Ansia e attacchi di panico
Salve, espongo il mio problema che ormai credo duri da molti anni. Sono un ragazzo di 27 anni.
Penso che la prima volta che ho avuto un attacco di ansia sia stato per l'esame di terza media, ricordo ancora, che mi sembrava di non respirare e fu chiamato il medico di famiglia che però non riscontrò nulla di anomalo. Da li credo che sia partita la mia ansia, perchè ricordo che poi negli anni, non sempre ma a periodi, avevo le stesse sensazioni, con la voglia di scappare dal posto dove ero tranquillamente con gli amici, oppure mentre ero tranquillo in casa così all'improvviso mi prendevano le palpitazioni. Però tutto questo l'ho sempre sopportato anche perchè come detto in precedenza non era una cosa continua. Ultimamente ho sempre paura magari di uscire con la macchina di amici, vorrei sempre avere la mia per poter andarmente al bisogno. Andare in vacanza da solo con gli amici mi mette sempre preoccupazione ma alla fine lo faccio sempre anche se credo di non vivermi al 100 % tutte le esperienze perchè ho sempre paura che mi possa succedere qualcosa. Gli attacchi si verificano con la sensazione di respiro corto, tachicardia, ultimamente con una sensazione di costrizione al petto,e tutte le volte penso di avere un infarto. Nel periodo più recente dopo un episodio di una brutta malattia che mi è capitato, e dopo che gli attacchi erano più forti e insistenti anche in situazioni normalissime, mi sono recato dal medico di famiglia che mi ha prescritto alprazolam da prendere al momento del bisogno e citalopram. Ho effettuato la cura con ciralopream per 6 mesi circa poi l'ho sospeso piano piano e in effetti stavo meglio, poi però questa estate sono ricomparsi i soliti sintomi con stanchezza, male alle gambe, palpitazioni, tachicardia, costrizioni al petto, derealizzazione, svarioni, ogni tanto nella notte mi si informicolano anche le mani. Faccio sport da sempre, per la precisione corro in moto, tutti gli anni faccio la visita medico sportiva con elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo, una volta ho fatto anche l'eco al cuore per un episodio di extrasistole ( anche quelle si ripresentano nei momenti di ansia ), sempre tutto normale, apparte un battito un pò più accelerato a riposo ma regolare nelle ultime visite perchè mi agitavo sempre durante la visita. Ora sinceramente io mi sarei stancato anche perchè quando ci penso non sò che cosa mi porti ad avere questi stati così ansiosi avendo una vita regolare, una famiglia che mi aiuta, un lavoro. Ho scritto molto di getto e non sò se mi sono riuscito a spiegare anche perchè scrivere tutto sarebbe stato impossibile. Ora io non sò se andare da un bravo psichiatra e farmi magari ridare la cura con il citalopram, però vorrei che questa volta fosse definitiva. Anche perchè molte volte mi chiedo se a questo punto non ho veramente qualcosa che non sia l'ansia l'attacco di panico o la depressione. Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che mi potete dare.
Penso che la prima volta che ho avuto un attacco di ansia sia stato per l'esame di terza media, ricordo ancora, che mi sembrava di non respirare e fu chiamato il medico di famiglia che però non riscontrò nulla di anomalo. Da li credo che sia partita la mia ansia, perchè ricordo che poi negli anni, non sempre ma a periodi, avevo le stesse sensazioni, con la voglia di scappare dal posto dove ero tranquillamente con gli amici, oppure mentre ero tranquillo in casa così all'improvviso mi prendevano le palpitazioni. Però tutto questo l'ho sempre sopportato anche perchè come detto in precedenza non era una cosa continua. Ultimamente ho sempre paura magari di uscire con la macchina di amici, vorrei sempre avere la mia per poter andarmente al bisogno. Andare in vacanza da solo con gli amici mi mette sempre preoccupazione ma alla fine lo faccio sempre anche se credo di non vivermi al 100 % tutte le esperienze perchè ho sempre paura che mi possa succedere qualcosa. Gli attacchi si verificano con la sensazione di respiro corto, tachicardia, ultimamente con una sensazione di costrizione al petto,e tutte le volte penso di avere un infarto. Nel periodo più recente dopo un episodio di una brutta malattia che mi è capitato, e dopo che gli attacchi erano più forti e insistenti anche in situazioni normalissime, mi sono recato dal medico di famiglia che mi ha prescritto alprazolam da prendere al momento del bisogno e citalopram. Ho effettuato la cura con ciralopream per 6 mesi circa poi l'ho sospeso piano piano e in effetti stavo meglio, poi però questa estate sono ricomparsi i soliti sintomi con stanchezza, male alle gambe, palpitazioni, tachicardia, costrizioni al petto, derealizzazione, svarioni, ogni tanto nella notte mi si informicolano anche le mani. Faccio sport da sempre, per la precisione corro in moto, tutti gli anni faccio la visita medico sportiva con elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo, una volta ho fatto anche l'eco al cuore per un episodio di extrasistole ( anche quelle si ripresentano nei momenti di ansia ), sempre tutto normale, apparte un battito un pò più accelerato a riposo ma regolare nelle ultime visite perchè mi agitavo sempre durante la visita. Ora sinceramente io mi sarei stancato anche perchè quando ci penso non sò che cosa mi porti ad avere questi stati così ansiosi avendo una vita regolare, una famiglia che mi aiuta, un lavoro. Ho scritto molto di getto e non sò se mi sono riuscito a spiegare anche perchè scrivere tutto sarebbe stato impossibile. Ora io non sò se andare da un bravo psichiatra e farmi magari ridare la cura con il citalopram, però vorrei che questa volta fosse definitiva. Anche perchè molte volte mi chiedo se a questo punto non ho veramente qualcosa che non sia l'ansia l'attacco di panico o la depressione. Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che mi potete dare.
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Non è possibile porre una diagnosi a distanza ma è MOLTO probabile che il suo medico abbia ragione. Se la diagnosi è corretta lei soffre di un disturbo comune, dal decorso solitamente benigno e curabile con farmaci ben tollerati.
Si rivolga ad un medico psichiatra e gli riferisca dei buoni risultati del citalopram, vedrà che saprà aiutarla al meglio.
Probabilmente la prima fase di cura è stata corretta ma troppo breve, il trattamento dura spesso qualche anno, magari a dosi decrescenti.
Starà di nuovo bene
Un cordiale saluto
MS
Si rivolga ad un medico psichiatra e gli riferisca dei buoni risultati del citalopram, vedrà che saprà aiutarla al meglio.
Probabilmente la prima fase di cura è stata corretta ma troppo breve, il trattamento dura spesso qualche anno, magari a dosi decrescenti.
Starà di nuovo bene
Un cordiale saluto
MS
Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 24/08/2015.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.