi che sono io che devo cambiare, che devo farmi forza e smetterla di preoccuparmi del mio stato d'animo e della mia stanchezza (senza il farmaco sono piu stanca, e ho anche piu problemi a livello fisico) . che non devo pensarci e che devo sorridere alla vita.
ma la verità è che ho paura, non mi sembrava vero di aver ricominciato a godermi e riprendere in mano la mia vita, di fare il mio lavoro con gioia e soddisfazione, di svegliarmi finalmente col sorriso, ma tutto è svanito quando ho smesso il farmaco.
il fatto è che non voglio prendere i farmaci a vita, vorrei farcela con le mie gambe, anche perchè la psicologa continuava a ripetermi che io devo vivere nonostante l'ansia, che è l'unico modo per stare bene ed è accettarla. Ma io faccio una fatica tremenda. come posso accettare qualcosa che non mi permette di vivere la mia vita come voglio ? e anche se volessi accettarla non è così semplice, posso pensarlo a parole ma il momento che sto male non riesco a sopportarlo.
grazie in anticipo per le vostre risposte
[#1]
Gentile Utente,
le considerazioni che fa alla fine della sua domanda sono sensate. Nel momento in cui si presentono sintomi quali quelli che lei menziona (ansia, depressione, ipocondria, pensieri ossessivi) non basta certo incoraggiarsi ("non devo pensarci e devo sorridere alla vita") serve invece una terapia farmacologica quale, ad esempio, quella da lei fatta in precedenza. I sintomi possono anche essere controllati con la psicoterapia ma evidentemente lei non è arrivata ancora a poterlo fare. Consulti il suo psichiatra.
Cordialità
le considerazioni che fa alla fine della sua domanda sono sensate. Nel momento in cui si presentono sintomi quali quelli che lei menziona (ansia, depressione, ipocondria, pensieri ossessivi) non basta certo incoraggiarsi ("non devo pensarci e devo sorridere alla vita") serve invece una terapia farmacologica quale, ad esempio, quella da lei fatta in precedenza. I sintomi possono anche essere controllati con la psicoterapia ma evidentemente lei non è arrivata ancora a poterlo fare. Consulti il suo psichiatra.
Cordialità
Dr. Roberto Di Rubbo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.3k visite dal 11/09/2015.
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