Ipocondrismo e problemi vari

Gentili Dottori,
vorrei innanzitutto rigraziarVi per le eventuale, e spero numerose risposte.. vorrei presentarmi: sono un ragazzo di 18, quasi 19 anni, che sta per iniziare l'università..
non sono di certo qui per raccontare la mia vita, ma per dirVi quali sono i problemi che ritengo di avere e quali sono le possibili cause che li abbiamo scatenati, in modo da ottenere un vostro parere, il più preciso possibile...
inizio con il dire che i miei genitori sono separati, io personalmente, ero piccolo e non ho sofferto di per questo, quello che credo possa avermi influenzato è il fatto di aver cambiato casa e vita da un giorno all'altro così come se nulla fosse.. arrivato nel nuovo paese (a 8 anni) riesco subito ad integrarmi ma dopo un po' iniziano (quelli più grandi) a scherzarmi.. a prendermi di mira e a deridermi (episodi durati fino ai 17 anni, solo perchè avevo una voce "ACUTA".. questo ha segnato molto il mio lato emotivo, facendomi diventare timido ed introverso, creandomi appunto problemi di relazionamento..
ho sempre avuto (da quando ho 12 anni,quelle che credo essere) manie ossessivo compulsive come lavarmi le mani ogni tre minuti, e altre cose che sono al limite della normalità, che però ora non voglio elencare (per non rendermi ridicolo).. ho sviluppato inoltre una fissazione enorme per la scuola, l'intelligenza.. la paura di fallire, di non riuscire mi ha sempre accompagnato durante tutto il mio percorso, nonostante me la sii sempre cavata egregiamente.. però boh... arriviamo al clou della faccenda.. questa mia fissazione è sfociata in un profondo ipocondrismo, ma un ipocondrismo direi "localizzato" in quanto le uniche patologie che mi spaventano sono quelle celebrali.. ho paura di perdere le mie facoltà per questo ho passato l'ultimo anno della mia vita a fissarmi a sentire sintomi magari inesistenti.. queste mie fisse a volte sono talmente profonde che ogni tanto non riesco a mettere insieme le parole, non riesco a leggere velocemente, mi sembra di essere dislessico... io non so più che fare so di non avere nulla (almeno spero) perchè ho fatto vari esami... anche perchè questo mio ipocondrismo è condizionato da un dolore (iniziato l'anno scorso) alla base della nuca e dai nervi che "battono, pulsano" in tutto il corpo... come ho detto prima ho fatto miriadi di esami ed accertamenti ma nulla è scaturito...
inoltre sono omosessuale, da piccolo, o meglio da pre adolescente, credo di avere sviluppato il cosidetto complesso di elettra, il mio patrinio mi (mi vergogno moltissimo a dirlo, soprattutto ora che la cosa è passata) eccitava molto..forse perchè ho sempre odiato mio padre biologico? il quale da quello che sentito dire, diceva a mio fratello che io non ero suo figlio?
e ultimo fatto un mio cugino all'età di soli 6 anni ha "abusato di me", ovviamente solo da poco sono riuscito a capacitarmene in quanto da piccolo non ne ero consensciente..credo che tutti gli episodi che vi ho raccontato mi abbiano in un certo senso influenzato, ho paura di essere pazzo, l'unica cosa certa è che no sto bene, voglio sentirmi in pace con me stesso come lo sono quasi tutti i ragazzi della mia età..
Ora, scusate l'utilizzo di un linguaggio molto colloquiale, e scusatemi se ho raccontato gli avvenimenti così alla rinfusa..solo che ho scritto quello che mi veniva, senza pensare a ordini e regole... vi chiedo un parere sincero, come posso guarire?
per cortesia non limitatevi a dire: consulti uno psichiatra o uno psicologo, quello lo farò sicuramente perchè ho bisogno di sfogarmi e di ricevere consigli...
aspetto le Vostre risposte...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

la sua sintomatologia non e' piu' grave di altre.
La diagnosi pero' deve essere fatta da uno specialista mentre lei pensa gia' di sapere cosa ha.
Effettivamente, la sensazione di avere paura di patologie puo' rientrare in quei fenomeni noti come ipocondria, ma e' necessario esplorare a fondo tutte le questioni che la riguardano e introdurre un trattamento adeguato.

Ora lei non vuole sentirsi dire di andare da uno psichiatra, pero' la verita' e' proprio questa, deve consultare uno psichiatra, anche perche' il suo racconto apre molti scenari differenti che vanno esplorati in una sede opportuna.

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Utente
Utente
Gentile dottore,
grazie infinite per la Sua tempestiva risposta.
Vorrei precisare che io non "penso di sapere quello" che ho, ha mal interpretato la mia "lettera", ho solo avanzato delle mere ipotesi in quanto ho studiato un po' di psicologia e credo comunque di sapere il perchè di alcune reazioni psicologiche, ovvio non con questo non ho detto nulla, non sto insinuando di essere uno psicologo nè nulla.. come ho detto erano solo ipotesi..
lo scopo della mia richiesta era quello di avere un Vostro parere, sapere se sono "curabile" (possibilmente senze l'uso di farmaci, che, a mio avviso, fanno solo male)...

un ultima informazione, vorrei sapere se esistono dei centri di ascolto gratuiti, in quanto sono uno studente e non voglio coinvolgere i miei genitori in questa faccenda, preferisco che non sappiano nulla


ringraziandola anticipatacemente,
le auguro una buona giornata
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

le poche nozioni di psicologia che ha gia' la portano a pensare che i farmaci facciano male.
La sua situazione e' curabile attraverso varie strade che devono essere tutte valutate e prese in considerazione, non escludendone nessuna solo per il suo principio che facciano male.

Non so se a Milano ci sono centri gratuiti di ascolto, ma le consiglio comunque di parlarne con i suoi genitori.