Paroxetina e Fluvoxamina
Salve, sono un uomo di 48 anni, da circa 10 anni sono in terapia per diasogni di DAP e DOC senza compulsioni con paroxetina dai 20 ai 30 mg a seconda del periodo. Diciamo che mediamente ho una buona qualitá di vita, solo che adesso leggendo alcune vostre risposte credo che abbia sempre accettato sintomi residui come fossero parte della personalitá. Dopo l´inferno che avevo provato anche un miglioramento del 50/60% ha avuto il sapore di guarigione. Sinceramente lo Psichiatra che mi seguiva a Roma é un eccelente professionale, ma evidentemente, io cosí accontentandomi e continuando in questi anni la cura pressocché autonomamente, non ho dato a lui notizie di quelli che voi chiamate "sintomi residui" e mi sono accontentato. Il problema sorge ora che non vivo piú in italia. Compro paroxetina generica a seconda dello sconto che trovo in farmacia, una volta una marca una volta l´altra, visto che qui si pagano integralmente (e cari). Mi sembra che alla dose terapeutica di 30 mg non riesca tornare in quello stato di benessere relativo. Sono stato in consulta con uno Psichiatra di qui e mi ha detto che secondo gli standard odierni per la mia diagnosi, soprattutto ossessiva ora senza DAP, la Fluvoxamina sarebbe migliore Mi ha ricettato per la prima settimana 50 mg di fluovoxamina da accorpare ai 30 mg di paroxetina che gia prendo, per poi scalare la paroxetina a 20 mg ed aumentare la fluovoxamina a 100 mg, con la previsione poi con il tempo sostituire in toto paroxetina con fluovoxamina. Ho sempre avuto fiducia nei miei medici curanti in Italia e mai ho messo in discussione un piano terapeutico, sinceramente essendo stato da questo Psichiatra che non conosco e neppure mi é stato segnalato da qualcuno volevo sapere se per linee generali secondo voi questo cambiamento ha senso. Grazie Mille a tutti
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Sostituire la molecola con un'altra é una procedura che viene effettuata qualora la risposta clinica non sia soddisfacente. Tuttavia, in genere, si dovrebbe raggiungere il dosaggio massimo consentito e tollerato, prima di procedere alla sostituzione di una molecola. La fluvoxamina é indicata nei casi di doc e si differenzia dalla paroxetina soprattutto per il profilo di tollerabilità e per le interazioni con altri farmaci.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
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Ex utente
Grazie Dott. Vassilis. Secondo la mia esperienza di paziente ossessivo leggendo alcune risposte per lo meno in questo sito, ho notato, che l ´orientamento in generale prima di cambiare un farmaco che ha funzionato é quella di aumentare la dose fino a raggiungere i valori massimi per quella molecola. Ho letto che la paroxetina ha la sua dose massimale attorno ai 50 mg. Ora il mio leggitimo dubbio é questo, e lo dico perché con me la paroxetina ha fatto miracoli all´inizio, Puó comunque un altro tipo di molecola produrre lo stesso beneficio? Poi in secondo battuta non Le nascondo che pensare di associare due antidepressivi mi mette un poco di agitazione per la paura di soffrire qualche effetto collaterale o di interazione.
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Il dosaggio va modulato dallo specialista nell'ambito dei dosaggi indicati dalla scheda tecnica del farmaco, tenendo conto necessariamente del rapporto tra efficacia e tollerabilità. L'associazione di due antidepressivi può essere temporanea in caso di passaggio da una molecola all'altra, oppure individuata come strategia di potenziamento per caso resistenti. Nel suo caso sembra che il medico abbia optato per il primo caso.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Ex utente
Molte grazie Dott Vassilis. Se posso rubarLe ancora un minuto volevo anche chiederle se usando spesso farmaci generici di varie marche quando sono ai minimi della terapia con Paroxetina 20 mg possa invece riceverne una quantitå insufficiente qualora vi fosse una differenza tra generici.
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Se si preferiscono i generici si dovrebbe cercare, per quanto possibile, di optare sempre per la stessa azienda produttrice. Cambiando sempre marca a seconda delle disponibilità del farmacista si possono avere delle variazioni di biodisponibilita anche sensibili e questo si può ripercuotere negativamente sulla terapia.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 14.4k visite dal 04/09/2015.
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