Riduzione farmaci

Salve! Sono una donna di 37 anni. Curo da parecchio ansia e depressione sia con terapia farmacologica che, fino a circa un anno fa, con terapia comportamentale. Sto meglio rispetto al passato, decisamente. Ma, ad oggi, non ho interrotto i farmaci: da circa un anno (dopo una ricaduta dovuta a sospensione, peraltro programmata) ho ricominciato la terapia che seguo tuttora: 13 gc di Dropaxin + 5 gc EN ogni mattina. Il problema è che vorrei programmare una gravidanza e, di conseguenza, sarebbe necessaria la sospensione dei farmaci... Danneggerebbero il feto vero? Trattandosi di dosi (spero) basse, posso pian piano ridurle del tutto? con quale gradualità, considerato che cura e terapia comportamentale si sono protratte per circa 15 anni? potrò così coronare il sogno di diventare mamma? Ringrazio in anticipo chi di Voi Professionisti vorrà rispondermi!!! A presto
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Dr. Marco Paolemili Psichiatra, Medico delle dipendenze, Psicoterapeuta 233 6
Sarebbe sempre meglio evitare di assumerre farmaci in gravidanza. Tuttavia, se si ha un disturbo in corso è bene valutare i rischi e i benfici di una sospensione. Le benzodiazepine, come EN, sono controindicate in gravidanza e, prendendone poche gocce, anche il suo psichiatra le direbbe probabilmente di sospenderle. Per quanto riguarda il serotoninergico, il Dropaxin, i rischi sono minori ed è bene che valuti assieme al suo medico il da farsi. Come regola generale, da seguire solo dopo aver consultato il medico, questi farmaci si sospendono gradualmente per evitare sintomi da sospensione troppo rapida.

Dott. Marco Paolemili
Specialista in Psichiatria e Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
www.mens-sana.biz

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Dr. Angelo G. I. Maremmani Psichiatra, Medico delle dipendenze 34 1
Gentile Utente,
in ordine di domande,
- l'effetto degli antidepressivi serotoninergici sul feto è ancora oggi oggetto di indagini. Sembrerebbe che la paroxetina assunta durante il primo trimestre di gravidanza possa aumentare il rischio di malformazioni congenite soprattutto a livello cardiovascolare. Laddove possibile, è auspicabile la sua sospensione in gravidanza, soprattutto se programmata.
- il dosaggio che assume è un dosaggio relativamente basso, la sospensione della cura è legata all'assenza di ricomparsa di ansia e depressione. Se alla sospensione delle cure l'ansia ricompare è buona norma reintrodurre la terapia ed impostare una cura cronica.
- in genere, durante la gravidanza, il cambiamento ormonale influisce positivamente sia sull'ansia che sull'umore, consentendo una buona gravidanza. Il suo specialista la potrà seguire durante tutta la gravidanza facendo poi particolare attenzione al periodo post-partum.
Saluti

Dr. Angelo GI Maremmani
angelogimaremmani@gmail.com

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Utente
Utente
Ringrazio entrambi i Medici!
In effetti, come indica il Dr. Maremmani, la gravidanza dovrebbe (sarei mamma per la prima volta, per cui non l'ho sperimentato) avere effetti benefici sull'umore e ciò già allevia le mie "ansie" di un ritorno dell'"ansia" - scusate il gioco di parole!!! Ricontatto al più presto la mia analista (non avrei voluto disturbarla perché so che è stato un periodo difficile per problemi familiari)... chi più di lei conosce la mia situazione... Mi auguro di cuore che non consideri la mia situazione così grave (nel senso di cronica) da rendere tutto più complicato ed allontanare sempre più la possibilità di una maternità (37 anni non sono pochi!).
In ogni caso, seppur non accertati o minimi, preferisco non correre (e non far correre) rischi al piccolo. La mia scelta è consapevole, un figlio lo vorrei, ma devo fare i conti con queste problematiche.
Il fatto triste è accettare di averli questi problemi, questa è la verità ahimè!
Grazie ancora, a presto!
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