Cipralex and friends
Gentili Dottori,
da qualche anno soffro di ansia permanente e generalizzata accompagnata da sporadiche crisi di panico costituite da violenti formicolii, lingue di fuoco dietro la schiena, capogiri e vertigini, della durata di alcune decine di minuti. Sono in cura da uno specialista che mi ha prescritto la seguente cura, che seguo scrupolosamente da circa 5 mesi:
levopraid 15 gocce 2 volte al giorno
cipralex 20 gocce dopo pranzo
prazene 20 gocce prima di andare a letto.
Ho notato dei miglioramenti nella misura in cui sono più sicuro di me, più sfacciato (a volte troppo), meno timido. Alcuni problemi sono rimasti irrisolti: non riesco a trovare la forza di volontà di imparare a guidare e questo mi causa insofferenza. I rari attacchi di panico poi tornano a farmi visita di tanto in tanto arrecandomi problemi perché mi colgono all'improvviso, in situazioni di apparente calma e spensieratezza: in autobus, a teatro, in ufficio e senza che io abbia ragioni di preoccupazioni o ansia. Vorrei un vostro parere al riguardo:
1) come si spiega che in situazioni di profondo disagio, come quando ho preso l'aereo, sono rimasto tranquillo e sereno al mio posto, mentre in situazioni di serenità, come può essere un'uscita al cinema con un amico o in una giornata di lavoro ordinaria, si presentino questi disturbi? Quanto contano i fattori ambientali in queste dinamiche e quanto quelli puramente neurologici?
2) Lo specialista sostiene che gli attacchi di panico hanno una più forte ragione di manifestarsi perché ho cominciato solo ora a vivere appieno la mia vita e che quindi gli attacchi sono una conseguenza del fatto che il mio organismo si sta adattando ad una qualità di vita migliore. E' vero che dal momento che ho iniziato la cura mi sono svegliato da un'apatia emotiva durata per tutta l'adolescenza e la prima fase dell'età adulta. Prima tendevo a proteggermi e chiudermi, ora a reagire: da qui, secondo il medico, gli attacchi più frequenti. E' attendibile questa ipotesi?
3) Prima della cura non sognavo mai, o comunque non me ne ricordavo. Ora sogno tutte le notti e mai una bella cosa, solo incubi. Ho letto da qualche parte che è il cipralex la causa di questo, è vero?
4) Sono stanco di assumere gocce e vorrei passare alle compresse. Anche se non potete fornire diagnosi e prescrizioni online, il sito medicitalia vi autorizza a comunicarmi almeno a quanto equivagono in compresse le dosi prescritte dal medico? Grazie per la vostra cortese disponibilità e scusate per le tante domande.
da qualche anno soffro di ansia permanente e generalizzata accompagnata da sporadiche crisi di panico costituite da violenti formicolii, lingue di fuoco dietro la schiena, capogiri e vertigini, della durata di alcune decine di minuti. Sono in cura da uno specialista che mi ha prescritto la seguente cura, che seguo scrupolosamente da circa 5 mesi:
levopraid 15 gocce 2 volte al giorno
cipralex 20 gocce dopo pranzo
prazene 20 gocce prima di andare a letto.
Ho notato dei miglioramenti nella misura in cui sono più sicuro di me, più sfacciato (a volte troppo), meno timido. Alcuni problemi sono rimasti irrisolti: non riesco a trovare la forza di volontà di imparare a guidare e questo mi causa insofferenza. I rari attacchi di panico poi tornano a farmi visita di tanto in tanto arrecandomi problemi perché mi colgono all'improvviso, in situazioni di apparente calma e spensieratezza: in autobus, a teatro, in ufficio e senza che io abbia ragioni di preoccupazioni o ansia. Vorrei un vostro parere al riguardo:
1) come si spiega che in situazioni di profondo disagio, come quando ho preso l'aereo, sono rimasto tranquillo e sereno al mio posto, mentre in situazioni di serenità, come può essere un'uscita al cinema con un amico o in una giornata di lavoro ordinaria, si presentino questi disturbi? Quanto contano i fattori ambientali in queste dinamiche e quanto quelli puramente neurologici?
2) Lo specialista sostiene che gli attacchi di panico hanno una più forte ragione di manifestarsi perché ho cominciato solo ora a vivere appieno la mia vita e che quindi gli attacchi sono una conseguenza del fatto che il mio organismo si sta adattando ad una qualità di vita migliore. E' vero che dal momento che ho iniziato la cura mi sono svegliato da un'apatia emotiva durata per tutta l'adolescenza e la prima fase dell'età adulta. Prima tendevo a proteggermi e chiudermi, ora a reagire: da qui, secondo il medico, gli attacchi più frequenti. E' attendibile questa ipotesi?
3) Prima della cura non sognavo mai, o comunque non me ne ricordavo. Ora sogno tutte le notti e mai una bella cosa, solo incubi. Ho letto da qualche parte che è il cipralex la causa di questo, è vero?
4) Sono stanco di assumere gocce e vorrei passare alle compresse. Anche se non potete fornire diagnosi e prescrizioni online, il sito medicitalia vi autorizza a comunicarmi almeno a quanto equivagono in compresse le dosi prescritte dal medico? Grazie per la vostra cortese disponibilità e scusate per le tante domande.
[#1]
Gentile utente,
per quanto riguarda i suoi quesiti.
1) gli attacchi di panico possono venire "a ciel sereno", in situazioni di apparente serenità, non è improbabile.
2) non so cosa voglia dire questa "teoria", mi sembra contorta.
3) la terapia psicofarmacologica può a volte intensificare l'attività onirica, sì.
4) c'è scritto credo sul bugiardino, in ogni caso una gocce di cipralex contiene 1 mg di principio attivo. 1 goccia di levopraid contiene 1,6 mg di principio attivo. mentre 1 goccia di prazene contiene 0,5 mg di principio attivo.
per quanto riguarda i suoi quesiti.
1) gli attacchi di panico possono venire "a ciel sereno", in situazioni di apparente serenità, non è improbabile.
2) non so cosa voglia dire questa "teoria", mi sembra contorta.
3) la terapia psicofarmacologica può a volte intensificare l'attività onirica, sì.
4) c'è scritto credo sul bugiardino, in ogni caso una gocce di cipralex contiene 1 mg di principio attivo. 1 goccia di levopraid contiene 1,6 mg di principio attivo. mentre 1 goccia di prazene contiene 0,5 mg di principio attivo.
Dr. Giuseppe Quaranta
giuseppe.quarant@gmail.com
[#4]
Non può modificare di sua iniziativa la composizione del prodotto senza aver ricevuto la prescrizione dal suo psichiatra.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#5]
Utente
Grazie anche a lei, dott. Ruggiero. Non modificherò nulla, attenderò di parlare con lo specialista prima di passare alle compresse. Ciò non toglie che, in seguito alla risposta del suo collega, mi è tutto più chiaro sulla composizione del prodotto (mi sono imposto da tempo di non leggere più i foglietti illustrativi, sono peggio delle sceneggiature dei film horror). Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 27/08/2015.
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