Genitore con disturbi psicotici

Mia madre da anni convive con un disturbo psicotico.
Fin da quando ero minorenne, e quindi parliamo di molti anni, ha manifestato segni di un disturbo dell'ideazione, Era convinta che mio padre la tradisse, e su questa convinzione costruiva una serie di comportamenti che andavano dalla classica scenata a veri e propri azioni di investigazione. Naturalmente il matrimonio è finito, forse anche per l' incapacità di mio padre di comprendere l'inizio di un disturbo paranoide e depressivo.
Andato via di casa mio padre, le attenzioni persecutorie si sono riservate sulla mia persona. Grazie all'aiuto di suo fratello, tra l'altro suo medico di famiglia, abbiamo iniziato una cura farmacologica a base di Rispendal.
Negli anni la cura ha funzionato sempre in maniera alterna, anche toccando momenti tragici (una volta ha tentato il suicidio ingerendo una serie eccessiva di farmaci). Ma i vari psichiatri che abbiamo consultato hanno sempre prescritto il Rispedal.
Durante i ventanni in cui ha seguito questa cura si è spesso scompensata, e avuto crisi psicotiche soprattutto nell'avvicinarsi dei cambi di stagione. Credo anche che molto spesso lei abbia sospeso la somministrazione del farmaco a insaputa della sorella, che si è sempre occupata della somministrazione vivendo nella stessa casa.
Un paio d'anni fa a seguito di una gravissima crisi psicotica, abbiamo deciso di cambiare specialista. Ad onor del vero in vent'anni ha passato pochissime visite dagli psichiatri. Ma questa volta decisi , io mio fratello e mia sorella ci siamo imputati e siamo riusciti a portarla.
Il nuovo psichiatra ha confermato la diagnosi e gradualmente sostituito il Rispendal con farmaci di nuova generazione, aggiungendo all'antipsicotico anche un antidepressivo.
Non ricordo al momento i nomi dei farmaci. Ma nel complesso la cura funziona. Il problema che quando finalmente i farmaci la stabilizzano, inizia a non prenderli. Mia zia le da le pillole e lei fa finta di prenderle, per poi buttarle. Naturalmente questo gli crea forti scompensi. Siamo riusciti a sostituire alcune pillole con gocce, ma le pillole non le controlliamo.
Ma la questione che volevo porvi riguardava il comportamento da assumere con i miei fratelli. In particolare mia sorella ha sempre reagito alla situazione di mia madre in maniera violenta e accusandola di non impegnarsi a guarire. Mia sorella, anche se sposata passa molto tempo a casa di mia madre, mentre mio fratello abita ancora con lei.
Possono i suoi comportamenti, che avvolte sono vere e proprie accuse di essere una cattiva madre, di avergli rovinato la vita, ecc, influire sulla terapia? Potrebbe anche mia sorella soffrire di qualche problemino psichiatrico, Se si come mi consigliate di intervenire?
Per anni ho accompagnato sempre mia madre da solo dallo psichiatra, questa volta ho preteso che partecipassero anche loro due. Ma nonostante il medico abbia consigliato di avere comportamento amorevole in quanto pare faccia mezza terapia, nulla. Vi ringrazio
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Non è possibile sapere se sua sorella abbia qualche disturbo di qualsiasi genere.

Comunque il comportamento di sua sorella non influisce sulla decisione di sua madre di non assumere le terapie, probabilmente non è sufficientemente presente la figura dello psichiatra al quale fate riferimento raramente e solo per cambi estemporanei di terapia.

Dopp diversi anni di malattia andrebbero comunque valutate le condizioni generali e l'evoluzione della patologia psicotica.

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